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Alemão

calciatore brasiliano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Alemão
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Ricardo Rogério de Brito, detto Alemão (Lavras, 22 novembre 1961), è un ex calciatore e allenatore di calcio brasiliano, di ruolo centrocampista.

Disambiguazione – Se stai cercando altre persone chiamate "Alemão", vedi Alemão (disambigua).
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Il suo soprannome deriva dalla capigliatura bionda e la carnagione chiara che richiamavano tratti tedeschi: in lingua portoghese, infatti, l'aggettivo «tedesco» si dice alemão[2].

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Biografia

Ha tre figli, nati dal matrimonio con l'attrice Claudia Loureiro: la coppia ha poi divorziato.

È cugino dell'attore e cantante Guito Show.[3]

Caratteristiche tecniche

Giocava come centrocampista difensivo.[4][5] Forte fisicamente e dotato di grande tenacia, era in possesso di un affinato senso tattico e il suo rendimento era continuo.[6]

Carriera

Riepilogo
Prospettiva

Club

Thumb
Alemão all'Atalanta nel 1993, in contrasto sul sampdoriano Ruud Gullit.

Nato a Lavras, giocò a calcio nel suo Stato d'origine, il Minas Gerais, nel Fabril Esporte Clube. Nel 1980 passò dal Fabril al Botafogo, e con la formazione bianco-nera di Rio de Janeiro esordì in massima serie nazionale, giocando una partita. Nel 1981-1982 disputando solamente il torneo statale, il Campionato Carioca, senza giocare nel primo livello nazionale; nel 1983 tornò nel campionato brasiliano, presenziando in 15 occasioni; segnò anche il suo primo gol, contro il Sergipe.[7] Al Botafogo visse un buon periodo, mettendosi in evidenza con le sue prestazioni.[4] Nel 1984 segnò 2 reti in sette partite; nel 1985 giocò 18 incontri, con 1 gol. Nel 1986 ottenne 21 presenze, e mise a segno 3 marcature: quell'anno fu l'ultimo in cui giocò con il Botafogo in massima serie brasiliana.

Rimase al Botafogo fino al marzo 1987,[8] venendo poi ceduto all'Atlético Madrid, in Spagna. Giocò 4 gare in Primera División 1986-1987, e segnò un gol; nella stagione successiva fu titolare per tutta la durata del campionato, e assommò 31 presenze e cinque gol. Passò al Napoli nel 1988 per 4,6 miliardi di lire.[9] Con la squadra partenopea, dopo la prima stagione segnata da un infortunio che ne limitò le prestazioni,[6] conquistò la Coppa UEFA nel 1989, segnando un gol nella finale di ritorno a Stoccarda, lo scudetto (campionato 1989-1990) e nella stagione successiva la Supercoppa italiana (1990-1991). L'8 aprile 1990 fu protagonista di un episodio rilevante ai fini della vittoria del campionato: la sua squadra stava infatti pareggiando per 0-0 sul campo dell'Atalanta, quando fu colpito alla testa da una moneta da 100 lire lanciata dagli spalti[10], con conseguente vittoria per 2-0 a tavolino in favore dei partenopei[11], che, sul campo, avevano terminato in parità l'incontro.

Disputa con il Napoli anche la stagione 1990-91 e la stagione 1991-92 con il nuovo allenatore Claudio Ranieri che lo conferma perno di centrocampo e al quale ricambia la fiducia in campo garantendo ottime prestazioni e gol di pregevole fattura. Passa poi all'Atalanta a settembre del 1992 con cui disputò altre due annate nel campionato italiano fino al 1994, collezionando 22 presenze e due reti nella prima e 18 presenze senza reti nella seconda. Nel 1994 tornò in Brasile, firmando per il San Paolo: con la nuova maglia esordì il 28 agosto 1994 contro la Portuguesa, nel campionato nazionale.[12] Alemão disputò due stagioni con il San Paolo, per un totale di 31 presenze e 1 rete; chiuse poi la carriera con il Volta Redonda, nel Campionato Carioca.

Nazionale

Alemão debuttò in Nazionale il 17 marzo 1983, nell'amichevole contro la Svizzera.[13][14] Il 25 aprile 1985, alla sua seconda presenza, segnò una rete contro la Colombia, aiutando il Brasile a vincere per 2-1.[14] Nel 1985 partecipò poi alle qualificazioni al campionato del mondo 1986, giocando il 23 giugno contro il Paraguay.[13][14] Nel 1986 giocò 5 amichevoli pre-Mondiale; inserito tra i convocati per campionato del mondo 1986, fu titolare per tutta la competizione, assommando 5 presenze nella fase finale.[13] Restò poi per tre anni fuori dal giro della Nazionale, tornando a vestire la divisa del Brasile il 21 giugno 1989 contro la Svizzera.[13][14] Giocò la Coppa America 1989, disputando 5 partite e vincendo, a fine torneo, il titolo continentale.[15] Il 20 agosto 1989 giocò la gara con il Venezuela, valida per le qualificazioni al campionato del mondo 1990.[13] Nel 1990 giocò tre amichevoli di preparazione al Mondiale, contro Inghilterra, Bulgaria e Germania Est; nel corso di Italia 1990 giocò 4 incontri.[14] Giocò l'ultima partita in Nazionale proprio durante il Mondiale, il 24 giugno 1990 contro l'Argentina.[13][14]

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Dopo il ritiro

Nella seconda parte degli anni 2000 ha allenato diversi club brasiliani, tra cui l'América-MG con il quale conquista la promozione in prima divisione del Campionato Mineiro[16]. Dopo l'ultima esperienza da allenatore, avvenuta nel 2011 alla guida del Central-PE, diviene nel 2014 direttore tecnico del São Cristóvão.[17]

Statistiche

Presenze e reti nei club

Ulteriori informazioni Stagione, Squadra ...

Cronologia presenze e reti in nazionale

Ulteriori informazioni Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Brasile, Data ...
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Palmarès

Club

Competizioni nazionali

Napoli: 1989-1990
Napoli: 1990

Competizioni internazionali

Napoli: 1988-1989
San Paolo: 1994
San Paolo: 1994
San Paolo: 1996

Nazionale

Brasile 1989

Individuale

Miglior giocatore straniero: 1987-1988
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Note

Bibliografia

Collegamenti esterni

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