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Bobby Charlton
dirigente sportivo, allenatore di calcio e calciatore inglese (1937-2023) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Sir Robert Charlton, detto Bobby (Ashington, 11 ottobre 1937 – Macclesfield, 21 ottobre 2023), è stato un calciatore, allenatore di calcio e dirigente sportivo inglese, di ruolo attaccante.
Considerato come uno dei più forti giocatori della storia del calcio[1][2][3] nonché da alcuni come il più forte calciatore inglese in assoluto,[4][5] occupa la 12ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata dalla rivista World Soccer[1] e la 10ª posizione nell'omonima lista stilata dall'IFFHS.[2] Nel marzo del 2004, Pelé lo ha anche inserito nella FIFA 100, la lista dei 125 migliori calciatori viventi, redatta in occasione del Centenario della FIFA.[3] Nell'arco della sua carriera, ha inoltre vinto il Pallone d'oro del 1966 dopo essersi laureato con l'Inghilterra campione del mondo nello stesso anno.
Bandiera del Manchester United, guidò da capitano i Red Devils alla conquista della loro prima Coppa dei Campioni insieme a Denis Law e George Best, con i quali ha formato una leggendaria linea d'attacco. Fino al 21 maggio 2008 è stato anche il primatista di presenze (758) con la maglia del club inglese, venendo poi superato da Ryan Giggs.
Dopo la morte di Harry Gregg, avvenuta il 17 febbraio 2020, è stato l’ultimo giocatore dei Red Devils sopravvissuto al disastro aereo di Monaco di Baviera, quando il 6 febbraio 1958 morirono 23 persone. È stato anche nominato cavaliere dalla regina Elisabetta II nel 1994.
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Biografia
Famiglia e vita privata
Figlio del minatore Robert "Bob" Charlton (1909–1982) e di Elizabeth Ellen "Cissie" Milburn (1912–1996), era il fratello di Jack Charlton, anche lui calciatore e in seguito allenatore. Inoltre anche gli zii, George, Jack, Jim, Stan e Jackie Milburn furono tutti calciatori professionisti.[6]
Charlton sposò Norma Ball nel 1961 ed ebbe con lei due figlie, Andrea e Suzanne. Quest'ultima è stata una meteorologa della BBC dal 1987 al 2007.
Charlton è stato nobilitato nel 1994. Gli è stata diagnosticata la demenza nel 2020. All'inizio di quell'anno, era troppo malato per partecipare al funerale di suo fratello Jack, che aveva la stessa malattia.[7]
Morte
Muore il 21 ottobre 2023 a Macclesfield, dopo una lunga malattia, all'età di 86 anni.[8][9]
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Caratteristiche tecniche
Calciatore totale, ambidestro, potente ed elegante al tempo stesso, giostrava principalmente come mezzala a tutto campo. Non di rado, veniva schierato come centravanti di manovra, mantenendo una continuità di rendimento altissima per tutta la sua carriera. I suoi strappi palla al piede, la sua capacità di regia e di inserimento negli spazi, nonché la sua leadership, lo consacrarono come uno dei fuoriclasse della sua epoca.
Era inoltre dotato di un tiro potente e preciso dalla media e lunga distanza, oltre che di un eccellente colpo di testa, qualità che gli permisero di andare in rete con regolarità, pur non essendo un attaccante puro.
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Carriera
Riepilogo
Prospettiva
Club
Iniziò la sua carriera durante una partita con la rappresentativa delle scuole dell'Est Northumberland, alla quale assistette l'allenatore del Manchester United Matt Busby, che ne notò le doti e gli fece firmare nel gennaio del 1953, all'eta di quindici anni, il suo primo contratto.
Esordì in prima squadra nel 1956 contro il Charlton e segnò due reti nel 4-2 finale. Nella stessa stagione segnò 10 gol in 14 gare giocate e il Manchester United vinse la Premier League. Il grandioso inizio di carriera fu però turbato dal disastro aereo di Monaco del 6 febbraio 1958, e la perdita di tanti compagni lasciò ferite profonde nell'animo del giocatore.
Busby cercò di rimettere insieme la squadra e come colonna portante scelse proprio Bobby, all'epoca appena ventunenne. Il lavoro del mister verrà ripagato con la vittoria nella Coppa d'Inghilterra del 1962-1963 e nei campionati del 1964-1965 e del 1966-1967. Dieci anni dopo il tragico avvenimento a Wembley Charlton, divenuto capitano, poté alzare al cielo la Coppa dei Campioni dopo aver sconfitto il Benfica di Eusébio per 4-1 (suoi il primo e l'ultimo gol, mentre le altre reti furono messe a segno da Best e Kidd).
Nazionale


L'esordio avvenne il 18 aprile 1958 in Inghilterra-Scozia 4-0 (1 gol). Data la prestazione sublime venne convocato per i mondiali in Svezia, ma l'Inghilterra fu eliminata subito dall'Unione Sovietica e Charlton non scese mai in campo.
Durante i Mondiali del Cile, disputatisi nel 1962, Charlton venne schierato come ala sinistra e, grazie a un suo gol segnato contro l'Argentina, l'Inghilterra si qualificò ai quarti. Il ct inglese Walter Winterbottom si pentì di non averlo schierato quattro anni prima. La nazionale inglese perse poi ai quarti contro il Brasile, che poi vinse il secondo titolo mondiale consecutivo.
Nel mondiale del 1966, che i Three Lions giocarono in casa, Charlton segnò una rete nella partita contro il Messico (cavalcata conclusa con un tiro appena sotto la traversa) e una doppietta nella semifinale contro il Portogallo di Eusebio (una tra le sue migliori partite in nazionale). Non segnò nella finale vittoriosa giocata a Wembley contro la Germania Ovest, dove fu marcato da un ancor giovane Franz Beckenbauer.
Si ritirò dalla nazionale nel 1970, dopo l'amaro mondiale messicano, con 106 presenze e 49 gol. Al momento del ritiro deteneva il record sia di presenze sia di gol: viene superato nel record di marcature da Wayne Rooney l'8 settembre 2015 in un match di qualificazione agli Europei contro la Svizzera.
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Nella cultura di massa
- Nell'episodio "Taking Liberties" della sitcom Frasier, Daphne Moon (Jane Leeves) menziona che uno dei suoi zii ha cercato fanaticamente di ottenere l'autografo di Charlton, "finché Bobby gli ha spaccato in testa una lattina di birra chiara. Dodici punti, e ha ancora la lattina!"[10]
- Nel film del 2011 United, incentrato sui successi dei Busby Babes e sulla decimazione della squadra nell'incidente di Monaco, Charlton è stato interpretato dall'attore Jack O'Connell.[11]
- Nell'episodio "Munich Air Disaster" del documentario sull'incidente aereo Indagini ad alta quota, è stato intervistato come sopravvissuto nello show, insieme a Harry Gregg.
- Nel film biografico Best, incentrato sulla vita del suo ex compagno di squadra George Best, Charlton è stato interpretato dall'attore Jerome Flynn.
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Statistiche
Presenze e reti nei club
Cronologia presenze e reti in nazionale
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Palmarès
Giocatore
Club
Competizioni nazionali
- Manchester United: 1962-1963
Competizioni internazionali
- Manchester United: 1967-1968
Nazionale
Individuale
- 1966
- FIFA World Cup All-Time Team (1994)
- UEFA President's Award (2008)
- Candidato al Dream Team del Pallone d'oro (2020)
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Onorificenze
«Per i servizi all'Association Football»
— 1994
— 1994
Note
Altri progetti
Collegamenti esterni
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