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film del 2014 diretto da Morten Tyldum Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
The Imitation Game è un film del 2014 diretto da Morten Tyldum.
The Imitation Game | |
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Alan Turing (Benedict Cumberbatch) in una scena del film | |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America, Regno Unito |
Anno | 2014 |
Durata | 114 min |
Rapporto | 2,35:1 |
Genere | biografico, drammatico, thriller, storico |
Regia | Morten Tyldum |
Soggetto | dalla biografia Alan Turing. Una biografia di Andrew Hodges |
Sceneggiatura | Graham Moore |
Produttore | Nora Grossman, Ido Ostrowsky, Teddy Schwarzman |
Produttore esecutivo | Graham Moore |
Casa di produzione | Black Bear Pictures, Bristol Automotive |
Distribuzione in italiano | Videa |
Fotografia | Óscar Faura |
Montaggio | William Goldenberg |
Effetti speciali | Jason Troughton |
Musiche | Alexandre Desplat |
Scenografia | Maria Đurkovic |
Costumi | Sammy Sheldon |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Logo ufficiale del film |
La pellicola, con protagonista Benedict Cumberbatch nel ruolo del matematico e crittoanalista Alan Turing, è l'adattamento cinematografico della biografia del 1983 Alan Turing. Una biografia (Alan Turing: The Enigma), pubblicata dopo l'uscita del film anche col titolo Alan Turing. Storia di un enigma, scritta da Andrew Hodges.[1]
Candidato a otto premi Oscar, il film si è aggiudicato quello per la miglior sceneggiatura non originale.
Durante la seconda guerra mondiale, il brillante matematico britannico Alan Turing decide di offrire le sue capacità al governo della sua nazione per collaborare alla decifrazione dei messaggi segreti tedeschi, crittografati con la macchina Enigma.
Turing si presenta al colloquio col comandante Alastair Denniston e lo convince ad assumerlo nonostante non conosca il tedesco. I primi dissapori si manifestano quando comprende che non dovrà lavorare da solo, ma in collaborazione con altri brillanti matematici. Solitario e perfezionista, Turing non viene preso in simpatia dai suoi colleghi e dal suo capo Hugh Alexander. Decifrare i messaggi criptati con la macchina Enigma è una missione ritenuta impossibile, in quanto si tratta di un dispositivo che presenta un'enorme quantità di possibili chiavi di codifica dei messaggi, e i tedeschi cambiano la chiave di codifica ogni giorno, allo scoccare della mezzanotte.
Divenuto capo del gruppo, con non pochi attriti con i colleghi ma con il sostegno del capo dell'MI6 Stewart Menzies, Turing decide di cambiare metodo: non più tentare di capire giorno per giorno quale sia la chiave, ma realizzare una macchina che decifri automaticamente ogni singolo messaggio.
Per selezionare coloro che dovranno aiutarlo a costruire un elaboratore che renda comprensibili i messaggi nemici, fa pubblicare su un giornale un cruciverba da lui inventato, da risolvere in non più di dieci minuti. Tra i candidati si presenta Joan Clarke, che svolge l'esame con una rapidità che batte quella dello stesso Turing. A questo punto Turing scrive una lettera al primo ministro Winston Churchill, chiedendogli un finanziamento di centomila sterline per costruire la macchina che deve impedire ai tedeschi di vincere la guerra. Con sorpresa di chi lo circonda, il finanziamento viene concesso. Nel frattempo, Denniston cerca di toglierlo di mezzo, prima accusandolo di essere una spia sovietica e, più avanti, minacciando di estrometterlo con la scusa che la macchina da lui ideata non produce risultati. Gli altri membri del gruppo, ormai convinti della correttezza del suo approccio, si stringono attorno a lui, ottenendo un mese di proroga prima della sospensione del progetto.
Per evitare che Joan torni a casa, come desiderano i suoi genitori, Turing le propone di sposarlo, senza però rivelarle di essere omosessuale.
Durante una serata in un bar, avviene la svolta: Turing comprende che bisogna restringere il numero di parole di cui cercare il significato, concentrandosi sulle ripetizioni, come quelle che compaiono nei bollettini meteorologici quotidiani. Tutti iniziano e finiscono sempre con le stesse parole: intuendo che esse sono il saluto nazista Heil Hitler, il gruppo riesce a decifrare il primo messaggio, che parla dell'imminente attacco ad un convoglio.
Si pone, a questo punto, il problema di non intervenire in modo sistematico contro gli attacchi nemici, perché i tedeschi non comprendano che è stato trovato il modo di decifrare i loro messaggi. Questo comporta che alcuni obiettivi vengano considerati sacrificabili, per non insospettirli. Ciò pone un dilemma morale quasi insostenibile, ma ha infine successo e, quando la guerra termina vittoriosamente, si può finalmente festeggiare.
Diversi anni dopo, le autorità stanno indagando su Turing e sulla sua omosessualità (descritta nei flashback della sua vita in collegio), all'epoca considerata reato e punita molto severamente. Turing viene condannato per atti osceni e gli vengono date due possibilità: essere incarcerato oppure sottoporsi ad una pesante terapia ormonale, la castrazione chimica. Turing, per non doversi separare dalla sua macchina, sceglie la seconda alternativa. Quando, qualche tempo dopo, Joan va a trovarlo, lo trova psicologicamente distrutto. Nonostante abbia contribuito a salvare milioni di vite, il 7 giugno 1954 Turing si suiciderà, all'età di 41 anni.
Lo script del film, inserito nel 2011 nella Black List delle migliori sceneggiature non prodotte a Hollywood[2], fu comprato da The Weinstein Company per 7 milioni di dollari allo European Film Market del Festival internazionale del cinema di Berlino[3].
Il film prende il nome dal test di Turing, un criterio per determinare se una macchina sia in grado di pensare, che Turing ideò e descrisse nell'articolo Computing machinery and intelligence, apparso nel 1950 sulla rivista Mind. Nell'articolo il matematico prendeva spunto da un gioco, chiamato "gioco dell'imitazione". Nel film Alan parla di questo gioco al poliziotto che, in commissariato, lo sta interrogando in quanto accusato di omosessualità.
Il budget della pellicola è stato di circa 15 milioni di dollari.[4]
I principali candidati per la regia erano Ron Howard[1] e David Yates[5]. Inizialmente per il ruolo del protagonista si era fatto il nome di Leonardo DiCaprio, ma si optò infine per Benedict Cumberbatch, il quale è lontanamente imparentato con Alan Turing nella vita reale; secondo il sito Ancestry i due sono cugini di 17º grado, con relazioni familiari risalenti al XIV secolo. Turing e Cumberbatch, inoltre, sono imparentati, tramite le rispettive linee paterne con il primo Conte di Somerset, John Beaufort[6]. Cumberbatch, inoltre, si è laureato in Drammaturgia all'Università di Manchester, la stessa dove Turing condusse i suoi studi[6], e il padre dell'attore, Timothy Carlton Cumberbatch, ha frequentato la stessa scuola di Turing, la Sherborne School.[6]
Le riprese del film cominciarono nel settembre del 2013 e terminarono l'11 novembre e si svolsero completamente in Inghilterra, tra Londra, Bicester, Chesham, Nettlebed, Sherborne e Bletchley Park[7].
Il primo trailer del film venne diffuso il 21 luglio 2014[8], mentre la versione italiana venne diffusa il 6 ottobre dello stesso anno[9].
Il film fu presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival l'11 settembre 2014[10] e aprì la 58ª edizione del London Film Festival l'8 ottobre 2014[11].
La pellicola è stata distribuita nelle sale cinematografiche statunitensi a partire dal 28 novembre 2014[8], mentre in quelle italiane è stata distribuita il 1º gennaio 2015[12].
Il film ha incassato 233 555 708 dollari globalmente, dei quali 91 125 683 negli Stati Uniti.[13]
Sull'aggregatore Rotten Tomatoes il film riceve il 90% delle recensioni professionali positive con un voto medio di 7,7 su 10 basato su 287 critiche,[14] mentre su Metacritic ottiene un punteggio di 71 su 100 basato su 49 critiche.[15]
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