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Piaggio Porter

Veicolo commerciale prodotto da Piaggio Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Piaggio Porter
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Il Piaggio Porter è un veicolo commerciale leggero della categoria dei mini-van prodotto dal settembre 1992 dalla Piaggio in collaborazione con la Daihatsu.

Dati rapidi Descrizione generale, Costruttore ...
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Prima serie

Riepilogo
Prospettiva

Il progetto di collaborazione tra Piaggio e Daihatsu prevedeva la creazione di un nuovo veicolo commerciale piccolo ma capiente destinato al mercato europeo che permettesse alla casa italiana di offrire una alternativa più grande e con maggiore portata alla classica Ape e nel mentre alla casa giapponese di inserirsi in questo segmento dei commerciali in Europa e di espandere la propria gamma di prodotti.[1] Il modello definitivo entra in produzione a Pontedera nel settembre del 1992 e venne commercializzato sul mercato europeo nella primavera dell'anno successivo (sia come Piaggio Porter che come Daihatsu Hijet su alcuni mercati del Nord Europa).[2] Gran parte della meccanica era prodotta dalla Daihatsu nei propri stabilimenti in Giappone e assemblata in Italia.

Le tre versioni iniziali furono: furgone lastrato per il trasporto di merci, pulmino vetrato con 4 posti a sedere per il trasporto di persone e pick-up, dotate tutte e tre di un motore a tre cilindri a benzina di 1000 cm³ di produzione Daihatsu. Un ulteriore allestimento è la versione ambulanza destinata soprattutto ai paesini con difficoltà di accesso.[3]

Nel 1995 vengono presentate le versioni con motorizzazione diesel, dotate di motore 1200 cm³ a quattro cilindri di produzione Lombardini. Nello stesso anno viene modificata la versione a benzina, ora dotata di iniezione elettronica multipoint e catalizzatore, e si rende disponibile in ambedue le motorizzazioni una quarta versione, pick-up con pianale ribaltabile Tipper.

Successivamente viene resa disponibile nella sola motorizzazione a benzina anche una versione con trazione integrale 4x4. Alle versioni dotate di motore a combustione interna viene affiancata anche una versione dotata di motore elettrico. Le versioni furgone vetrato 4 e 6 posti vennero commercializzate tra il 1994 e il 1997 anche dalla Innocenti come Innocenti Porter[4].

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Seconda serie

Riepilogo
Prospettiva
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Un Piaggio Porter seconda serie

Nel 1998 subì un grosso restyling del frontale e venne equipaggiato con i nuovi motori 1.300 16v benzina Daihatsu e 1400 diesel Lombardini. Nel 2002 ebbe termine la commercializzazione sul mercato europeo della versione marchiata Daihatsu in seguito alla liquidazione della joint-venture siglata nel 1992; la produzione da quel momento continuò solo sotto l'egida della Piaggio.[5]

Nel 2003 alle versioni benzina e diesel si aggiunsero quelle alimentate a GPL.

Nel 2002 viene presentata la versione Maxxi dotata di ruote posteriori gemellate così da dare la possibilità di aumentare la portata utile a 1.100 kg, disponibile anche nella versione 4x4 a trazione integrale. Inoltre viene ampliata la gamma di versioni e di allestimenti anche con trazione integrale (Grecav).

Nel 2006 viene presentata la versione a benzina Euro 4[6] che, grazie all'integrazione del sistema giapponese Daihatsu con una centralina prodotta dalla italiana CF3000, riesce a superare i nuovi stringenti limiti di emissioni. Contestualmente cessa la commercializzazione della versione con motorizzazione diesel.

Nel 2008 viene lanciata la versione GPL Euro 4 denominata "Eco Power"[7]. Le versioni previste sono il Pick up, lo Chassis, il Van ed il Tipper (ribaltabile). Viene inoltre presentata la versione aggiornata del Porter Maxxi. Il nuovo allestimento del motore della versione a GPL e del telaio della versione Maxxi saranno ora completamente eseguiti all'interno dello stabilimento Piaggio - Veicoli Commerciali - di Pontedera.

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Il Porter dopo il restyling del 2011

Sempre nel 2008 viene presentata la versione con portata maggiorata, che consente di arrivare ad un peso a pieno carico di ben 2.200 kg nella versione Porter Maxxi Benzina E4[8].

Nel 2011 debutta la versione Euro 5, con alimentazioni a benzina, GPL, metano, diesel, oltre alla versione elettrica. Inoltre viene completamente ridisegnata la plancia e la calandra anteriore, che ammodernano notevolmente il veicolo.[9] La gamma diesel è composta dai nuovi propulsori bicilindrici sviluppati da Piaggio e Ricardo:[10] il P120 da 1,2 litri di cilindrata è dotato di turbocompressore, EGR e iniezione diretta common rail, eroga 64 cavalli e 140 Nm di coppia massima. È omologato Euro 5 con filtro antiparticolato di serie. Il P100 è un 1.0 aspirato disponibile nei mercati emergenti privo di turbocompressore. Entrambi vengono prodotti nello stabilimento Piaggio di Baramati in India.[11]

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Note

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