recipero

recipero (vai alla coniugazione) prima coniugazione (paradigma: reciperō, reciperās, reciperāvī, reciperātum, reciperāre)

avere indietro, ottenere nuovamente, recuperare, riavere, riacquistare
- qui consumpta replere, erepta reciperare vellent - coloro che vogliano rimpinguare i beni sperperati, recuperare le cose portate via (Cicerone, Pro Murena, L)
- ita gratiam minuit; quam tamen mature reciperavit detecta equitis Romani fraude - così fece diminuire il [suo] favore [presso la corte imperiale], che tuttavia prontamente riacquistò svelando l'inganno di un cavaliere romano (Svetonio, Vite dei Cesari, liber VII (Otho), I)
(in particolare, di luoghi), (militare) riprendere con le armi, riconquistare
- et reciperare Armeniam avebat - e bramava di riconquistare l'Armenia (Tacito, Annales, liber XI, X)
- nobilitas armis atque ferro rem publicam reciperavit - la nobiltà con le armi e con la spada riconquistò lo stato (Cicerone, Pro Roscio Amerino, CXLI)
(nelle voci passive o con un pronome riflessivo) recuperare le forze, rinvigorirsi, riaversi, ristorarsi
- Vitellianus exercitus, cui adquiescere Cremonae et reciperatis cibo somnoque viribus confectum (...) hostem postera die profligare ac proruere ratio fuit - l'esercito di Vitellio, la cui intenzione fu di riposarsi a Cremona ed il giorno seguente, dopo che gli uomini si fossero ristorati con il cibo ed il sonno (...) annientare e sgominare il nemico spossato (Tacito, Historiae, liber III, XXII)

composto del prefisso re-, "indietro", e di capio, "prendere", per cui letteralmente "prendere indietro, avere indietro"; si confronti anche il verbo recipio, anch'esso composto di re- e capio (e in origine con lo stesso significato di "avere indietro")