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Andrejs Rubins
calciatore e allenatore di calcio lettone (1978–2022) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Andrejs Rubins (Riga, 26 novembre 1978 – 3 agosto 2022[2]) è stato un calciatore e allenatore di calcio lettone, di ruolo centrocampista.
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Biografia
Nel 2022 scrisse la sua autobiografia intitolata Es sēdēju tikai vienreiz (in lettone "Mi sono seduto solo una volta")[3].
Caratteristiche tecniche
Carriera
Riepilogo
Prospettiva
Calciatore
Club
Cresciuto nelle giovanili dell'Auda Ķekava[4], con tale club debuttò in prima squadra nella 2. Līga[6] (terza serie del campionato lettone). Nel 1997 si trasferì in Svezia con l'Öster[4], club della massima divisione svedese[7]. In un anno totalizzò undici presenze in campionato, con la squadra che riuscì a raggiungere la salvezza solo dopo lo spareggio con il Djurgården[8]. Rubins ebbe anche modo di esordire nelle coppe europee, giocando l'Intertoto: curiosamente ciò avvenne il 13 luglio 1997 proprio contro una squadra lettone, l'Universitāte Rīga, in quella che fu l'unica vittoria dell'Östers[9]; una settimana più tardi siglò anche il suo primo gol europeo, nella sconfitta contro l'İstanbulspor[10]. Attirò così le attenzioni dello Skonto, all'epoca la più sforte squadra lettone, che nel 1998 lo richiamò in patria[4].
In appena due stagioni e mezzo Rubins vinse con lo Skonto quasi tutto ciò che c'era da vincere in Lettonia: due campionati (un terzo sarebbe stato vinto con lui che si era già trasferito) e due coppe[7]. Ebbe anche modo di debuttare in UEFA Champions League 1998-1999, o meglio nei preliminari, giocando gli ultimi cinque minuti della gara di ritorno contro l'Inter, entrando al posto di Marians Pahars[11]. Nell'estate del 2000, a stagione lettone già iniziata, si trasferì al Crystal Palace[4] all'epoca militante in seconda serie, disputando in due stagioni e mezza 31 gare senza realizzare reti in campionato[7]. Segnò, però, due reti nella Football League Cup 2000-2001, entrambe rimaste memorabili[12]: la prima contro il Leicester City al terzo turno[12], la seconda nella semifinale di andata contro il Liverpool[12]. Le presenze nei londinesi andarono diradandosi nelle stagioni 2001/2002 e 2002/2003, tanto che nel gennaio del 2003 si trasferì in Russia, con il Šinnik[4]. Il 12 aprile 2003 riuscì così a debuttare nella massima serie russa entrando nella ripresa al posto di Victor Berco nel corso della gara contro il Saturn-REN TV, valida per la quarta giornata di campionato[13]; l'11 maggio successivo mise a segno la sua prima rete nel campionato russo, quella del temporaneo 0-1 contro lo Spartak Mosca (la gara terminò con una sconfitta per 3-1)[14]. A fine stagione totalizzò 24 presenze e due reti all'attivo, bottino replicato in maniera pressocché identica nella stagione successiva[7].
Nel 2005 si trasferì allo Spartak Mosca, ma trovò poco spazio: il suo debutto avvenne solo alla decima giornata, quando entrò nei minuti di recupero della gara contro il Kryl'ja Sovetov Samara al posto di Egor Titov[15]; concluse la stagione con appena cinque presenze, tutte partendo dalla panchina[7]. Tornò quindi allo Šinnik, stavolta in prestito[4]; qui, dopo un inizio promettente (otto gare da titolare su dieci), finì lentamente fuori squadra, collezionando a fine stagione appena tredici presenze, senza reti all'attivo[7].
Tornato allo Spartak dal prestito, finì relegato alla formazione riserve[4], e, in estate, tornò in patria, nuovamente in prestito, stavolta al Metalurgs Liepāja; con il Metalurgs in due mezze stagioni collezionò diciotto presenze con una rete all'attivo[7], quella che decise la gara contro l'Olimps Rīga il 26 agosto 2007[16].
Tornato dal prestito nell'estate del 2008 si trasferì a titolo definitivo agli azeri dell'İnter Baku con cui, alla seconda stagione, vinse il campionato 2009-2010[7]. Chiuse la sua carriera sempre in Azerbaigian giocando nella stagione 2010-2011 per il Qarabağ[4] e nella stagione 2011-2012 per il Simurq[7].
Nazionale
Con la nazionale lettone, tra il 1998 e il 2011, ha disputato 117 incontri mettendo a segno 9 reti[7], il che fece di lui al momento del ritiro il secondo calciatore lettone per presenze in nazionale, alle spalle del solo Vitālijs Astafjevs[3]. Memorabile è stata la sequenza di 59 incontri consecutive in nazionale, senza mai saltare una partita[3].
Prese parte alla prima storica spedizione lettone al Campionato europeo di calcio 2004, nel quale disputò da titolare e per intero le tre gare giocate dalla propria nazionale[17][18][19].
Il suo esordio avvenne il 10 novembre 1998, quando, nel corso dell'amichevole contro la Tunisia, entrò ad inizio ripresa al posto di Aleksejs Šarando[20]. Pochi mesi più tardi fece il suo debutto da titolare in una gara valida per le Qualificazioni al campionato europeo di calcio 2000 contro l'Albania[21]. Il 5 luglio 2001 mise a segno la sua prima rete in nazionale, nella gara di Coppa del Baltico 2001 contro la Lituania[22]. Il 14 ottobre 2009 mise a segno contro la Moldavia la sua prima e unica doppietta in nazionale[23].
Allenatore
Nel 2019 è stato per sei partite tecnico dell'Auda Ķekava[24], club con cui aveva cominciato la sua carriera da calciatore e che all'epoca militava in seconda serie.
Da agosto 2020 e fino alla sua prematura scomparsa ha rivestito il doppio ruolo di allenatore delle giovanili e vice allenatore della squadra cipriota dell'ENAD Polis Chrysochous[24].
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Statistiche
Presenze e reti nei club
Cronologia presenze e reti in nazionale
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Palmarès
Club
- Metalurgs Liepāja: 2007
- Inter Baku: 2009-2010
Nazionale
Note
Altri progetti
Collegamenti esterni
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