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Angelo Schiavio

calciatore e allenatore di calcio italiano (1905-1990) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Angelo Schiavio
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Angelo Schiavio (Bologna, 15 ottobre 1905Bologna, 17 settembre 1990[1][2]) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo attaccante. Fu campione con l'Italia nel mondiale del 1934, dove fu anche vicecapocannoniere con 4 gol tra cui quello decisivo segnato nei tempi supplementari della finale contro la Cecoslovacchia.

Fatti in breve Nazionalità, Altezza ...
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Caratteristiche tecniche

«Fu il palleggio sicuro di Schiavio ad agevolare la sua azione di centravanti di sfondamento. Camminava e correva ondeggiando lievemente, sì che l'avversario non sapeva più da che parte prenderlo. Lo scatto pronto, autoritario. L'azione potente e veloce. Aveva un dribbling stretto, secco, imperioso. Il suo tiro era una fucilata.»
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Carriera

Riepilogo
Prospettiva

Giocatore

Club

Fortitudo Bologna

Schiavio esordì con i colori biancoblù della S.G. Fortitudo Bologna, la sezione calcio della omonima polisportiva bolognese, e disputò il campionato di Promozione 1921-1922.[3][4][5]

Bologna
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Schiavio batte il portiere juventino Combi, sotto lo sguardo di Rosetta, nella trasferta torinese del 14 aprile 1929, valida per il girone B del campionato e terminata sull'1-1

Nato da una famiglia di commercianti originaria di Gorla (piccola frazione sul lago di Como fra i comuni di Veleso e Zelbio) Schiavio giocò in Serie A solo con la maglia del Bologna in 16 stagioni. Esordì in rossoblù il 28 gennaio 1923, contro la Juventus,[6] nel campionato di Prima Divisione 1922-1923. Prese il posto del forte e sfortunato Cesare Alberti,[7][8] segnando 6 volte in 11 partite. L'anno seguente contribuì a portare il Bologna alle finali di Lega Nord, ma perse contro il Genoa che diventò campione d'Italia.

Schiavio si affermò definitivamente nel 1925, con il primo storico scudetto del Bologna, legato anche alle sfide infinite col Genoa nelle finali di Lega Nord, che comportò lo svolgimento di 5 partite, di cui tre di spareggio. Quell'anno Schiavio segnò 15 reti, che a novembre gli valsero la convocazione in Nazionale. Attaccante di eccezionali classe e potenza, dotato di dribbling micidiale[11], Schiavio tenne una media realizzativa impressionante: nel campionato 1925-26 - il Bologna raggiunse ancora la finale di Lega Nord, persa in tre partite contro la Juventus - andò a segno 26 volte in 23 partite; nel 1928-29 (secondo scudetto del Bologna) segnò 29 reti in 29 partite. Con l'avvento del girone unico, Schiavio fu ancora protagonista con lo “squadrone che tremare il mondo fa”, com'era chiamato il Bologna, diventando capocannoniere nel 1931/32 con 25 reti insieme al fiorentino Petrone, e l'anno dopo arrivò secondo, con 28 reti, dietro Felice Borel, diciottenne rivelazione juventina che segnò il record di 29 gol in 28 gare.

Nel 1932 e 1934, grazie ai suoi gol, il Bologna riuscì a vincere, prima e unica squadra italiana dell'epoca, la Coppa dell'Europa Centrale, allora il massimo trofeo continentale per club. In campionato si rese ancora protagonista, conquistando col Bologna il terzo scudetto nel 1935/36 e il quarto nel 1936/37, sebbene avesse giocato solo 2 gare segnando 2 reti. Chiuse la carriera a 33 anni nel 1937/38 con poche altre gare. Nello stesso anno due sue reti valsero la conquista del Torneo Internazionale dell'Expo Universale di Parigi, manifestazione nella quale il Bologna in finale sconfisse gli inglesi del Chelsea per 4 a 1.

Coi rossoblù segnò 242 gol in 348 partite di campionato. È il primatista assoluto del Bologna per reti segnate[11] e il quarto di tutti i tempi del campionato italiano, pre e post girone unico, dietro Silvio Piola, con 290 reti, Giuseppe Meazza, con 263 reti, e Francesco Totti, con 250 reti. La sua eccezionale media gol (0,69 a partita) è primato tra gli italiani, eguagliato solamente da Luigi Cevenini tra i giocatori che hanno segnato almeno 100 reti in Serie A, e seconda in assoluto dietro Gunnar Nordahl (0,77 a partita). Per numero di presenze è il nono rossoblù di tutti i tempi, con 364 gare ufficiali.[12]

Nazionale

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Schiavio in nazionale

Esordì in azzurro nella partita allo stadio Appiani di Padova contro la Jugoslavia, il 4 novembre 1925. Nella sfida contro gli slavi, Schiavio realizzò le reti del 2-1 italiano[7]. Nonostante le prodezze in campionato, in nazionale non ebbe vita facile e il commissario unico Rangone spesso gli preferì il torinese oriundo Julio Libonatti, pur convocandolo per le Olimpiadi del 1928[7][9], durante le quali si distinse particolarmente. Memorabile la sua partita contro l'Uruguay di José Leandro Andrade.

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Il decisivo 2-1 di Schiavio alla Cecoslovacchia nei supplementari della finale della Coppa Rimet 1934, che consegnò all'Italia il suo primo titolo mondiale.

Nonostante non fosse sempre stato titolare fisso in Nazionale, Schiavio fu chiamato dal commissario unico Vittorio Pozzo a ricoprire il ruolo di centravanti alla Coppa del Mondo del 1934 in Italia, visto che Giuseppe Meazza sempre più spesso giocava da mezzala piuttosto che da centrattacco. Schiavio mise a segno tre reti negli ottavi contro gli Stati Uniti, superati per 7-1, e soprattutto realizzò a František Plánička lo storico gol del 2-1 nei supplementari della finale contro la Cecoslovacchia.[13] Terminò così la sua carriera azzurra: il suo quindicesimo gol in 21 partite gli aveva valso la Coppa del Mondo. In quella edizione giunse secondo in classifica marcatori dopo Oldřich Nejedlý che segnò 5 goal.[14] Riportò inoltre le vittorie del 1930 e 1935 nella Coppa Internazionale.

Allenatore

Bologna

Già allenatore-giocatore del Bologna nell'annata 1933-1934 - fece parte di una commissione tecnica composta dagli ex compagni di squadra Pietro Genovesi e Bernardo Perin, in sostituzione dell'esonerato Achille Gama -, abbandonato il calcio giocato non si allontanò del tutto dalla sua vecchia squadra, al punto che nel campionato della ripresa postbellica 1945-46 il presidente Renato Dall'Ara gli affidò, di nuovo in coppia con Pietro Genovesi, la guida tecnica del Bologna, in forte crisi. I modesti risultati ottenuti dalla squadra indussero però il presidente a revocare l'incarico ai due ex-campioni, prima della fine del campionato.

Nazionale

Negli anni cinquanta la FIGC decise di avvalersi dell'esperienza di Schiavio per la guida della Nazionale. Tra il 1953 e il 1958 quindi l'ex calciatore fu chiamato a far parte delle commissioni tecniche che guidarono la rappresentativa italiana in quegli anni: dapprima con Czeizler e Piola, poi con Marmo, Pasquale, Tentorio e Foni, infine in un'altra commissione allargata a Biancone.

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Dopo il calcio

Terminata la carriera nel calcio, Schiavio si dedicò alla sua azienda di abbigliamento, situata in pieno centro storico a Bologna[7]. È deceduto a Bologna nel 1990[2] ed è sepolto nel Cimitero Monumentale della Certosa di Bologna[15][16].

Statistiche

Presenze e reti nei club

Ulteriori informazioni Stagione, Squadra ...

Cronologia presenze e reti in nazionale

Ulteriori informazioni Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia, Data ...

Statistiche da allenatore

Club

Ulteriori informazioni Stagione, Squadra ...
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Palmarès

Giocatore

Club

Competizioni nazionali
Bologna: 1924-1925, 1928-1929, 1935-1936, 1936-1937
Competizioni internazionali
Bologna: 1932, 1934
Bologna: 1937

Nazionale

Amsterdam 1928
1927-1930, 1933-1935
Italia 1934

Individuale

1931-1932 (25 gol)
2012 (riconoscimento alla memoria)

Allenatore

Club

Competizioni nazionali
Bologna: 1946 (In coppia con Pietro Genovesi)
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Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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