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Il talento di Mr. Ripley

film del 1999 diretto da Anthony Minghella Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Il talento di Mr. Ripley
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Il talento di Mr. Ripley (The Talented Mr. Ripley) è un film del 1999 scritto e diretto da Anthony Minghella, liberamente tratto dall'omonimo romanzo di Patricia Highsmith, già portato sullo schermo nel 1960 con Delitto in pieno sole, che fu diretto da René Clément e interpretato da Alain Delon.

Fatti in breve Titolo originale, Lingua originale ...
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Trama

Riepilogo
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1958. Tom Ripley è un giovane americano di umile estrazione e di buona cultura. Svolge con impegno lavori umili per mantenersi, e si dimostra ben disposto e cordiale verso tutti. È un valido musicista e un bravo cantante, e possiede un particolare talento nelle imitazioni.

Una sera Tom viene chiamato a sostituire un amico pianista, rimasto infortunato, per suonare a una festa della buona società newyorkese; per l'esibizione indossa il blazer dell'Università di Princeton, da lui prestatogli. A fine serata Tom viene avvicinato dall'armatore Greenleaf, che lo crede un compagno di università di suo figlio; il giovane non svela l'equivoco, tanto che Greenleaf gli offre un lauto compenso per recarsi in Italia, per far tornare negli Stati Uniti e agli affari familiari suo figlio Dickie, che vive un esilio dorato grazie alle rendite di famiglia.

Il giovane entra così in una gigantesca avventura, raggiungendo il paese di Mongibello e presentandosi a Dickie, e alla sua fidanzata Marge, come ex compagno di studi di Dickie a Princeton. Pur non ricordandosi di Tom, Dickie crede alla sua falsa identità e lo accoglie immediatamente come nuovo amico e compagno d'avventura. Vedendo Dickie bello, vitale, entusiasta e gaudente, Tom resta incantato da quel nuovo mondo e crede di avere trovato il proprio El Dorado, vivendo ospite dell'amico e a spese del padre di lui, senza avere alcuna intenzione di riportare Dickie negli Stati Uniti.

Ben presto, tuttavia, realizza come tutto sia caduco ed effimero. Dickie, inizialmente coinvolgente e affettuoso nei confronti di Tom, si mostra poi distante, egoista, persino lunatico e comincia ad accusare insofferenza verso la presenza assidua di Tom, motivata anche dall'inclinazione omosessuale di quest'ultimo. Durante una gita in barca al largo della costa di Sanremo, Dickie annuncia brutalmente di voler troncare la loro amicizia in senso definitivo. Ne nasce una violenta colluttazione tra i due, in cui Tom colpisce Dickie a morte; si libera quindi del cadavere, conservandone gli effetti personali, e decide di assumerne l'identità, fingendo così che il giovane sia ancora vivo, per cui sfrutta la sua vaga somiglianza con l'amico, e la sua eccezionale abilità nell'imitazione di voce e grafia. Il gioco via via si complica e, per uscire da situazioni pericolose, quali sospetti di amici e indagini della polizia, è costretto a uccidere ancora e a continuare a portare avanti una doppia identità, senza alcun genere di pudore o di vergogna, compiendo un pericoloso e cinico percorso di formazione fatto di astuzie e immaginazione, sempre col sorriso sulle labbra.

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Produzione

Le riprese del film sono avvenute in diverse località: New York, Roma, Penisola sorrentina, Marina di Camerota, Procida, Ischia, Casinò di Anzio (per la scena sanremese), Venezia, Napoli (la Galleria Principe e il Teatro San Carlo), Monte Argentario, Livorno, e la Chiesa della Martorana (Palermo).

Distribuzione

Accoglienza

Riepilogo
Prospettiva

Il film è stato accolto positivamente dalla critica. Sul sito aggregatore Rotten Tomatoes detiene un indice di approvazione dell’85% su 142 recensioni, con il consenso che elogia la prova inquieta di Matt Damon e la regia elegante di Anthony Minghella; il pubblico segnala un gradimento dell’80%[1]. Su Metacritic ha un punteggio medio ponderato di 76/100 basato su 35 critiche, indicativo di “recensioni generalmente favorevoli”[2].

Tra i singoli giudizi, Roger Ebert assegnò al film quattro stelle su quattro, definendolo “un thriller intelligente” e osservando che, pur essendo Ripley “un mostro”, lo spettatore finisce per desiderare che la faccia franca. Peter Bradshaw su The Guardian apprezzò ambientazioni e interpretazioni (in particolare Jude Law), ma criticò le forzature narrative dell’intreccio [3][4].


Al botteghino Il talento di Mr. Ripley ha incassato 128,8 milioni di dollari in tutto il mondo, di cui 81,3 milioni negli Stati Uniti. [5]

Il film ha ricevuto cinque candidature ai Premi Oscar (miglior attore non protagonista a Jude Law, sceneggiatura non originale, scenografia, costumi e colonna sonora originale). Ai BAFTA Jude Law ha vinto come miglior attore non protagonista; inoltre il film ha ottenuto cinque candidature ai Golden Globe (miglior film drammatico, regia, attore drammatico a Matt Damon, attore non protagonista a Jude Law e colonna sonora a Gabriel Yared). [6][7][8]

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Riconoscimenti

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Note

Altri progetti

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