Timeline
Chat
Prospettiva

Campionato del mondo rally 2001

edizione del campionato del mondo rally Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Campionato del mondo rally 2001
Remove ads

La stagione 2001 del campionato del mondo rally è stata la 29ª edizione della serie iridata organizzata dalla FIA; è iniziata il 18 gennaio con il Rally di Monte Carlo e si è conclusa il 25 novembre con il Rally di Gran Bretagna.

Dati rapidi Dati generali, Inizio ...
Thumb
Richard Burns, vincitore del titolo mondiale piloti, con il copilota Robert Reid, a bordo della Subaru Impreza WRC2000 durante il Rally di Finlandia
Thumb
Una Peugeot 206 WRC della scuderia Peugeot Total, vincitrice del titolo costruttori, in gara al durante il Rally di Finlandia
Thumb
Gabriel Pozzo, vincitore del titolo piloti PWRC, durante il Rally di Finlandia
Thumb
Sébastien Loeb, vincitore del titolo mondiale Super 1600, con il copilota Daniel Elena, a bordo della loro Citroën Saxo S1600 durante il Rally di Finlandia
Remove ads
Riepilogo
Prospettiva

La serie iridata era nuovamente supportata dalla Coppa FIA piloti gruppo N, dedicato alle vetture di Gruppo N strettamente derivate dalla serie, e dalla Coppa FIA squadre, stavolta limitata a sei eventi selezionati; venne inoltre istituita la Coppa FIA piloti Super 1600, che assegnava il trofeo ai piloti che si cimentavano nella neonata classe Super 1600 e anche questo campionato si svolse su sei appuntamenti predefiniti[1][2].

Il campionato piloti vide trionfare il britannico Richard Burns al volante di una Subaru Impreza WRC2001, che precedette sul podio finale il connazionale Colin McRae, su Ford Focus RS WRC 01, e il finlandese Marcus Grönholm, detentore del titolo 2000, alla guida di una Peugeot 206 WRC. Il titolo costruttori venne vinto dalla scuderia francese Peugeot Total, al suo quarto alloro iridato dopo quelli ottenuti nel 1985, nel 1986 e nel 2000.

Il campionato PWRC venne vinto dall'argentino Gabriel Pozzo su Mitsubishi Lancer Evo VI mentre nel trofeo piloti Super 1600 si impose il francese Sébastien Loeb, alla guida di una Citroën Saxo S1600. Il danese Henrik Lundgaard conquistò invece la Coppa FIA squadre, guidando per tutta la stagione una Toyota Corolla WRC della scuderia privata Toyota Castrol Team Denmark.[3]

Remove ads

Calendario

Riepilogo
Prospettiva
Thumb
Mappa che illustra le sedi di gara del mondiale 2001

Il campionato, con i suoi quattordici appuntamenti, toccò Africa, Europa, Sud America e Oceania.

Ulteriori informazioni Tappa, Data ...

Cambiamenti nel calendario

Il Safari Rally, solitamente inserito a marzo come terzo appuntamento della stagione, venne spostato a luglio, tra l'Acropolis Rally e il Rally di Finlandia. Il Rally di Cipro venne invece anticipato da settembre a maggio e collocato tra l'appuntamento argentino e quello greco. Fu inoltre effettuata l'inversione tra il Tour de Corse e il Rally di Sanremo e tra il Rally di Finlandia e quello della Nuova Zelanda.

Remove ads

Cambiamenti nel regolamento

Rispetto alla stagione 2000 nel 2001 furono apportate alcune modifiche nel regolamento sportivo[1][4].

Regolamento sportivo

  • Venne istituita la Coppa FIA piloti Super 1600, che assegnava il trofeo ai piloti che si cimentavano nella neonata classe Super 1600; l'obbiettivo della nuova serie era di incoraggiare i giovani piloti a partecipare agli eventi del mondiale ma effettivamente non vi erano limitazioni di età per potervi prendere parte. Il campionato si sviluppò su sei appuntamenti predefiniti (Spagna, Grecia, Finlandia, Italia, Francia e Gran Bretagna), tutti obbligatori al fine di non incorrere in eventuali penalità da parte della FIA. Le vetture impiegate erano dotate di un motore da 1600cm³ a trazione anteriore e dovevano avere un costo massimo di 100000 dollari.[5]
  • La Coppa FIA squadre venne limitata a sei eventi selezionati.

Squadre e piloti

Riepilogo
Prospettiva

Le premesse

I team della stagione 2001 ufficialmente iscritti al campionato furono sei, in quanto il team spagnolo SEAT Sport si ritirò al termine della stagione precedente. La perdita della casa spagnola venne però colmata dall'arrivo dei francesi della Citroën, la quale partecipò soltanto a quattro gare e pertanto non venne iscritta al campionato marche.

Thumb
La Peugeot 206 WRC, evoluzione 2001
  • Peugeot Total: la casa francese era alla ricerca di riconferme dopo la vittoriosa stagione 2000, nella quale conquistò entrambi i titoli, schierando il campione del mondo Marcus Grönholm con il numero 1 sulle fiancate; il finlandese ebbe tre compagni di squadra durante la stagione, i francesi Didier Auriol e Gilles Panizzi e il connazionale Harri Rovanperä. La scuderia del Leone iniziò la stagione con la stessa 206 WRC impiegata l'anno precedente e un'evoluzione della stessa, cui Peugeot non diede un nome particolare per distinguerla, debuttò al rally di Cipro, sesta gara della stagione. Panizzi gareggiò in veste ufficiale soltanto nelle tre gare su asfalto e per le altre gli fu messa a disposizione una 206 WRC gestita dal team italiano H.F. Grifone SRL.
Thumb
La Ford Focus RS WRC 01
Thumb
La Subaru Impreza WRC2001
Thumb
La Mitsubishi Lancer Evo 6.5
Thumb
La Hyundai Accent WRC2
  • Hyundai Castrol World Rally Team: il costruttore sudcoreano prese parte a tutti gli eventi del mondiale eccetto il Safari Rally, schierando nelle prime gare la stessa Accent WRC della precedente stagione per poi introdurre un'evoluzione della stessa (chiamata Accent WRC2) e affidando la vettura agli stessi piloti della stagione precedente: il britannico Alister McRae per disputare tutti e tredici gli appuntamenti previsti, mentre la vettura numero 10 venne guidata dallo svedese Kenneth Eriksson nelle nove gare su terra e dall'italiano Piero Liatti nelle rimanenti quattro su asfalto. In Finlandia ci fu il ritorno sulle scene del quattro volte campione del mondo Juha Kankkunen, che guidò la Accent WRC2 al posto di McRae.
Thumb
La Škoda Octavia WRC Evo2

Iscritti WRC

Ulteriori informazioni Iscritti team costruttori WRC, Costruttori ...
Ulteriori informazioni Ulteriori team partecipanti non iscritti al campionato costruttori WRC, Costruttori ...

Iscritti Coppa FIA piloti gruppo N

Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa FIA piloti gruppo N 2001 § Iscritti.

Iscritti Coppa FIA piloti Super 1600

Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa FIA piloti Super 1600 2001 § Iscritti.
Remove ads

La stagione

Riepilogo
Prospettiva

Rally di Monte Carlo (19-21 gennaio)

Thumb
La Mitsubishi Lancer Evo 6.5 di Tommi Mäkinen, vincitrice del rally di Monte Carlo 2001
Lo stesso argomento in dettaglio: Rally di Monte Carlo 2001.

Il mondiale rally 2001 si aprì come al solito con il Rally di Montecarlo, giunto al 90º anniversario dalla prima edizione disputatasi nel 1911; dopo una prima tappa piena di ritiri (tre Peugeot e tre Subaru già fuori), Tommi Mäkinen si aggiudicò la gara al volante della sua Mitsubishi Lancer Evo 6.5, ereditando il primato che era di Colin McRae, ritiratosi nell'ultima giornata quando era in testa. Alle spalle di Mäkinen si piazzarono altre due Ford Focus RS WRC, quelle di Carlos Sainz e di François Delecour mentre ai piedi del podio giunsero Armin Schwarz (Škoda Octavia WRC), Toni Gardemeister (Peugeot 206 WRC) e Freddy Loix (Mitsubishi Carisma GT).

Rally di Svezia (9-11 febbraio)

Lo stesso argomento in dettaglio: Rally di Svezia 2001.

In Svezia inizio da dimenticare per Richard Burns e per Marcus Grönholm, il primo chiuse sedicesimo e il secondo invece si fermò nelle prime battute; nell'ultima frazione di gara rimase bloccato sulla neve anche Tommi Mäkinen, mentre occupava la terza posizione. A vincere l'appuntamento scandinavo fu quindi Harri Rovanperä su Peugeot 206 WRC, al suo primo successo mondiale, e alle sue spalle giunsero Thomas Rådström (Mitsubishi) e Carlos Sainz (Ford), che raggiunse Makinen e Rovanperä in testa alla classifica, ma svantaggiato perché non aveva vittorie al suo attivo. Seguirono nell'ordine Toni Gardemeister, quarto con una 206 privata, François Delecour con la Ford e Petter Solberg con la miglior Subaru Impreza WRC piazzata.

Rally del Portogallo (8-11 marzo)

Lo stesso argomento in dettaglio: Rally del Portogallo 2001.

La terza prova del mondiale si tenne in Portogallo, dove la Hyundai fece debuttare la seconda evoluzione della Accent WRC, completamente rinnovata nella calandra e nella presa d'aria. Tommi Mäkinen vinse il rally, caratterizzato da pioggia torrenziale, vento, nebbia e fango, e balzò da solo in testa al campionato, superando all'ultima speciale Carlos Sainz, con lo spagnolo che vide sfumare una possibile vittoria dopo quella del 1998 persa da Colin McRae; terzo posto invece per Marcus Grönholm, ai suoi i primi punti di stagione così come per la Peugeot. Quarto Richard Burns che ottenne anch'egli i primi punti stagionali, davanti a François Delecour e ad Alister McRae, fratello di Colin, al volante della Accent WRC.

Rally di Catalogna (23-25 marzo)

Lo stesso argomento in dettaglio: Rally di Catalogna 2001.

Dal Portogallo ci si spostò in Catalogna per il quarto rally della stagione, dove ci fu l'esordio per la Citroën Xsara WRC che si rivelò competitiva sin da inizio gara con Jesús Puras, al comando della corsa sino all'ottava prova speciale quando cedette il passo all'altra Citroën, quella di Philippe Bugalski, prima di essere costretto al ritiro; tuttavia nella quindicesima speciale il francese subì 4 minuti e 10 secondi di penalità, retrocedendo all'ottavo posto finale. Si concretizzò quindi una doppietta Peugeot con Didier Auriol che si aggiudicò il rally e ottenne il suo ventesimo successo iridato, precedendo il compagno di marca Gilles Panizzi, le due Mitsubishi di Tommi Mäkinen e Freddy Loix e poi un'altra coppia di auto, le Ford Focus di Carlos Sainz e di François Delecour (sempre a punti in questo inizio di campionato). La situazione in classifica dopo le prime quattro gare vedeva in testa Mäkinen con 24 punti, seguito da Sainz con 20 e dalla coppia Auriol/Rovanperä, entrambi a quota 10.

Rally d'Argentina (3-6 maggio)

Lo stesso argomento in dettaglio: Rally d'Argentina 2001.

Il quinto round si disputò in Sudamerica, in Argentina, dove si impose Colin McRae che conquistò così la sua prima vittoria nonché i suoi primi punti iridati in stagione, dopo quattro deludenti gare con tre ritiri e un ottavo posto. Alle spalle dello scozzese, che ha guidato il rally dalla prima all'ultima prova speciale, giunsero la Subaru di Richard Burns e l'altra Ford di Carlos Sainz. Completarono la zona punti Tommi Mäkinen, quarto con la Mitsubishi, Petter Solberg, quinto con la Subaru e Freddy Loix sesto con la seconda Mitsubishi.

Rally di Cipro (1º-3 giugno)

Thumb
Richard Burns al rally di Cipro 2001
Lo stesso argomento in dettaglio: Rally di Cipro 2001.

Dopo l'appuntamento argentino il mondiale si spostò sul Mar Mediterraneo per disputare il rally di Cipro, dove Peugeot fece debuttare una nuova evoluzione della 206 WRC, con Marcus Gronholm intenzionato a risollevarsi da un poco esaltante inizio di campionato, ma dovette rassegnarsi al ritiro nell'ultima giornata. La vittoria andò quindi a Colin McRae, davanti a Burns e a Sainz, ripetendo così lo stesso podio della gara precedente in Argentina. Alle loro spalle si piazzarono il giapponese Toshihiro Arai, quarto con la terza Subaru, davanti a Freddy Loix con la Mitsubishi e a Pasi Hagström con una vetusta Toyota Corolla WRC.

Rally dell'Acropoli (15-17 giugno)

Lo stesso argomento in dettaglio: Rally dell'Acropoli 2001.

Il mondiale giunse al suo giro di boa con il rally dell'Acropoli, dove ci fu la terza vittoria consecutiva in stagione per Colin McRae e soprattutto il quarto successo in Grecia per lo scozzese, il quale agganciò Tommi Mäkinen (quarto all'arrivo) in testa alla classifica piloti. Si prospettava all'orizzonte una doppietta Ford, ma all'ultima speciale Carlos Sainz si fermò, dovendo quindi rinunciare alla piazza d'onore. Alle spalle di McRae giunse il giovane norvegese Petter Solberg con la Subaru e il finlandese Harri Rovanperä su Peugeot 206, quarto Mäkinen davanti a François Delecour e a Philippe Bugalski con la Citroën Xsara. La classifica piloti a metà campionato vedeva quindi appaiati in testa McRae e Mäkinen con 30 punti, seguiti da Sainz con 28.

Safari Rally (20-22 luglio)

Thumb
La Octavia WRC Evo2 con la quale Armin Schwarz conquistò il primo podio mondiale per Škoda
Lo stesso argomento in dettaglio: Safari Rally 2001.

L'ottava prova del campionato si svolse in Africa, al Safari Rally, e la vittoria andò a Tommi Mäkinen che di conseguenza tornò in testa al mondiale con 10 punti di vantaggio sugli inseguitori. Il finlandese della Mitsubishi precedette la 206 di Harri Rovanperä e il tedesco Armin Schwarz, che regalò alla Škoda il suo primo podio iridato. Ai piedi del podio la Focus di François Delecour davanti a Freddy Loix su Mitsubishi e all'argentino Gabriel Pozzo, vincitore del Gruppo N con la casa dei tre diamanti.

Rally di Finlandia (24-26 agosto)

Thumb
Marcus Grönholm, vincitore del rally di Finlandia 2001
Lo stesso argomento in dettaglio: Rally di Finlandia 2001.

Il mondiale 2001 di Marcus Grönholm iniziò dal rally di Finlandia, l'ex 1000 Laghi, dove il campione del mondo in carica della Peugeot conquistò la sua seconda vittoria consecutiva nella gara di casa e rilanciò la Peugeot nella corsa al titolo; alle sue spalle si piazzarono Richard Burns con la Subaru e Colin McRae su Ford. Lo scozzese, a cinque gare alla fine, ridusse lo svantaggio dalla testa della classifica portandosi a 6 lunghezze da Tommi Mäkinen, ritiratosi nel corso della prima prova speciale per la rottura della ruota anteriore sinistra. Una disattenzione nell'ultima speciale costò alla Peugeot una possibile doppietta e il secondo posto a Harri Rovanperä, che chiuse comunque quarto davanti a Markko Märtin, quinto con la Subaru e a Carlos Sainz, soltanto sesto.

Rally della Nuova Zelanda (21-23 settembre)

Lo stesso argomento in dettaglio: Rally della Nuova Zelanda 2001.

A dieci giorni dall'attentato dell'11 settembre 2001, la carovana del mondiale rally si spostò in Oceania per il Rally della Nuova Zelanda, dove la vittoria andò a Richard Burns che per la prima volta alla vittoria la nuova Impreza, davanti a Colin McRae con la Ford e a Harri Rovanpera con la Peugeot. Carlos Sainz, con la Ford, finì ai piedi del podio davanti a un deludente Marcus Gronholm e a Didier Auriol, entrambi con le Peugeot 206. Ottavo fu Tommi Makinen, lontanissimo dalla vetta con la Mitsubishi Lancer Evo 6.5 alla sua ultima gara ufficiale e dietro alla seconda Subaru di Petter Solberg. Con un secondo posto McRae tornò ad agganciare Makinen in testa con 40 punti.

Rally di Sanremo (5-7 ottobre)

Lo stesso argomento in dettaglio: Rally di Sanremo 2001.

Nel mese di ottobre si corsero due gare consecutive su asfalto: il rally di Sanremo e il Tour de Corse. Nella gara italiana Mitsubishi portò al debutto la nuova Lancer WRC e il successo andò a Gilles Panizzi su Peugeot 206, davanti al giovane Sébastien Loeb con una Citroën Xsara WRC, scatenato nell'ultima speciale su fondo interamente bagnato, arrivando addirittura vicino a vincere la gara. Terzo gradino del podio per Didier Auriol con l'altra Peugeot davanti a Carlos Sainz con la Ford, a Renato Travaglia con la 206 della scuderia Racing Lions e a François Delecour con la Ford. Solo settimo invece Marcus Gronholm, crollato dal quarto posto dove si trovava al termine della seconda tappa.

Tour de Corse (19-21 ottobre)

Lo stesso argomento in dettaglio: Tour de Corse 2001.

Nella terra di Napoleone arrivò il primo successo della Citroën Xsara WRC, con Jesús Puras a precedere le Peugeot 206 di Gilles Panizzi e Didier Auriol; quarto posto per Richard Burns su Subaru davanti ai compagni di squadra Petter Solberg e Markko Märtin. Gara da dimenticare per Marcus Gronholm, che perse una ruota, e soprattutto per Tommi Makinen che capottò con la Mitsubishi dopo aver attraversato una chicane in prossimità di un burrone; nell'incidente rimase gravemente infortunato il suo copilota Risto Mannisenmäki che dovette ritirarsi dal mondiale[8]. La classifica piloti rimase invariata a due gare dalla fine con quattro contendenti ancora in lizza per il titolo: Mäkinen e McRae in testa con 40 punti, Burns con 34 e Sainz a quota 33. Nel frattempo Sébastien Loeb si laureò campione del mondo nel campionato Junior WRC, dedicato ai giovani piloti alla guida di vetture di classe Super 1600.

Rally d'Australia (1º-4 novembre)

Lo stesso argomento in dettaglio: Rally d'Australia 2001.

In Australia si corse la penultima gara della stagione, e ad aggiudicarsi la vittoria fu Marcus Gronholm, che portò sul gradino più alto del podio la Peugeot 206, davanti a Richard Burns, secondo con la Subaru, e a Didier Auriol con l'altra Peugeot 206. Per la casa del leone arrivarono quindi altri 14 punti che valsero la leadership nel mondiale costruttori, riuscendo tra l'altro a piazzare tre vetture nei primi quattro posti, in virtù della quarta piazza ottenuta da Harri Rovanperä. La sfida per il quinto posto valse anche per la leadership del mondiale piloti, con Colin McRae che batté Tommi Mäkinen e si presentò al via dell'ultimo appuntamento in testa al campionato. A una gara dal termine la situazione era questa: McRae a 42 punti, Mäkinen a 41, Burns a 40 e Carlos Sainz a 33; i primi tre piloti erano davvero in corsa per il titolo ma per Sainz le possibilità erano davvero poche, potendo soltanto sperare nei ritiri dei suoi tre avversari.

Rally di Gran Bretagna (22-25 novembre)

Lo stesso argomento in dettaglio: Rally di Gran Bretagna 2001.

Il rally di Gran Bretagna fu l'ultima gara della stagione, e nella prima tappa la corsa perse già due dei quattro pretendenti al titolo: Tommi Mäkinen venne appiedato dalla sua Mitsubishi, sancendo così l'addio al suo possibile quinto titolo mondiale, mentre Colin McRae dovette abbandonare a causa di uno spettacolare capottamento. Nel corso della gara britannica i due pretendenti diventarono uno solo, ossia Richard Burns, in quanto anche Sainz si ritirò nella seconda tappa. La gara venne vinta da Marcus Gronholm davanti a Harri Rovanperä, una doppietta che regalò il titolo costruttori alla squadra Peugeot per il secondo anno consecutivo e permise a Gronholm di chiudere l'anno al quarto posto a pari punti proprio con Rovanperä. Con il terzo posto ottenuto nella gara di casa, Richard Burns si laureò quindi campione del mondo, arrivando a quota 44 nella classifica piloti. Quarto posto per l'altro McRae, Alister con la Hyundai, davanti ad Armin Schwarz con la Skoda e a Kenneth Eriksson con la seconda Hyundai. Nel gruppo N il titolo mondiale andò all'argentino Gabriel Pozzo.

Remove ads

Risultati e statistiche

Riepilogo
Prospettiva
Ulteriori informazioni Gara, Nome rally ...

Legenda: Pos.= Posizione; Nº = Numero di gara.

Remove ads

Classifiche

Riepilogo
Prospettiva

Punteggio

Il punteggio, in vigore dal 1997, è rimasto inalterato rispetto alla precedente stagione.

Ulteriori informazioni Posizione, Punti ...

Classifica generale piloti

Ulteriori informazioni Pos., Pilota ...

Classifica costruttori WRC

Come nella precedente stagione, per ognuna delle quattordici gare del mondiale ciascuna squadra poteva designare soltanto due vetture eleggibili a marcare punti per il campionato costruttori.

Ulteriori informazioni Pos., Costruttori ...

Coppa FIA piloti gruppo N

Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa FIA piloti gruppo N 2001 § Classifica.

Coppa FIA piloti Super 1600

Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa FIA piloti Super 1600 2001 § Classifica.
Remove ads

Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Loading related searches...

Wikiwand - on

Seamless Wikipedia browsing. On steroids.

Remove ads