Nacque secondogenito da Elmer Voight (1909-1973) e Barbara Kamp (1910-1995), tra i fratelli Barry e James Elmer. I suoi nonni materni erano di origine tedesca mentre il nonno paterno era un immigrato slovacco (il vero cognome era Vojtka). Studiò alla scuola maschile Archbishop Stepinac High School nella vicina White Plains, dove iniziò ad interessarsi alla recitazione, esordendo in teatro nel ruolo di Puck nel Sogno di una notte di mezza estate. Dopo essersi diplomato nel 1956, proseguì gli studi, in Arte, alla Catholic University of America di Washington, terminati i quali, con la laurea nel 1960, si trasferì a New York.
Il primo ruolo di rilievo giunse nel 1969, quando fu protagonista di Un uomo da marciapiede, al fianco di un giovane Dustin Hoffman. Per la sua notevole interpretazione nella parte del giovane gigolò Joe Buck, ottenne la sua prima candidatura al premio Oscar. L'ambito riconoscimento quale miglior attore arrivò dieci anni dopo per la sua interpretazione di Luke, il reduce paraplegico della guerra del Vietnam, in Tornando a casa, diretto da Hal Ashby. Nel 1979 interpretò anche il ruolo del pugile protagonista che muore alla fine dell'incontro, nel film di Franco Zeffirelli Il Campione, remake della pellicola girata nel 1933 da King Vidor.
Padrino dell'attrice Skyler Shaye, è stato sposato dal 1962 al 1967 con l'attrice Lauri Peters; nel 1971 sposò in seconde nozze Marcheline Bertrand (i due si separarono nel 1976 e infine divorziarono nel 1978), che gli diede due figli, James Haven ed Angelina Jolie, i quali seguiranno le sue orme nel mondo del cinema.
Il 28 luglio 2008 pubblicò un editoriale sul Washington Times in cui sostanzialmente rinnegò le sue posizioni giovanili, affermando che i movimenti pacifisti fossero stati guidati dalla "propaganda marxista" e che fossero corresponsabili dell'ascesa dei regimi comunisti in Vietnam e Cambogia. Al contempo affermò che la candidatura di Barack Obama alla presidenza fosse un primo passo per cancellare la morale pubblica e creare un'America "socialista".[3]
Negli anni successivi Voight si posizionò apertamente in favore del Partito Repubblicano: nel 2012 diede il suo appoggio alla candidatura di Mitt Romney,[4][5] per poi esporsi in maniera ancor più netta in favore di Donald Trump, che nel maggio 2019 definì «il più grande presidente dai tempi di Abraham Lincoln».[6]
Nel novembre 2020, subito dopo le elezioni presidenziali, l'attore espresse il proprio disappunto per la vittoria di Biden, affermando di condividere l'idea che essa fosse stata viziata da brogli: esortò quindi il collegio elettorale a non certificare il voto, in nome della «battaglia della rettitudine contro Satana», definendo i democratici «sinistrorsi [...] malvagi, corrotti e [che] vogliono distruggere questa nazione».[7][8]
Nel novembre 2023, Voight si schierò a favore di Israele nella guerra di Gaza, contrapponendosi apertamente alla figlia Angelina Jolie.[9][10] Un anno dopo, nel 2024, rinnovò il suo sostegno a Trump nella corsa alla Casa Bianca.[11]
Voight si è per contro distanziato dalle posizioni repubblicane in materia di possesso e utilizzo delle armi: nel 2022, a seguito del massacro alla Robb Elementary School, invocò apertamente una stretta sui controlli per l'autorizzazione all'utilizzo e alla detenzione di munizioni.[12][13]
Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Jon Voight è stato doppiato da:
Cesare Barbetti in Heat - La sfida, Mission: Impossible, Anaconda, U Turn - Inversione di marcia, Zoolander, Giovanni Paolo II
Luciano De Ambrosis in Pearl Harbor, Il mistero dei Templari - National Treasure, Glory Road, Il mistero delle pagine perdute, Tutti insieme inevitabilmente
Oreste Rizzini in Comma 22, A 30 secondi dalla fine, L'uomo della pioggia - The Rainmaker, Nemico pubblico
Carlo Sabatini in Un tranquillo weekend di paura, Bratz, Pride and Glory - Il prezzo dell'onore
Oliviero Dinelli in La rivolta, Ray Donovan (st. 7), Ray Donovan: The Movie
Dario Penne in Ritorno a Colomba Solitaria, Lara Croft: Tomb Raider, Beyond
Michele Kalamera ne Il soldatino di latta, The General, B.S.I. Baby Squadra Investigativa
Gino La Monica in Dalla parte sbagliata, Getaway - Via di fuga, Mercy, The Painter, JL Ranch
Massimo Turci in Un uomo da marciapiede, Tornando a casa
McDevitt, Caitlin, Jon Voight Endorses Mitt Romney, su Politico, 30 gennaio 2012. URL consultato il 21 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2017).
Parker, Ryan, Jon Voight Endorses Donald Trump for president, su The Hollywood Reporter, 9 marzo 2016. URL consultato il 21 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 25 novembre 2017).