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Emanuela Loi

poliziotta italiana (1967-1992) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Emanuela Loi
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Emanuela Loi (Cagliari, 9 ottobre 1967[2]Palermo, 19 luglio 1992) è stata una poliziotta italiana, morta nella strage di via D'Amelio (attentato di Cosa nostra a Paolo Borsellino).

Fatti in breve Nascita, Morte ...

Fra le prime donne poliziotto adibite in Italia al servizio scorte,[3] fu la prima agente donna della Polizia di Stato a perdere la vita in servizio.[4][5][6][7][8]

Il 5 agosto 1992, con provvedimento postumo, le è stata conferita la medaglia d'oro al valor civile per la dedizione e il coraggio espressi nel servizio, fino al sacrificio della propria vita.[1]

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Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Nata a Cagliari[2] nell'ottobre 1967, era residente a Sestu. Dopo aver conseguito il diploma magistrale, entrò nella Polizia di Stato nel 1989 e frequentò il 119º corso presso la Scuola Allievi Agenti di Trieste; seguiva l'aspirazione della sorella Maria Claudia, che però non era stata ammessa. Fu trasferita a Palermo due anni dopo, stabilendosi presso il complesso delle Tre Torri in Viale del Fante, destinato a poliziotti e carabinieri fuori sede. Le affidarono i piantonamenti a Villa Pajno, a casa dell'onorevole Sergio Mattarella, la scorta alla senatrice Pina Maisano Grassi e il piantonamento del boss mafioso Francesco Madonia.

Nel giugno del 1992 venne assegnata alla scorta del magistrato Paolo Borsellino, incarico che non le causava preoccupazione, tanto da rassicurare i genitori, dopo la strage di Capaci, che non le sarebbe successo niente. Cadde nell'adempimento del proprio dovere il 19 luglio 1992, vittima della strage di via D'Amelio a Palermo; con lei persero la vita, oltre a Paolo Borsellino, i colleghi Walter Eddie Cosina, Agostino Catalano, Claudio Traina e Vincenzo Li Muli. Da anni sua sorella Maria Claudia tiene vivo il suo ricordo nelle scuole e anche grazie all'associazione contro le mafie Libera.

È stata sepolta nel cimitero di Sestu.

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Memoria

Riepilogo
Prospettiva

A Emanuela Loi sono state intitolate:

  • un anfiteatro sul lungomare "Falcone e Borsellino" a Lamezia Terme;[15]
  • una pista ciclabile a Bedizzole;
  • una statua nel comune di Ari, detto il "Paese della Memoria";
  • il centro per anziani Il Giglio a Lecco, sorto in una ex pizzeria confiscata alla 'ndrangheta (21 marzo 2015);[16]
  • un centro antiviolenza a Borgomanero, ospitato in una torretta confiscata alla mafia;[17]
  • Dal 2022 la Nuova Compagnia Teatrale di Verona mette in scena l'atto unico "Gli invisibili - la solitudine dei giusti" diretto da Enzo Rapisarda. Spettacolo dedicato alla memoria delle vittime delle mafie e composto da 4 monologhi (Saveria Antiochia, Antonio Montinaro, Emanuela Loi e Angelo Corbo) che danno voce alle "invisibili" vittime delle stragi mafiose. Lo spettacolo è patrocinato dal Ministero dell'Interno, da Avviso Pubblico e dalla Regione Veneto. Emanuela Loi è interpretata da Anna Rapisarda.[18]
  • il comando della Polizia Locale di Vizzolo Predabissi (6 aprile 2025).[19]
  • una rotatoria sulla via Sarzanese a Lucca (10 Giugno 2025).
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Filmografia

Onorificenze

Medaglia d'oro al valor civile - nastrino per uniforme ordinaria
«Preposta al servizio di scorta del giudice Paolo Borsellino, pur consapevole dei gravi rischi cui si esponeva a causa della recrudescenza degli attentati contro rappresentanti dell'ordine giudiziario e delle Forze di Polizia, assolveva il proprio compito con grande coraggio e assoluta dedizione al dovere. Barbaramente trucidata in un proditorio agguato di stampo mafioso, sacrificava la vita a difesa dello Stato e delle Istituzioni.[1]»
 Palermo, 5 agosto 1992
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Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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