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Governo D'Alema I
54º esecutivo della Repubblica Italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Il governo D'Alema I è stato il cinquantaquattresimo esecutivo della Repubblica Italiana, il secondo della XIII legislatura.
Il governo rimase in carica dal 21 ottobre 1998[1][2][3] al 22 dicembre 1999[4], per un totale di 427 giorni, ovvero 1 anno, 2 mesi e 1 giorno.
Quando si insediò, il governo era composto da 25 ministri e 56 sottosegretari, per un totale di 83 componenti (presidente e vicepresidente del Consiglio inclusi); al momento delle dimissioni le quantità del suo organico non erano cambiate.
Ottenne la fiducia alla Camera dei deputati il 23 ottobre 1998 con 333 voti favorevoli e 281 contrari[5].
Ottenne la fiducia al Senato della Repubblica il 27 ottobre 1998 con 188 voti favorevoli, 116 contrari e 1 astenuto[6].
Diede le dimissioni il 18 dicembre 1999[7][8] per favorire un rimpasto di governo che tenesse conto dei nuovi equilibri della maggioranza a seguito da un lato dell'uscita nel luglio 1999 del CDU di Rocco Buttiglione e poi a dicembre dell'UDR di Francesco Cossiga, e dall'altro della possibilità reale palesata fin da ottobre di immettere ministri de I Democratici nell'esecutivo. Sempre a dicembre i Socialisti Democratici Italiani avevano chiesto di cambiare presidente del Consiglio[9].
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Compagine di governo
Riepilogo
Prospettiva
Appartenenza politica
L'appartenenza politica dei membri del governo, al momento del giuramento, era la seguente:
Provenienza geografica
La provenienza geografica dei membri del Consiglio dei ministri si può così riassumere:
Sostegno parlamentare
- Sostegno parlamentare al momento della fiducia (23 ottobre alla Camera, 27 ottobre al Senato).
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Composizione
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Cronologia
Riepilogo
Prospettiva
1998
Ottobre
- 21 ottobre 1998 - Il governo D'Alema giura al Quirinale nelle mani del presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro.
- 23 ottobre 1998 - Il governo ottiene la fiducia alla Camera dei Deputati con 333 sì e 281 no.[5]
- 27 ottobre 1998 - Il governo ottiene la fiducia al Senato della Repubblica con 188 sì, 116 no e 1 astenuto[6].
Novembre
- 12 novembre 1998 - Arriva a Roma il leader curdo Abdullah Öcalan. Le polemiche sulla sua presenza coinvolgeranno per mesi il governo.
Dicembre
- 16 dicembre 1998 - Attacco di Stati Uniti d'America e Regno Unito all'Iraq senza avvertire l'Italia.[20]
1999
Gennaio
- 8 gennaio 1999 - D'Alema incontra papa Giovanni Paolo II.
Febbraio
- 24 febbraio 1999 - Si conclude l'esperienza politica dell'UDR. Clemente Mastella fonda l'Unione dei Democratici per l'Europa (UDEUR), Buttiglione ricostituisce i Cristiani Democratici Uniti (CDU) e Francesco Cossiga fonda l'Unione per la Repubblica (UpR). Tutti e tre i partiti rimangono nella maggioranza di governo.
Marzo
- 24 marzo 1999 - Cominciano gli attacchi della NATO in Iugoslavia senza il permesso dell'ONU e non votato da tutti gli Stati appartenenti alla NATO.
- 29 marzo 1999 - Il governo approva la missione umanitaria "Arcobaleno" a favore dei profughi kosovari. La gestione della missione provocherà polemiche e iniziative giudiziarie.
Tutt'oggi ci sono discordanze tra le classi politiche sulle questioni dell'utilizzo di uranio impoverito nel bombardamento.
Aprile
- 18 aprile 1999 - Il referendum per l'abolizione della quota proporzionale non raggiunge il quorum.
Maggio
- 5 maggio 1999 - Romano Prodi, divenuto nel frattempo presidente della Commissione UE, ottiene la fiducia al Parlamento Europeo.
- 13 maggio 1999 - Il Ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi (Indipendente) viene eletto presidente della Repubblica alla prima votazione. Il Ministro per le Riforme Istituzionali Giuliano Amato (Indipendente) viene nominato Ministro del Tesoro al suo posto.
- 15 maggio 1999 - Il premier D'Alema presenta le dimissioni di cortesia del governo al neo presidente della Repubblica Ciampi, che come da prassi le respinge.
- 20 maggio 1999 - Torna il terrorismo delle Brigate Rosse. Viene ucciso a Roma Massimo D'Antona.
Giugno
- 13 giugno 1999 - Elezioni europee e amministrative, Forza Italia torna ad essere il primo partito con il 25,2%. Buon risultato per la Lista Bonino-Pannella e dei Democratici. Calo dei DS.
- 21 giugno 1999 - Antonio Maccanico (I Democratici) viene nominato Ministro per le Riforme Costituzionali.
- 27 giugno 1999 - Nei ballottaggi delle amministrative, a Bologna, vince a sorpresa il candidato del Polo Giorgio Guazzaloca.
Luglio
- 25 luglio 1999 - I Cristiani Democratici Uniti e l'Unione per la Repubblica lasciano la maggioranza. Si dimette il sottosegretario Teresio Delfino, mentre il ministro Gianguido Folloni lascia il CDU e rimane nel governo.
Agosto
- 25 agosto 1999 - Torna in Italia Silvia Baraldini.
Ottobre
- 11 ottobre 1999 - La Commissione Stragi rende pubblico il Dossier Mitrochin.
Dicembre
- 18 dicembre 1999 - Massimo D'Alema sale al Quirinale e rassegna le dimissioni. Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi accetta le dimissioni e affida a D'Alema l'incarico di formare un nuovo governo.
- 22 dicembre 1999 - D'Alema e il suo nuovo governo giurano al Quirinale; termina quindi il governo D'Alema I.
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Note
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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