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Prospettiva
Xyrichtys novacula
specie di pesce Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Il pesce pettine (Xyrichtys novacula Linnaeus, 1758) è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia Labridae[2].
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Distribuzione e habitat
Questa specie è diffusa nell'Oceano Atlantico sia sul lato est[3] (dalla Spagna[1] al golfo di Guinea), sia su quello ovest (dalla Carolina del Nord al Brasile). Si trova anche nel Mar Mediterraneo, nel golfo del Messico, nel mar dei Caraibi e sulle coste delle isole Azzorre, Madeira, Canarie, Capo Verde e São Tomé[3]. Lungo le coste italiane non è molto comune se non localmente, soprattutto in Sicilia[4].
L'ambiente di vita prediletto da questa specie è costituito dai fondi di sabbia sottile, soprattutto nei pressi di praterie di Cymodocea nodosa[5]. Può tuttaia incontrarsi anche in ambienti con scogli o praterie di Posidonia oceanica purchè nei pressi vi siano zone sabbiose[6]. Si incontra a profondità tra 1 e 90 metri[3] ma comunemente fra 5 e 20 metri[5]. In inverno migra a profondità maggiori[6].
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Descrizione
Riepilogo
Prospettiva

È molto diverso dagli altri labridi mediterranei[4]: è infatti molto compresso lateralmente, ed ha un caratteristico profilo frontale ripidissimo e stretto a "lama"[5][6]. Gli occhi sono piccoli, posti in alto e la bocca è altrettanto piccola ed è situata in basso[4]; è armata di robusti denti caniniformi di cui i due inferiori sporgono dalla bocca chiusa. La pinna dorsale è unica, lunga e bassa con 9-10 raggi spiniformi e 11-12 molli; l'anale simile ma più corta con 3 raggi spinosi e 11-13 raggi molli. La pinna caudale è corta e ha un profilo rotondeggiante. La linea laterale si interrompe all'altezza della parte posteriore della pinna dorsale per ripprendere più in basso e giungere fino al peduncolo caudale[6].
Il colore cambia a seconda dell'età e del sesso dell'esemplare. La livrea primaria, tipica delle femmine, ha colore roseo che si scurisce dorsalmente; presenta inoltre scaglie con lineette azzurre. Sulla testa e intorno all'occhio sono presenti caratteristiche linee verticali irregolari azzurre[6] e giallo arancio chiaro[3]. Le pinne dorsale, anale e caudale sono rosate con macchioline e linee blu, le altre pinne sono gialle. La livrea secondaria tipica dei maschi adulti è grigio verdastra[6] con dominante giallastra[5] e poche macchiette blu e rosee[4]. I maschi adulti hanno inoltre profilo della testa più verticale[5] e pinne ventrali più lunghe[3][6].
Cresce eccezionalmente fino a 38 cm, normalmente non supera i 20[3].
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Biologia
Può raggiungere gli 8 anni di età[3].
Comportamento
Se disturbato si immerge istantaneamente nella sabbia[5] immergendovisi a testa in avanti[3].
Riproduzione
La specie, come molti labridi, è ermafrodita sequenziale proterogina, per cui tutti gli esemplari nascono femmine, diventando maschi a una lunghezza di circa 17 cm[6]. Il maschio si circonda di un harem di femmine[5]. La riproduzione avviene in estate. Le uova sono pelagiche, misurano circa 0,6 mm e sono dotate di una giocciolina di olio per favorire il galleggiamento. Le larve alla schiusa misurano 1,6 mm. I giovanili fino a una lunghezza variabile tra 3 e 6 cm hanno un aspetto diverso dagli adulti: i primi due raggi spinosi della dorsale sono allungati, il capo è meno alto, il profilo meno verticale e sui fianchi vi sono delle macchie scure irregolari[6].
Alimentazione
Si ciba soprattutto di molluschi, crostacei e altri invertebrati bentonici che cerca nella sabbia. Talvolta si nutre anche di piccoli pesci[7].
Pesca
Si cattura con tramagli, reti a strascico costiere come le sciabiche e abbocca facilmente alle lenze innescate con vermi marini. Le carni sono bianche, delicate e gustose, apprezzate soprattutto per le fritture. Quando viene staccato dall'amo tende a mordere la mano del pescatore, a causa dei denti appuntiti il morso può essere abbastanza doloroso[4].
Conservazione
Il pesce pettine è comune nel suo areale, che è molto esteso. La pesca a cui è soggetto non ha caratteri di intensività e non si conoscono altre possibili cause di minaccia. Per questi motivi la IUCN classifica X. novacula come "a rischio minimo", la categoria di minaccia più bassa[1].
Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
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