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Versailles (serie televisiva)

serie televisiva franco-canadese (2015-2018) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Versailles (serie televisiva)
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Versailles è una serie televisiva franco-belga-canadese ideata da Simon Mirren e David Wolstencroft, trasmessa dal 16 novembre 2015 al 21 maggio 2018 sul canale francese Canal+.[1]

Fatti in breve Paese, Anno ...
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Trama

Il re di Francia Luigi XIV, che ha 28 anni, vuole la nobiltà francese presente all'autorità del potere reale. Per lasciare Parigi e gli eventi della Fronda che ancora lo perseguitano, ha deciso di spostare il suo governo nell'ex residenza di caccia di suo padre. Per attirare i nobili alla sua corte, e tenerli in tal modo sotto controllo, ha lanciato la costruzione della reggia di Versailles. Questa impresa di dimensioni e costi sproporzionati suscita malcontento e discordia.

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Episodi

Ulteriori informazioni Stagione, Episodi ...

Personaggi e interpreti

Principali

Ricorrenti

  • Claudine Masson (stagioni 1-2), interpretata da Lizzie Brocheré, doppiata da Chiara Gioncardi.
    Levatrice e nuovo medico di corte dopo la morte del padre.
  • Montcourt (stagione 1), interpretato da Anatole Taubman, doppiato da Christian Iansante.
    Nobile di umili origini che viene bandito dalla corte.
  • Jacques (stagioni 1-2), interpretato da Gilly Gilchrist, doppiato da Paolo Marchese.
    Ex soldato e primo giardiniere di Luigi XIV.
  • Dott. Masson (stagione 1), interpretato da Peter Hudson, doppiato da Gino La Monica.
    Medico di corte e padre di Claudine.
  • Rohan (stagioni 1-2), interpretato da Alexis Michalik, doppiato da Gabriele Sabatini.
    Amico di lunga data di Luigi XIV.
  • Mike (stagione 1), interpretato da Raphael Roger Levy, doppiato da Fabrizio Vidale.
    Aiutante del duca di Cassel.
  • Thomas Beaumont (stagione 2), interpretato da Mark Rendall, doppiato da Emiliano Coltorti.
    Drammaturgo e storico di corte di Luigi XIV.
  • Padre Pascal (stagione 2), interpretato da James Joint.
    Nuovo parroco a Versailles e confessore della regina.
  • Odile (stagione 2), interpretata da Camille Rutherford, doppiata da Ilaria Egitto.
    Domestica di Gaston.
  • Padre Étienne Guibourg (stagione 2), interpretato da Ned Dennehy, doppiato da Gianni Giuliano.
    Prete che celebra messe nere in cui sacrifica i figli delle prostituite.
  • Duca di Lussemburgo (stagione 2), interpretato da Nathan Willcocks, doppiato da Gerolamo Alchieri.
    Cliente di madame Agathe che viene arrestato per aver avvelenato il ministro della giustizia.
  • Leopoldo d'Ungheria (stagione 3), interpretato da Rory Keenan, doppiato da Stefano Brusa.
    Imperatore del Sacro Romano Impero e amante della regina Maria Teresa.
  • Delphine, duchessa d'Angers (stagione 3), interpretata da Marie Askehave.
    Vedova protestante e amante del Chevalier di Lorena.
  • Eleonora d'Austria (stagione 3), interpretata da Daphné Patakia, doppiata da Ilaria Latini.
    Principessa, nipote di Leopoldo e amante di re Luigi XIV.
  • Guillaume (stagione 3), interpretato da Matthew McNulty, doppiato da Gianfranco Miranda.
    Calzolaio che ha servito nell'esercito e possiede una conceria a Parigi.
  • Jeanne (stagione 3), interpretata da Jenny Platt, doppiata da Selvaggia Quattrini.
    Sorella di Guillaume, di fede protestante.
  • Bastien (stagione 3), interpretato da Anthony Flanagan, doppiato da Alessandro Budroni.
    Dipendente di Guillaume.
  • Cardinale Leto (stagione 3), interpretato da Ken Bones, doppiato da Gerolamo Alchieri.
    Emissario del Papa che giunge a Versailles per partecipare al funerale della regina.

Guest star

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Produzione

Versailles è stata creata dagli sceneggiatori britannici Simon Mirren e David Wolstencroft.[2] È una delle serie televisive francesi più costose, con un budget di €30 milioni per la prima stagione.[2]

Il 14 settembre 2016, la serie è stata rinnovata per una terza stagione, le cui riprese sono iniziate nell'aprile 2017.[3] Il 7 aprile 2018 è stato annunciato che la terza stagione sarebbe stata l'ultima.[4]

Oltre alla Reggia di Versailles, molti castelli sono stati utilizzati come luoghi di ripresa per la serie: Castello di Vaux-le-Vicomte, Castello di Pierrefonds, Castello di Champs-sur-Marne, Castello di Maisons-Laffitte, Castello di Janvry, Castello di Vigny, Castello di Lésigny, Castello di Rambouillet, Parco di Sceaux, Castello di Fontainebleau, Abbazia di Royaumont.

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Distribuzione

La serie ha debuttato in Francia su Canal+ e in Canada su Super Channel il 16 novembre 2015[5], in Québec il 21 dicembre 2025 su Super Écran[6], in Belgio il 6 gennaio 2016 su La Deux[7], e negli Stati Uniti il 1º ottobre 2016 su Ovation.[8]

Nell'aprile 2016 Netflix ha acquisito i diritti per lo streaming.[9] In Italia la serie è stata distribuita sulla piattaforma di streaming Netflix dal 5 gennaio al 2 agosto 2018.[10] È stata trasmessa in chiaro su LA7 dal 9 ottobre 2021.[11]

Edizione italiana

La direzione del doppiaggio è a cura di Anna Cesareni, Stefano Brusa e Gerolamo Alchieri su dialoghi di Nicola Bruno, Grazia Esposito e Giulia Gabriotti, per conto di Recandub.[12]

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Accoglienza

Riepilogo
Prospettiva

Critica

La prima stagione ha ricevuto recensioni miste dalla critica. Rotten Tomatoes riporta il 71% delle recensioni professionali positive basato su 14 critiche. Il consenso critico del sito web indica: «Versailles è un'evasione decadente con il suo sbeffeggiare di oscena opulenza, l'eccessivo sfarzo e succosi intrighi di corte, appianando in modo efficace sulle interpretazioni legnose della serie.»[13] Metacritic, invece, ha assegnato un punteggio di 55 su 100 basato su 6 recensioni, indicando "recensioni miste".[14]

La terza stagione ha ricevuto recensioni miste dalla critica. Rotten Tomatoes riporta il 44% delle recensioni professionali positive basato su 9 critiche.[15]

Mathieu da Vinha, Direttore Scientifico del Centro di Ricerca di Versailles e consulente storico della serie, ha affermato: "Questo non è un romanzo storico. Gli scrittori hanno giocato con la cronologia e con i fatti. [...] Questo è un ottimo intrattenimento. Spero che la gente si renderà conto che questa non è stata la realtà, e darà loro la voglia di sapere di più su Luigi XIV".[16]

La storica Pauline Ferrier-Viaud, esperta del regno di Luigi XIV, fa notare i diversi errori storici della serie per l'edizione francese del quotidiano HuffPost. Critica in particolare le improbabilità estetiche e fisiche, le omissioni e i personaggi creati senza valore storico, l'utilizzo degli impianti televisivi, l'eccessiva semplificazione storica, la rappresentazione di eventi e ritiene che i dialoghi siano "incompatibili con la mentalità della Francia del XVII secolo".[17] Tuttavia, riconosce anche che non è un documentario.

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Note

Collegamenti esterni

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