Ferrovia Porrettana
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La ferrovia Bologna-Pistoia, conosciuta anche come ferrovia Porrettana,[1] è una linea ferroviaria lunga 99 km che collega Bologna a Pistoia transitando per Porretta Terme, paese da cui prende il nome. È sostanzialmente tutta a singolo binario, eccetto la tratta da Bologna Centrale a Casalecchio Garibaldi.
Bologna-Pistoia Porrettana | |
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Stati attraversati | Italia |
Inizio | Bologna |
Fine | Pistoia |
Attivazione | 1862-1864 |
Gestore | RFI |
Precedenti gestori | SFIC (1862-1865) SFAI (1865-1885) SFM (1885-1905) FS (1905-2001) |
Lunghezza | 99 km |
Scartamento | 1435 mm |
Elettrificazione | 3000 V = |
Ferrovie | |
Fu il primo collegamento attraverso l'Appennino che, tra la Toscana e l'Emilia-Romagna, scavalcava interamente la dorsale appenninica collegando Bologna a Pistoia. Detta anche Strada ferrata dell'Italia Centrale, venne inaugurata ufficialmente da Vittorio Emanuele II il 2 novembre 1864[2].
Al tempo fu un'opera di enorme portata ingegneristica, con le sue 47 gallerie e i 35 ponti e viadotti. Il tratto più difficile risultò quello tra Pracchia e Pistoia, dove in 26 km venne superato un dislivello di 550 metri. L'impresa fu affidata all'ingegnere francese Jean Louis Protche che, per non ricorrere alla cremagliera[2], risolse il problema progettando due tornanti (ferroviari) nel tratto Piteccio-Corbezzi. A Porretta Terme gli è stata dedicata una piazza e un'altra è stata dedicata a Vittorio Emanuele II.