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Circondario di Milano
circondario del Regno d'Italia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Il circondario di Milano era uno dei circondari in cui era suddivisa l'omonima provincia.
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Storia
In seguito all'annessione della Lombardia dal Regno Lombardo-Veneto al Regno di Sardegna (1859), fu emanato il decreto Rattazzi, che riorganizzava la struttura amministrativa del Regno, suddiviso in province, a loro volta suddivise in circondari. Il circondario di Milano fu creato come suddivisione dell'omonima provincia.
Con l'Unità d'Italia (1861) la suddivisione in province e circondari fu estesa all'intera Penisola, lasciando invariate le suddivisioni stabilite dal decreto Rattazzi.
Il circondario di Milano fu abolito, come tutti i circondari italiani, nel 1927, nell'ambito della riorganizzazione della struttura statale voluta dal regime fascista. Tutti i comuni che lo componevano rimasero in provincia di Milano.
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Geografia antropica
Riepilogo
Prospettiva
Nel 1863, la composizione del circondario era la seguente[1]:
- mandamento I di Milano (Porta Comasina con Porta Tenaglia ed Arco della Pace)
- parte di Milano
- mandamento II di Milano (Porta Nuova)
- parte di Milano
- mandamento III di Milano (Porta Orientale con Porta Tosa)
- parte di Milano
- mandamento IV di Milano (Porta Romana con Porta Vigentina)
- parte di Milano
- mandamento V di Milano (Porta Ticinese con Porta Lodovica)
- parte di Milano
- mandamento VI di Milano (Porta Vercellina)
- parte di Milano
- mandamento VII di Milano (a Porta Comasina, Porta Nuova e Porta Orientale)
- parte dei Corpi Santi di Milano
- mandamento VIII di Milano (a Porta Romana, Porta Ticinese e Porta Vercellina)
- parte dei Corpi Santi di Milano
- mandamento IX di Milano (ex pieve di Bruzzano)
- mandamento X di Bollate
- mandamento XI di Melzo (ex pieve di Segrate ed ex pieve di Mezzate ed ex pieve di Settala ed ex pieve di Corneliano-Melzo)
- mandamento XII di Corsico
- mandamento XIII di Gorgonzola (ex pieve di Gorgonzola senza Inzago e Pozzuolo ma con comuni trezzesi)
- mandamento XIV di Locate (ex pieve di Locate ed ex pieve di San Donato)
- mandamento XV di Melegnano (ex pieve di San Giuliano nord)
- mandamento XVI di Cassano d'Adda (nucleo dell’ex pieve di Pontirolo più Inzago e Pozzuolo)
Variazioni amministrative
- 1862
- 1869
- Affori annette Bruzzano e Dergano, oltre a Bresso che però ci ripensò nel 1884[3]
- Cassano d'Adda annette Groppello d'Adda[4]
- Mediglia annette Bustighera e Mercugnano[5]
- Pozzuolo Martesana annette Bisentrate e Trecella[6]
- Rozzano annette Pontesesto[7]
- Settala annette Premenugo[8]
- Trezzo sull'Adda annette Concesa[9]
- Truccazzano annette Cavaione e Corneliano[10]
- Viboldone annette San Giuliano Milanese, Sesto Ulteriano e Zivido[11]
- Vigentino annette Vaiano Valle e Quintosole[12]
- Vignate annette San Pedrino[13]
- 1870
- Cornate annette Colnago e Porto d'Adda[14]
- Pessano annette Bornago; Cassina de' Pecchi annette Sant'Agata Martesana[15]
- San Donato annette Bolgiano; Mezzate annette Morsenchio e Zelo Foramagno; Chiaravalle annette Nosedo;[15] Segrate annette Novegro e Redecesio, Pioltello annette Limito, Rodano annette Briavacca[16]
- Viboldone annette Pedriano[17]
- 1871
- 1878
- il comune di Riozzo è aggregato al comune di Cerro al Lambro[19];
- 1920
- i comuni di Gorla Primo e di Precotto sono fusi nel comune di Gorla-Precotto[20];
- 1923
- i comuni di Affori, Baggio, Chiaravalle Milanese, Crescenzago, Gorla-Precotto, Greco Milanese, Lambrate, Musocco, Niguarda, Trenno e Vigentino sono aggregati al comune di Milano[21].
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