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Antiche unità di misura del circondario di Milano

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Antiche unità di misura del circondario di Milano
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Sono qui riportate le conversioni tra le antiche unità di misura in uso nel circondario di Milano e il sistema metrico decimale, così come stabilite ufficialmente nel 1877. Nonostante l'apparente precisione nelle tavole, in molti casi è necessario considerare che i campioni utilizzati (anche per le tavole di epoca napoleonica) erano di fattura approssimativa o discordanti tra loro.[1]

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Mappa con indicazione dei confini del circondario di Milano nel 1868 circa
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Misure di lunghezza

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Misure di superficie

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Il braccio d'asse era rappresentato da una superficie rettangolare della lunghezza di 4 braccia e della larghezza di un braccio.

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Misure di volume

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Il carro da legna era rappresentato da un parallelepipedo lungo e largo 4 braccia e alto un braccio.

Misure di capacità per gli aridi (Unità di misura utilizzata per indicare il volume)

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Il moggio da grano corrispondeva a 1200 once cube del braccio Milanese.

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La soma si adoperava esclusivamente per la misura dell'avena.

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Documentazione storica

Nella seconda metà del XVIII sec. per il grano veniva considerata la corrispondenza tra un braccio buco e 12 staia,[3] perciò il moggio da grano doveva corrispondere a 1152 once cubiche del braccio, cioè litri 140,385, e lo staro a litri 17,548. La misurazione del 1803, ripresa dalle tavole del 1877, avrebbe perciò sovrastimato il valore del moggio tradizionale.[4]

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Misure di capacità per i liquidi

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La brenta conteneva 620 once cube del braccio milanese.

Documentazione storica

Secondo una rilevazione del XVIII sec. un braccio cubico conteneva «brente 2, stara 2, quartari 2, boccali 2».[3] Una brenta corrispondeva così a circa 605,43 once cubiche del braccio.

Secondo Angelo Mazzi, il valore originario della brenta sarebbe stato pari a 576 once cubiche del braccio, cioè un terzo del braccio cubico.[4]

La mancata corrispondenza tra le unità di volume per liquidi e una semplice frazione del braccio cubico è probabilmente dovuta all'utilizzo di unità di peso per misurare i liquidi: già nel tentativo di riforma del 1604 era indicato il peso di una libbra grossa (28 once) per un boccale, cioè di 224 libbre sottili per una brenta.

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Pesi

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I farmacisti usavano da prima la stessa libbra piccola del commercio comune, quindi, dietro prescrizione governativa, la libbra medicinale di Vienna eguale a grammi 420,00768.

Per i gioiellieri:

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Per i diamanti:

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II grano si divide in metà, quarti, ottavi, sedicesimi, trentaduesimi, sessantaquattresimi, centoventottesimi.

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Territorio

Riepilogo
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Nel 1874 nel circondario di Milano erano presenti 79 comuni divisi in 16 mandamenti.[5]

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Note

Bibliografia

Voci correlate

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