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Eurovision Song Contest 2010

concorso canoro televisivo europeo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Eurovision Song Contest 2010
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La cinquantacinquesima edizione dell'Eurovision Song Contest si è svolta il 25, 27 e 29 maggio 2010 presso la Telenor Arena di Oslo, in Norvegia.[1] A vincere è stata la Germania con il brano Satellite, interpretato da Lena, con un totale di 246 punti.

Fatti in breve Edizione, Periodo ...

Il concorso si è articolato in due semifinali e una finale presentate da: Erik Solbakken, Haddy N'jie e Nadia Hasnaoui.

Questa edizione ha visto il ritorno della Georgia, assente nella precedente edizione, e il ritiro di Andorra, Montenegro, Repubblica Ceca e Ungheria.

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Organizzazione

Riepilogo
Prospettiva

Scelta della sede

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La Telenor Arena, sede dell'Eurovision Song Contest 2010

Dopo la vittoria conseguita da Alexander Rybak all'Eurovision Song Contest 2009, la Norvegia espresse il proprio interesse ad ospitare la manifestazione. Nel corso dei giorni successivi fu annunciato che il concorso si sarebbe tenuto nell'area metropolitana di Oslo, optando infine per la Fornebu Arena (poi ribattezzata Telenor Arena) di Bærum, costruita tra il 2007 e il 2009.[2] L'Oslo Spektrum e la Vallhall Arena della capitale norvegese, così come la Vikingskip di Hamar, furono escluse a causa della ridotta capacità.

Logo e slogan

Il 4 dicembre 2009 si tenne la cerimonia dello scambio delle insegne tra Mosca, città ospitante dell'Eurovision Song Contest 2009, e Oslo e Bærum, le sedi della successiva edizione della manifestazione musicale. Durante la cerimonia l'emittente norvegese Norsk rikskringkasting (NRK) furono presentati il logo e lo slogan della cinquantacinquesima edizione.

Il logo è composto da sette sfere che si intersecano fra loro per simboleggiare l'incontro fra persone ed emozioni differenti. I colori di base di quest'ultimo sono nero, rosa, bianco e oro. Ad esso è stato quindi accostato lo slogan "Share The Moment", ossia "Condividi il momento".[3]

Sistema di voto

L'11 ottobre 2009, l'Unione europea di radiodiffusione ha annunciato che la struttura delle semifinali sarebbe cambiata affinché i risultati siano determinati dalla combinazione del 50% dei voti delle giurie nazionali ed il 50% del televoto, consentendo di ovviare al problema del "block-vote" cioè del voto ai paesi vicini. I 10 paesi con i punteggi più alti in ogni semifinale si qualificano per la finale.

Questa è una nuova introduzione, rispetto ai metodi di votazione usati nel 2008 e nel 2009, quando nove paesi erano scelti esclusivamente dal televoto ed un paese dalla giuria internazionale. Un'altra innovazione consiste nell'apertura del televoto già dal momento delle esibizioni, per concedere un maggior tempo a disposizione per votare.

Possibile ritorno dell'orchestra

Un consistente numero di fan ha iniziato una campagna su Facebook a favore del ritorno dell'orchestra all'Eurovision Song Contest, per la prima volta dal 1998, alla quale hanno aderito più di 4.000 persone. L'orchestra, è stata presente dalla prima edizione fino al 1998 poiché il rapido sviluppo tecnologico della musica aveva reso possibile l'utilizzo delle basi. Nonostante il successo della campagna l'orchestra non è stata presente. Tra l'altro Jan Fredrik Heyerdahl, parte della Norsk Radio Orchestra, ha affermato che sarebbe stato interessato a partecipare allo show l'anno successivo.

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Stati partecipanti

Riepilogo
Prospettiva
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     Stati partecipanti che si sono qualificati alla finale

     Stati partecipanti che non si sono qualificati per la finale

     Stati che hanno partecipato in passato ma non nel 2010

Il 31 dicembre 2009 è stata ufficializzata la lista definitiva degli Stati partecipanti a questa edizione, che prevede 39 paesi; Questa edizione conta il minor numero di paesi in gara dal 2006: Repubblica Ceca, Ungheria, Montenegro e Andorra hanno confermato il loro ritiro.[4]

Ulteriori informazioni Stato, Artista ...
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Verso l'evento

Eurovision in Concert 2010

La seconda edizione dell'evento che anticipa l'ESC si è tenuta il 24 aprile 2010 presso il Lexion Venue di Westzaan, condotta da Marga Bult (rappresentante dei Paesi Bassi all'Eurovision Song Contest 1987) e Cornald Maas; vi hanno partecipato:[53]

London Eurovision Preview Party 2010

La terza edizione dell'evento (oggi chiamato London Eurovision Party) si è tenuta il 2 maggio 2010, al Shadow Lounge di Londra, condotta da Paddy O'Connell; vi hanno partecipato:[54]

L'evento

Riepilogo
Prospettiva

Semifinali

Digame ha calcolato la composizione delle urne nelle quali sono stati divisi gli Stati partecipanti, determinate in base allo storico delle votazioni. La loro composizione è stata:

Ulteriori informazioni Urna 1, Urna 2 ...

Il 7 febbraio 2010, ad Oslo, si è svolto il sorteggio (presentato da Peter Svaar), per determinare in quale metà delle semifinali si esibiranno gli stati sorteggiati e la semifinale in cui avranno il diritto di voto gli Stati già qualificati alla finale. Nel sorteggio è stato, inoltre, esplicitato che le semifinali verranno composte da 17 Stati ciascuna, e che l'ordine di esibizione esatto verrà stabilito durante l'incontro con i capo delegazione. In base all'esito del sorteggio, le semifinali sono state quindi così composte:[55]

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     Stati partecipanti alla prima semifinale

     Stati con diritto di voto nella prima semifinale

     Stati partecipanti alla seconda semifinale

     Stati con diritto di voto alla seconda semifinale

Ulteriori informazioni 1ª semifinale 25 maggio 2010, 2ª semifinale 27 maggio 2010 ...

Ordine di esibizione

Il 23 marzo 2010, si è svolto l'incontro con i capo delegazione, per determinare l'ordine di esibizione ufficiale dei paesi nelle semifinali, e dei finalisti di diritto nella finale.[57]

Prima semifinale

La prima semifinale si è tenuta il 25 maggio 2010; vi hanno partecipato 17 Stati, e hanno votato anche Francia, Germania e Spagna.

Ulteriori informazioni N°, Stato ...
Ulteriori informazioni Pos., Televoto ...

12 punti

Seconda semifinale

La seconda semifinale si è tenuta il 27 maggio 2010; vi hanno partecipato 17 Stati, e hanno votato anche Norvegia e Regno Unito.

Ulteriori informazioni N°, Stato ...
Ulteriori informazioni Pos., Televoto ...

12 punti

Finale

La finale si è svolta il 29 maggio 2010; vi hanno gareggiato 25 paesi di cui:

La Spagna si è esibita di nuovo, al termine di tutte le esibizioni, a causa dell'invasione di palco del disturbatore Jimmy Jump.

Ulteriori informazioni N°, Stato ...
Ulteriori informazioni Pos., Televoto ...

12 punti

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Marcel Bezençon Awards

I vincitori sono stati:[58]

OGAE 2010

L'OGAE 2010 è una classifica fatta da gruppi dell'OGAE, un'organizzazione internazionale che consiste in un network di oltre 40 fan club del Contest di vari Paesi europei e non. Come ogni anno, i membri dell'OGAE hanno avuto l'opportunità di votare per la loro canzone preferita prima della gara e i risultati sono stati pubblicati sul sito web dell'organizzazione.[59]

Ulteriori informazioni Posizione, Paese ...

*La tabella raffigura il voto finale di 40 OGAE club.

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Giurie

  • Bielorussia (bandiera) Bielorussia: Anatolij Jarmolenko, Ludmila Borodina
  • Belgio (bandiera) Belgio: Barbara Dex, Caren Meynen, Sam Jaspers, Johan Van Achte, Maarten Janssen
  • Estonia (bandiera) Estonia: Gerli Padar, Imre Sooäär, Olav Osolin, Priit Pajusaar, Ewert Sundja
  • Francia (bandiera) Francia: Jacques Veneruso, Olivier Ottin, Varda Kakon, Jean-Pierre Pasqualini, Florence Coste
  • Germania (bandiera) Germania:[60] Hape Kerkeling, Mary Roos, Hadnet Tesfai, Johannes Oerding, Jochen Rausch
  • Grecia (bandiera) Grecia: Andreas Pylarinos, Poseidon Giannopoulos, Alexandra Zakka, Thanos Kalliris, Konstantinos Pantzis
  • Macedonia (bandiera) Macedonia: Rade Spasovski (presidente di giuria), Aleksandra Jovanovska, Oliver Dimitrov, Lile Avtovska, Suzana Stefanovska
  • Norvegia (bandiera) Norvegia: Elisabet Davidsen, Vivi Stenberg, Arne Martin Vistnes, Svein Helge Høgberg, Anne-Karine Strøm
  • Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi: Aukelien van Hoytema, Niel van Hoff, Petra Berger, Mandy Huydts, Vincent Claase "Vinzzent
  • Polonia (bandiera) Polonia: Krystyna Prońko, Zuzanna Łapicka, Maria Szabłowska, Marek Kościkiewicz, Michał Grymuza
  • Portogallo (bandiera) Portogallo: Ana Galvão, Ricardo Soler, Ramon Gallarza, Paula Cazanova, Américo Faria
  • Romania (bandiera) Romania: Alexandra Cepraga, Corina Despot, Andrei Tudor, Andrei Kerestely, Mihai Alexandru
  • Russia (bandiera) Russia: Alexander Zhurbin (semifinale), Julila Savičeva (semifinale), Kim Breitburg, Tutta Larsen, Vladimir Matetskij, Igor Butman (finale), Pelagea (finale)
  • Slovacchia (bandiera) Slovacchia: Juraj Čurný, Dezider Kukoľ, Ľubica Čekovská, Marcel Palonder, Mirka Brezovská
  • Slovenia (bandiera) Slovenia: Urša Vlašič, Sandra Feketija, Miroslav Akrapovič, Matjaž Bogataj, Dušan Hren
  • Spagna (bandiera) Spagna: José María Íñigo, Mauro Canut, Pilar Tabares, Mariola Orellana, Toni Garrido
  • Svezia (bandiera) Svezia: Michael Cederberg, Anna Charlotta Gunnarson, Helene Benno, Andreas Lundstedt, Eric Saade
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Stati non partecipanti

  • Andorra (bandiera) Andorra[61] Pur avendo inviato all'EBU l'iscrizione preliminare, a metà novembre, il principato si è riservato il diritto di ritirarsi nel caso in cui i fondi nazionali non fossero stati sufficienti. Il 12 dicembre, Enric Castellet, il direttore della televisione pubblica RTVA, ha informato l'EBU che, a causa del budget molto limitato, il paese non parteciperà alla prossima edizione dell'Eurovision Song Contest.
  • Austria (bandiera) Austria[62] Sebbene il suo ritorno fosse stato confermato, agli inizi di ottobre, da Bjørn Erichsen, direttore esecutivo dell'EBU, il quotidiano nazionale Kleine Zeitung ha riportato l'intervista a Wolfang Lorenz, direttore di ÖRT, con la quale la partecipazione austriaca è stata smentita. Le ragioni addotte riguardano gli elevati costi di partecipazione (400000 euro) ed i complessi regolamenti del festival, che non permetterebbero, per il paese alpino, il superamento della semifinale.
  • Italia (bandiera) Italia Sebbene non sia stato fatto alcun annuncio ufficiale, essendo superate tutte le ultime scadenze, continua la lunga assenza dell'Italia.
  • Liechtenstein (bandiera) Liechtenstein[63] Il principato alpino aveva inizialmente dimostrato interesse a partecipare all'Eurovision Song Contest, iniziando, tra l'altro, le procedure per l'ingresso di 1FLTV, neonata televisione nazionale, nell'EBU, in modo da poter esordire direttamente nel 2010. Tuttavia, a causa di problemi di ordine economico, l'esordio del Liechtenstein è stato posposto al 2011, anno in cui, secondo Peter Köbel, direttore della catena televisiva, sarà possibile la partecipazione del paese.
  • Lussemburgo (bandiera) Lussemburgo[64] Fin dall'inizio di settembre, la catena nazionale RTL aveva mostrato interesse a ritornare a partecipare all'Eurovision Song Contest. A tale scopo, erano stati convocati quattro tra i più celebri autori e compositori europei, che avrebbero dovuto scrivere il brano da mandare ad Oslo, in rappresentanza del Gran Ducato. Il ritorno del paese sembrava quindi pressoché certo. Tuttavia, il 29 settembre, Alain Berwick, direttore della televisione nazionale, ha fermamente smentito qualsiasi intenzione di partecipare al festival nei prossimi anni.
  • Monaco (bandiera) Principato di Monaco[65] A causa della mancanza di fondi, il Principato di Monaco non è stato in grado di partecipare alla manifestazione.
  • Montenegro (bandiera) Montenegro[66] A causa della difficile situazione finanziaria, RTCG, la televisione nazionale montenegrina, si è ritirata per raggiungere la stabilità economica del paese, dopo tre anni di indipendenza.
  • Rep. Ceca (bandiera) Repubblica Ceca[67][68] Ha parlato di scarso interesse nel paese per l'Eurovision Song Contest dopo il fallimento all'accesso in finale per tre anni consecutivi.
  • San Marino[69] Nonostante la ferma intenzione di ritornare a gareggiare, il Congresso nazionale non ha stanziato fondi a favore della partecipazione sammarinese. Già ad inizio ottobre erano iniziate le contrattazioni con Paola & Chiara, che avrebbero dovuto rappresentare il paese nel caso in cui questo fosse stato presente ad Oslo.
  • Ungheria (bandiera) Ungheria[70] Le forti difficoltà economiche che MTV, televisione magiara, si trova ad affrontare, che implicano un taglio di più del 50% del budget, non hanno consentito all'Ungheria di prendere parte alla gara.
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Trasmissione dell'evento e commentatori

Ulteriori informazioni Paese, Emittente ...
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Portavoce

Riepilogo
Prospettiva

Il 23 marzo 2010, durante l'incontro con i capo delegazione, è stato stabilito l'ordine di presentazione dei portavoce.[93] L'ordine inizialmente stabilito ed i portavoce sono:

  1. Romania (bandiera) Romania: Malvina Cservenschi
  2. Irlanda (bandiera) Irlanda: Derek Mooney (Portavoce anche nella scorsa edizione)
  3. Germania (bandiera) Germania: Hape Kerkeling
  4. Serbia (bandiera) Serbia: Maja Nikolić
  5. Albania (bandiera) Albania: Leon Menkshi (Portavoce dello Stato dall'Eurovision Song Contest 2006)
  6. Turchia (bandiera) Turchia: Meltem Ersan Yazgan (Portavoce dello Stato dall'Eurovision Song Contest 2001)
  7. Croazia (bandiera) Croazia: Mila Horvat (Portavoce anche nell'Eurovision Song Contest 2006 e nella scorsa edizione)
  8. Polonia (bandiera) Polonia: Aleksandra Rosiak
  9. Bosnia ed Erzegovina (bandiera) Bosnia ed Erzegovina: Ivana Vidmar
  10. Finlandia (bandiera) Finlandia: Johanna Pirttilahti
  11. Slovenia (bandiera) Slovenia: Andrea F
  12. Estonia (bandiera) Estonia: Rolf Roosalu
  13. Russia (bandiera) Russia: Oksana Fëdorova
  14. Portogallo (bandiera) Portogallo: Ana Galvão
  15. Azerbaigian (bandiera) Azerbaigian: Tamilla Shirinova
  16. Grecia (bandiera) Grecia: Alexis Kostalas (Portavoce dello stato dall'Eurovision Song Contest 2001)
  17. Islanda (bandiera) Islanda: Yohanna (Rappresentante dello stato all'Eurovision Song Contest 2009)
  18. Danimarca (bandiera) Danimarca: Bryan Rice
  19. Francia (bandiera) Francia: Audrey Chauveau
  20. Spagna (bandiera) Spagna: Ainhoa Arbizu (Portavoce dello stato nelle edizioni 2005, 2007 e 2008)
  21. Slovacchia (bandiera) Slovacchia: Ľubomír Bajaník (Portavoce anche nella scorsa edizione)
  22. Bulgaria (bandiera) Bulgaria: Desislava Dobreva
  23. Ucraina (bandiera) Ucraina: Iryna Žuravs'ka
  24. Lettonia (bandiera) Lettonia: Kārlis Būmeistars (Rappresentante dello stato all'Eurovision Song Contest 2005 come parte del duo Valters & Kaža)
  25. Malta (bandiera) Malta: Chiara Siracusa (Rappresentante dello stato nelle edizioni 1998, 2005 e 2009)
  26. Norvegia (bandiera) Norvegia: Anne Rimmen
  27. Cipro (bandiera) Cipro: Christina Metaxa (Rappresentante dello stato all'Eurovision Song Contest 2009)
  28. Lituania (bandiera) Lituania: Giedrius Masalskis
  29. Bielorussia (bandiera) Bielorussia: Aljaksej Hryšyn
  30. Svizzera (bandiera) Svizzera: Christa Rigozzi
  31. Belgio (bandiera) Belgio: Katja Retsin
  32. Regno Unito (bandiera) Regno Unito: Scott Mills
  33. Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi: Yolanthe Cabau van Kasbergen (Portavoce anche nella scorsa edizione)
  34. Israele (bandiera) Israele: Ofer Nachshon (Portavoce anche nella scorsa edizione)
  35. Macedonia (bandiera) Macedonia: Maja Daniels
  36. Moldavia (bandiera) Moldavia: Tanya Cerga
  37. Georgia (bandiera) Georgia: Mariam Vashadze
  38. Svezia (bandiera) Svezia: Eric Saade (Rappresentante dello stato all'Eurovision Song Contest 2011)
  39. Armenia (bandiera) Armenia: Nazeni Hovhannisyan
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Controversie

Riepilogo
Prospettiva

Mai come prima, all'edizione 2010 sono legate numerosissime controversie:

  • Azerbaigian (bandiera) Azerbaigian: ad agosto sono sorte accuse contro il governo locale, reo di aver interrogato 42 cittadini che avevano votato, durante la finale dell'Eurovision Song Contest 2009, per l'Armenia, paese con il quale l'Azerbaigian si trova in conflitto per il Nagorno-Karabakh. La stessa partecipazione dei due paesi caucasici è stata fortemente in dubbio: l'EBU ha infatti preso in considerazione l'idea sanzionare l'Azerbaigian con la squalifica, che tuttavia non è stata applicata; il governo armeno, ritenendosi fortemente oltraggiato dall'applicazione di sanzioni così lievi nei confronti di atti di tale gravità, ha minacciato l'EBU di ritirarsi. Il 13 dicembre è stato comunicato che l'Azerbaigian sarebbe stato sanzionato con € 2800 di multa.
  • Spagna (bandiera) Spagna: la procedura di selezione ha conosciuto dei momenti controversi:
  • Durante il voto via internet, TVE ha squalificato diverse canzoni per violazione delle regole previste. Una, però, ha suscitato molto clamore: quella di Karmele Marchante (alias Pop Star Queen), collaboratrice del programma Sálvame di Telecinco, che aveva cantato l'entry freak Soy un tsunami, ed è stata eliminata per violazioni delle regole su data di pubblicazione della canzoni, contenuti politici, contenuti pubblicitari. La rete, che da tempo è in dura polemica con TVE, ha protestato per molti giorni.
  • Durante la finale nazionale del 21 febbraio, uno dei partecipanti, John Cobra, ha insultato fortemente in pubblico presente in sala a causa dei fischi a lui diretti. Al termine della serata, la presentatrice Anne Igartiburu ha chiesto scusa al pubblico per "un actuación vergüenzosa" (uno spettacolo vergognoso), mentre tutti e cinque i membri della giuria hanno attribuito a Cobra il punteggio minimo, commentando negativamente il suo riprovevole comportamento.
  • Bielorussia (bandiera) Bielorussia: dopo la fine dell'Eurovision 2009, Aljaksandr Lukašėnka ha espresso disappunto circa gli scarsi risultati del paese alla manifestazione ed ha proposto un cambio di direzione: ciò implicava anche un cambio di canale. BTRC avrebbe quindi dovuto passare il testimone ad ONT, che tuttavia, non essendo ancora membro dell'EBU, non avrebbe potuto organizzare una selezione nazionale per la selezione della canzone rappresentante. Ad ogni modo, dando quasi per scontato che entro dicembre il canale sarebbe riuscito a regolarizzare l'ingresso nell'EBU, ONT ha organizzato il Muzykal'nyj sud, selezione nazionale per la scelta del rappresentante. Il vincitore del concorso è risultato essere Artem Michalenko, con la canzone Don't Play in Love. Tuttavia, il 12 dicembre, l'EBU ha comunicato che la candidatura di ONT era stata bocciata e, conseguentemente, la canzone selezionata non avrebbe potuto rappresentare il paese all'Eurovision Song Contest 2010. Precedentemente, comunque, BTRC, considerando l'eventualità della mancata accettazione di ONT nell'EBU, si era proposta di sostituire il nuovo canale nazionale. A gennaio, quindi, è stata organizzata una selezione interna. La canzone scelta originariamente per il gruppo selezionato, 3+2, è stata sostituita il 18 marzo, una settimana prima dell'inizio della manifestazione.
  • Albania (bandiera) Albania: dopo la vittoria di Juliana Pasha, al Festivali i Këngës, molti giornali locali hanno gridato allo scandalo, in quanto la favorita era Anjeza Shahini, seconda classificata. Al termine della serata, uno dei membri della giuria ha dato il punteggio massimo alla Shahini, provocando un lungo e fragoroso applauso, della durata di 4 minuti, che gli stessi presentatori non riuscivano a bloccare.
  • Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi: il brano selezionato internamente è stato oggetto di forti critiche, tra cui perché presenta una melodia anni settanta, considerata rétro, perché presentata in lingua olandese, oltre ad essere stata accusata di plagio. TROS (televisione nazionale), che ha preso il posto di NOS, non ha però preso provvedimenti, rendendo la scelta dei Paesi Bassi definitiva.
  • Grecia (bandiera) Grecia: il regolamento per la finale nazionale imponeva che le canzoni non fossero pubblicate prima del 5 marzo. Tuttavia, alcuni hacker sono riusciti ad impadronirsi delle demo delle canzoni di Katerine Avgoustakis e di Eleutheria Eleutheriou, forzando ERT a squalificare le due canzoni. Gli stessi hacker hanno poi minacciato di rendere noti i testi delle altre 7 canzoni nonché di pubblicare le demo. Per ovviare al problema, ERT ha deciso di anticipare la pubblicazione preventiva delle canzoni.
  • Slovacchia (bandiera) Slovacchia: inizialmente accusata di plagio, una commissione di professionisti ha analizzato il pezzo incriminato ed ha smontato le accuse.
  • Svezia (bandiera) Svezia
    • La canzone di Darin, "You're out of my life", è stata disponibile per il download su iTunes per diversi minuti. Ciò è avvenuto prima del 27 marzo, data di pubblicazione delle 32 canzoni partecipanti, ed ha fatto sorgere dubbi di legittimità sulla partecipazione del cantante che, seguendo il regolamento, avrebbe dovuto essere squalificato. Tuttavia, Darin ha potuto prendere parte alla finale.
    • Domenica 21 febbraio, frammenti delle canzoni di Sibel e Peter Jöback sono stati uploadati su alcuni server p2p. Per evitare la squalifica delle due canzoni, si è deciso di pubblicare già da lunedì mattina tutti i frammenti delle otto canzoni della quarta semifinale.
  • Lituania (bandiera) Lituania: la canzone selezionata è stata accusata di avere nel testo riferimenti a fatti di politica storica; il verso incriminato è "We survived the reds and two world wars" (Siamo sopravvissuti ai rossi e a due guerre mondiali).
  • Portogallo (bandiera) Portogallo: la vittoria di Filipa Azevedo è stata fortemente contestata dal pubblico portoghese presente in sala, che ha acclamato la seconda classificata, Catarina Pereira, precedentemente considerata la favorita, e che ha avuto i favori del televoto.
  • Ucraina (bandiera) Ucraina: il 27 dicembre era stato selezionato internamente il cantante, Vasyl' Lazarovyč[94].Tale modalità è stata fortemente biasimata dalla maggior parte degli eurofans, che non la ritenevano democratica. Ad ogni modo, il 6 marzo è stata celebrata la finale nazionale con la quale è stata selezionata la canzone per Lazarovyč.[20] Pochi giorni dopo, le proteste, divenute sempre maggiori, e le elezioni presidenziali, hanno portato alla nomina di un nuovo presidente della televisione nazionale (NTU). A seguito di ciò, il 17 marzo è stata organizzata una conferenza stampa, con la quale, Vasyl' Lazarovyč venne rimosso dall'incarico di rappresentare il paese, e venne annunciata l'organizzazione di una nuova selezione nazionale.[95] Il giorno successivo si sono tenute le audizioni per la selezione dei 20 finalisti. Venerdì 19, i 20 brani selezionati sono stati trasmessi più e più volte su tutti i canali ucraini. Sabato 20 è stata trasmessa la finale (alla quale ha partecipato anche Vasyl Lazarovich con la canzone precedentemente selezionata), vinta dalla cantante Al'oša con la canzone "To be free"[51] Domenica 21 si è scoperto che la canzone selezionata infrangeva i regolamenti dell'EBU, poiché pubblicata nel 2008 e per di più frutto di un plagio, da cui la squalifica di essa.[96] Durante il meeting con tutte le delegazioni europee, tenutosi il 21 marzo, data limite per la presentazione di cantante e canzone, è stato deciso che all'Ucraina sarebbe stata concessa una proroga di 5 giorni per la scelta della canzone e di 7 giorni per la presentazione del video ufficiale. Il brano interpretato da Al'oša è stato quindi selezionato internamente, rendendo le accuse di "mancanza di democrazia" per la scelta interna di Vasyl' Lazarovyč assai contraddittorie.[97]
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Note

Altri progetti

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