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Boncompagni (famiglia)
famiglia nobiliare italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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I Boncompagni (o Buoncompagni) sono un'antica famiglia principesca della nobiltà italiana che si stabilì a Bologna intorno al XIV secolo, ma che probabilmente discende dai Dragoni della Sassonia, consanguinei di Ottone II.

Nel 1572 ottennero il soglio pontificio grazie a Ugo Boncompagni, che, con il nome di Gregorio XIII, venne eletto papa della Chiesa cattolica. Da allora la potenza della famiglia incrementò sostanzialmente. Infatti, nel 1579, il papa acquistò dai Della Rovere il Ducato di Sora per il figlio Giacomo, la cui discendenza vi regnò come duchi fino al 1796. Successivamente ottennero anche il Principato di Piombino, in seguito al matrimonio di Gregorio II Boncompagni con Ippolita Ludovisi, principessa di Piombino ed ultima della sua dinastia. Regnarono su Piombino, come Boncompagni-Ludovisi, fino alla deposizione dell'ultimo principe sovrano, Antonio II, dopo il Congresso di Vienna nel 1815.
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Storia
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Secondo la tradizione più diffusa, si ritiene che la famiglia Boncompagni debba discendere da quella degli antichi Dragoni della Sassonia. Tra testi antichi e leggende, si pensa che i Boncompagni discendono infatti da Liutolfo dei Duchi di Sassonia, arrivati in Italia assieme ad Ottone II, dal quale discendono.
Da Liutolfo nacque un figlio chiamato Boncompagno, che, quando si stabilì a Visso, cambiò il cognome Dragonibus in “Boncompagni” per consuetudine popolare, e semplificò lo stemma originario (tre mezzi dragoni d’oro in campo rosso) in un unico drago alato d’oro su campo rosso. Da Boncompagno discese Rodolfo, che nel 1133 fu investito da Lotario II della Signoria di Assisi con il titolo di conte, in quanto consanguineo e discendente dei duchi di Sassonia. Dal conte Rodolfo discese Paolo, che ebbe cinque figli. Quattro di essi lasciarono Assisi e andarono a stabilirsi altrove, dando vita a diversi rami: Rodolfo II, da cui la linea dei duchi di Spoleto; Boncompagno, fondatore delle famiglie di Visso e Foligno; Riniero, capostipite della linea di Arezzo; Dragone, vicario imperiale per l’Umbria; Giovanni, da cui derivarono i Boncompagni di Bologna, fra i quali Ugo Boncompagni, eletto papa Gregorio XIII, e numerosi cardinali, nonché i principi sovrani di Piombino e dell’Elba fino al 1815.[2]
Nel 1572 il figlio di Cristoforo e Angela, Ugo Boncompagni, venne eletto al soglio pontificio quale 226º papa della Chiesa cattolica col nome di Gregorio XIII. Da allora il lustro e la potenza della casata non poté che accrescere.

Numerosi membri ottennero cariche importanti nella Chiesa e ben 5, oltre ad Ugo, furono creati cardinali: Filippo (1548–1586), Francesco (1592–1641), Girolamo (1622–1684), Giacomo (1652–1731), Ignazio Gaetano (1743–1790); di questi, tra gli altri incarichi, uno fu Arcivescovo di Napoli e due furono Arcivescovi di Bologna, mentre un altro fu anche Segretario di Stato della Santa Sede.
Nel 1579, il Papa acquistò dai Della Rovere il Ducato di Sora per il suo stesso figlio, Giacomo Boncompagni, a cui poi si aggiunsero altri titoli e feudi. La discendenza di Giacomo regnò su quei territori, come duchi, fino al 1796.
Con il matrimonio nel 1681 di Gregorio II Boncompagni (1642–1707), duca di Sora, con Ippolita Ludovisi (1663–1733), principessa regnante di Piombino ed ultima della sua stirpe, si unirono sotto lo stesso tetto la casata Boncompagni e quella dei Ludovisi, facendo confluire in questo modo i titoli e i beni di quest'ultimi nella nuova dinastia dei Boncompagni-Ludovisi. Questi regnarono sul Principato di Piombino fino alla discesa in Italia di Napoleone Bonaparte.
Nel XVIII secolo, inoltre, con il matrimonio di Pietro Gregorio Boncompagni Ludovisi (1709–1747), figlio del duca Antonio I Boncompagni e della principessa Maria Eleonora Boncompagni Ludovisi, con l'ereditiera Maria Francesca Ottoboni (1715–1758), figlia di Marco Ottoboni, I duca di Fiano, ed ultimo membro della famiglia Ottoboni, anche quest'ultima casata confluì con nome, stemma e titoli nella famiglia Boncompagni. La nuova dinastia dei Boncompagni-Ludovisi-Ottoboni, ramo separato dal principale ceppo dei Boncompagni-Ludovisi, detenne il titolo di "Duca di Fiano" fino al 1909, anno in cui la casata si estinse in linea maschile alla morte del duca Marco Boncompagni Ludovisi Ottoboni. Tuttavia, il titolo e l'eredità dei Boncompagni-Ludovisi-Ottoboni continua ad esistere tutt'oggi tramite il passaggio in diverse dinastie (Ruspoli, Rasponi Bonanzi, Serlupi-Crescenzi), tutte discendenti per linea femminile da quest'ultimi.
Oggi la rappresentanza e il titolo di Capo della Casa Boncompagni è nelle mani di Don Francesco Maria Boncompagni-Ludovisi (n. 1965), figlio di Nicolò Francesco Boncompagni-Ludovisi e discendente per via diretta maschile dai Duchi di Sora.
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Duchi di Fiano: Boncompagni-Ludovisi-Ottoboni
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Note
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