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Alfabeto cirillico

alfabeto usato per scrivere varie lingue slave e non slave in Eurasia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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L'alfabeto cirillico è l'alfabeto usato per scrivere varie lingue slave (il russo, l'ucraino, il bielorusso, il bulgaro, il macedone, il serbo, il ruteno, il bosniaco e il montenegrino) e lingue non slave parlate in alcune delle ex repubbliche sovietiche come il kazako, l'uzbeco, il kirghiso, il turkmeno, il tagico e altre lingue ancora come il sacha, il tuvano, l'evenco, l'abcaso. È il terzo alfabeto ufficiale dell'Unione europea.

Ulteriori informazioni Storia dell'alfabeto ...

Le versioni moderne oggi in uso in vari Paesi dell'Europa orientale, pur derivando da un primo alfabeto comune, hanno subìto nei secoli diverse modifiche sia nella grafia che nella pronuncia.

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Origini

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Santi Cirillo e Metodio, inventori dell'alfabeto.

L'alfabeto cirillico deriva in massima parte dall'alfabeto glagolitico, che era usato nel IX secolo nei paesi di origine slava. Alcuni caratteri di quest'alfabeto sono le variazioni del greco di Bisanzio. Questi ultimi rappresentano suoni che iniziarono ad esistere partendo dal greco medievale in poi. Diversamente da come potrebbe far pensare il nome, l'alfabeto cirillico non è in realtà da attribuirsi a Cirillo, bensì a qualcuno dei suoi seguaci. Al contrario, le origini dell'alfabeto da cui esso ha avuto origine in massima parte (quello glagolitico) sono quasi certamente attribuibili a Cirillo e Metodio.

Un'ipotesi abbastanza diffusa attribuisce la paternità dell'alfabeto cirillico a Clemente di Ocrida, un discepolo di Cirillo e Metodio, ma si ritiene più probabile che l'alfabeto sia stato creato e sviluppato alla Scuola letteraria di Preslav nella Bulgaria nord-orientale, dove sono state ritrovate le più antiche iscrizioni in cirillico, datate all'incirca 940. Quest'ipotesi viene supportata dal fatto che l'alfabeto cirillico aveva soppiantato il glagolitico nel nord-est bulgaro già alla fine del X secolo, mentre alla Scuola letteraria di Ocrida, dove operò Clemente, si continuò ad usare il glagolitico fino al XII secolo.

Tra le ragioni per cui il glagolitico fu rimpiazzato dal cirillico c'era la maggiore facilità d'uso del secondo e la sua vicinanza all'alfabeto greco, più conosciuto nel Primo impero bulgaro.

Un'altra teoria sostiene che sia stato Cirillo a creare l'alfabeto che porta il suo nome, e che addirittura questo abbia preceduto il glagolitico, essendo un passaggio di transizione tra il greco ed il glagolitico corsivo, ma questa teoria non trova supporto nel mondo scientifico. Anche se Cirillo quasi certamente non è l'autore dell'alfabeto cirillico, i suoi contributi al glagolitico ed al cirillico vengono ormai riconosciuti, e l'alfabeto ne porta il nome.

L'alfabeto venne diffuso insieme all'antico slavo ecclesiastico, e l'alfabeto usato per la lingua liturgica ortodossa si avvicina ancora al cirillico arcaico. Comunque, nei dieci secoli successivi alla sua creazione l'alfabeto cirillico si è adattato alla lingua parlata, ha sviluppato numerose varianti per adattarsi alle caratteristiche delle lingue nazionali ed è stato soggetto a riforme accademiche e decreti governativi.

Al giorno d'oggi svariate lingue nell'Europa orientale ed in Asia utilizzano il cirillico come alfabeto ufficiale.

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Forma delle lettere e tipografia

Riepilogo
Prospettiva

Lo sviluppo della tipografia cirillica è passato direttamente dallo stadio medievale al tardo barocco, senza una fase parallela al Rinascimento come nell'Europa occidentale. Le lettere cirilliche tardo-medievali (si possono trovare ancora oggi sulle iscrizioni di molte icone) mostrano una forte tendenza ad essere alte e strette. Pietro I il Grande (1682-1725), primo imperatore della Russia introdusse l'uso di rendere le lettere più simili a quelle dell'alfabeto latino agli inizi del XVIII secolo; in seguito anche le altre lingue che utilizzavano l'alfabeto cirillico occidentalizzarono la forma delle lettere.

Così, a differenza dei caratteri greci, che si mantengono comunque più conservativi, i caratteri cirillici moderni sono per buona parte simili ai caratteri latini. I caratteri cirillici maiuscoli e minuscoli non sono però così differenziati come nella tipografia latina. I caratteri cirillici minuscoli sono per lo più versioni di dimensioni leggermente ridotte delle stesse lettere maiuscole (con poche eccezioni come la a e la е che si sono modellate sulla base delle loro corrispondenti occidentali).

Comparazione di alcune lettere in stampatello ed in corsivo su un manuale russo (G, D, I, I breve, M, T e C. Per la prima linea è stato usato il font Georgia, per la seconda Kisty CY).

Esiste una grande differenza tra le lettere scritte in stampatello e quelle in corsivo, specialmente nei manoscritti. In bulgaro, macedone e serbo alcune lettere corsive sono diverse da quelle usate nelle altre lingue che utilizzano il cirillico. Queste lettere vengono usate soprattutto nel corsivo maiuscolo, specialmente nei segnali stradali, scritte, manifesti e simili, e meno in giornali e libri.

La tavola seguente mostra la differenza tra le lettere in tondo minuscolo e corsivo minuscolo nella versione russa del cirillico. Le lettere in corsivo possono confondere coloro che imparano a scrivere in cirillico, soprattutto perché alcuni di questi segni sono totalmente diversi da quelli in tondo minuscolo e spesso assomigliano ad altre lettere dell'alfabeto latino.

Ulteriori informazioni Tondo:, Corsivo: ...

La scrittura corsiva serba e macedone differisce ulteriormente da quella russa per le lettere б, г, д, п, т[1].

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Uso nelle lingue

Riepilogo
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In verde scuro i Paesi in cui il cirillico è l'unico alfabeto ufficiale, in verde i Paesi in cui il cirillico è co-ufficiale insieme ad un altro alfabeto (latino o georgiano) e in verde chiaro i Paesi in cui anche se sono ufficiali sia il cirillico che il latino si utilizza di fatto solo il latino.
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Gli alfabeti utilizzati in Europa.

     greco

     greco e latino

     latino

     latino e cirillico

     cirillico

     georgiano e cirillico

     armeno

Antico slavo ecclesiastico

L'alfabeto cirillico nella sua forma arcaica fu adottato per la prima volta per scrivere testi in antico slavo ecclesiastico, lingua liturgica e letteraria sviluppata dai Santi Cirillo e Metodio.
L'alfabeto cirillico usato per i testi religiosi odierni assomiglia ancora al cirillico arcaico mantenendo l'uso di varie lettere oramai obsolete nell'uso parlato dell'alfabeto.

L'alfabeto cirillico arcaico
АБВГДЄЖЅЗ
И І, Ї К Л М Н О П Ҁ
Р С Т Ѹ Ф Х Ѡ, Ѻ Ц Ч
ШЩЪЬҌЮѦ
Ѩ Ѫ Ѭ Ѯ Ѱ Ѳ Ѵ Ѥ Ѿ

La jery (Ꙑ) in origine era una legatura della Jer e della I. La ja (Я) veniva scritta in una forma arcaica chiamata A iotizzata. Nei manoscritti più antichi non si distingueva tra maiuscolo e minuscolo.

Alfabeto cirillico in lingua bulgara

Lo stesso argomento in dettaglio: Lingua bulgara e Traslitterazione del bulgaro.

Con l'ingresso della Bulgaria nell'Unione europea l'alfabeto cirillico è diventato il terzo alfabeto ufficiale dell'UE. La tabella elenca le 30 lettere dell'alfabeto cirillico della lingua bulgara e la pronuncia corrispondente.

Ulteriori informazioni Caratteri + corsivo, Trascriz. IPA ...

Alfabeto cirillico in lingua russa con pronuncia puntuale e note filologiche

Lo stesso argomento in dettaglio: Lingua russa.

La tabella elenca le 33 lettere (che esprimono 38 fonemi) dell'alfabeto cirillico moderno della lingua russa e la pronuncia corrispondente.

Ulteriori informazioni Caratteri + corsivo, Derivazione dal greco o glagolitico ...

A queste lettere si aggiungono i cluster arcaici e già spariti prima del 1750 /ks/ Ѯ ѯ, originata dal greco Ξ, e /ps/ Ѱ ѱ, originata dal greco Ψ.

Quanto alla palatalizzazione, avviene con quasi tutte le consonanti dell'alfabeto russo e in IPA vengono trascritte con la piccola "j" scritta come apice. La /n/ palatalizzata tende a diventare una "gn" di gnomo, mentre /ts/, /ʂ/, /ʐ/, /tɕ/, /ɕː/, /j/ non si palatalizzano mai, perché già palatalizzate. Quanto a tutte le altre lettere in russo, quando si palatalizzano si pronunciano con la punta della lingua già in posizione di "gn" di gnomo o "gl" di aglio. Quelle che subiscono una mutazione fonologica molto vistosa e di grande interesse sono suoni come /t/ e /d/: da /tʲ/ e /dʲ/ diventano suoni molto simili, ai nostri orecchi, alle affricate /ts/ e /dz/. La l da velare diventa palatale, quindi simile al suono "gl" di aglio. L'ultima mutazione vistosa riguarda /k, g, x/: sono pronunciate con la lingua molto sporgente in avanti, in una posizione che si può ravvisare in italiano in alcune pronunce di parole come "chiesa" o "ghiera".

Quanto alla desonorizzazione, se /b/, /d/, /ɡ/, /v/, /z/, e /ʐ/ (anche palatalizzati) compaiono a fine parola e la parola successiva inizia con una consonante sorda divengono sorde (/p/, /t/, /k/ etc.). Un fenomeno simile avviene anche in tedesco.

Quanto all'accento tonico, questo può cadere su ogni sillaba e non segue alcuna regola né è sistematico nella flessione della declinazione, del numero o del genere. La posizione giusta della vocale tonica, da cui oltretutto derivano le riduzioni vocaliche in posizione atona, si sbroglia proprio consultando un buon dizionario in cui questa viene indicata graficamente con l'accento acuto.

Alfabeto cirillico in lingua ucraina

Lo stesso argomento in dettaglio: Alfabeto cirillico ucraino e Lingua ucraina.
Ulteriori informazioni Caratteri + corsivo, Trascriz. IPA ...
  • Г, г si pronuncia /ɦ/, è una consonante faringale pari ad una "H" sonora.
  • Ґ, ґ non era inclusa nell'alfabeto ucraino ufficiale adottato dall'Unione Sovietica nel 1933.
  • И, и si pronuncia /ɪ/, vocale intermedia tra la "I" e la "E", quindi una "I" molto larga.
  • Un apostrofo () corrisponde al "segno duro" russo "Ъ".

Alfabeto cirillico in lingua bielorussa

Lo stesso argomento in dettaglio: Lingua bielorussa.
А аБ бВ вГ гД дЕ еЁ ёЖ ж
З зІ іЙ йК кЛ лМ мН нО о
П пР рС сТ тУ уЎ ўФ фХ х
Ц цЧ чШ шЫ ыЬ ьЭ эЮ юЯ я

Fino al 1933 era presente anche il carattere Ґ (/ɡ/).

  • І, і è scritta e si pronuncia come il carattere latino I
  • Й, й è la "i" semiconsonante
  • Ў, ў è la "u" semiconsonante
  • Щ, щ non esiste, ed è sostituita dal digramma ШЧ / шч
  • Г, г è una consonante fricativa sonora, pronunciata /ɦ/
  • Alcune pubblicazioni considerano i digrammi ДЖ/дж e ДЗ/дз come lettere a sé stanti; la prima corrisponde alla g dolce italiana (come in gelo), la seconda alla z sonora italiana (come in zero)
  • Un apostrofo (') corrisponde al "segno duro" russo Ъ

Alfabeto cirillico in lingua serba

Lo stesso argomento in dettaglio: Lingua serba.
А а
(A a)
Б б
(B b)
В в
(V v)
Г г
(G g)
Д д
(D d)
Ђ ђ
(Đ đ)
Е е
(E e)
Ж ж
(Ž ž)
З з
(Z z)
И и
(I i)
Ј ј
(J j)
К к
(K k)
Л л
(L l)
Љ љ
(LJ lj)
М м
(M m)
Н н
(N n)
Њ њ
(NJ nj)
О о
(O o)
П п
(P p)
Р р
(R r)
С с
(S s)
Т т
(T t)
Ћ ћ
(Ć ć)
У у
(U u)
Ф ф
(F f)
Х х
(H h)
Ц ц
(C c)
Ч ч
(Č č)
Џ џ
(DŽ dž)
Ш ш
(Š š)
  • Г, г si pronuncia come la "g" in "ghiaccio" (mai come in "gesso").
  • Ђ, ђ si pronuncia /ʥ/, è pronunciata con la punta della lingua più anteriore rispetto alla "g" italiana in "giro".
  • Е, е si pronuncia /ɛ/.
  • Ж, ж si pronunciata come la "z", ma con la punta della lingua più posteriore rispetto alla "z" italiana. È una consonante che tende quasi verso la "z" di "zanzara".
  • З, з si pronunciata come la "s" in "rosa" (mai come in "sole").
  • Ј, ј si pronuncia /j/, cioè la semivocale italiana "i".
  • Љ, љ si pronuncia /ʎ/, è una "l" palatalizzata, come il suono italiano del gruppo "gl" in "aglio".
  • Њ, њ si pronuncia /ɲ/, è una "n" palatalizzata, come il suono italiano del gruppo "gn" in "gnomo".
  • Ћ, ћ si pronuncia /ʨ/ , è pronunciata con la punta della lingua più anteriore rispetto alla "c" italiana in "cena".
  • Х, х si pronuncia aspirata come la "ch" in "Bach".
  • Ц, ц si pronuncia come la "z" in "nazione" (mai come in "zanzara").
  • Ч, ч si pronuncia /t̪ʂ/, è pronunciata con la punta della lingua più posteriore rispetto alla "c" italiana in "cena".
  • Џ, џ si pronuncia /d̪ʐ/, è pronunciata con la punta della lingua più posteriore rispetto alla "g" italiana in "giro".
  • Ш, ш si pronuncia come "sc" in "sciroppo", ma con la punta della lingua più posteriore rispetto alla "sc" di "sciroppo".

Alfabeto cirillico in lingua macedone

Lo stesso argomento in dettaglio: Lingua macedone.
А аБ бВ вГ гД дЃ ѓЕ еЖ жЗ зЅ ѕИ и
Ј јК кЛ лЉ љМ мН нЊ њО оП пР рС с
Т тЌ ќУ уФ фХ хЦ цЧ чЏ џШ ш
  • Ѕ, ѕ si pronuncia /ʣ/, come la z sonora di zero
  • Ј, ј si pronuncia /j/, cioè la i semivocale, come la Й russa
  • Ѓ, ѓ si pronuncia /ɟ/, una g dura palatalizzata
  • Ќ, ќ si pronuncia /c/, una k palatalizzata
  • Л л si pronuncia /ɫ/, è una l velare, come il suono inglese di l in milk
  • Љ, љ si pronuncia /l/, è una l normale, come il suono italiano di l in lana
  • Њ, њ si pronuncia /ɲ/, è una n palatalizzata, come il suono italiano di gn in gnomo
  • Џ, џ si pronuncia /ʤ/, g dolce (come in gelo).
  • Ш, ш si pronuncia /ʃ/ come la sc di scivolo ed è l'ultima lettera; le successive dell'alfabeto cirillico non esistono.

Alfabeto cirillico in lingua russina

Lo stesso argomento in dettaglio: Lingua russina.
L'alfabeto ruteno
А аБ бВ вà 㥠ґД дЕ еЄ єЁ ёЖ жЗ з
И иI іЫ ыЇ їЙ йК кЛ лМ мН нО оП п
Р рС сТ тУ уФ фХ хЦ ц
Я яЬ ьЪ ъ

In grassetto le lettere non presenti nell'alfabeto ruteno usato in Vojvodina.

Lingue non slave

Questi alfabeti sono stati creati generalmente seguendo il modello russo, ma spesso presentano notevoli differenze, soprattutto quando sono stati adattati alle lingue caucasiche. Le prime versioni furono create da missionari ortodossi per i popoli ugrofinnici e turchi della zona dei monti Urali (i mari, gli udmurt, i mordvini, i ciuvasci, i tatari) nella seconda metà del XIX secolo. In seguito alcuni alfabeti vennero creati per altri popoli siberiani e caucasici che si erano da poco convertiti al Cristianesimo. Negli anni '30 alcune lingue abbandonarono questi alfabeti cirillici modificati per adottare l'Alfabeto turco uniforme. Tutti i popoli dell'ex-Unione Sovietica che utilizzavano una scrittura araba o un altro tipo di scrittura asiatica (alfabeto oirat mongolico, ecc.) adottarono anch'essi l'alfabeto cirillico, e durante le grandi purghe alla fine degli anni '30, tutti gli alfabeti basati sull'alfabeto latino furono abbandonati in favore del cirillico nell'intera Unione Sovietica (le repubbliche baltiche, annesse in seguito, conservarono l'alfabeto latino). L'alfabeto abcaso venne abbandonato a favore dell'alfabeto georgiano, ma dopo la morte di Stalin, anche l'abcaso adottò il cirillico. L'ultima lingua ad adottare il cirillico fu il gagauz, che fino ad allora aveva utilizzato l'alfabeto greco.

In Uzbekistan, Azerbaigian e Turkmenistan, l'uso del cirillico per scrivere le lingue locali è stata spesso una questione politicamente controversa dopo il collasso dell'Unione sovietica, poiché rievoca l'era del governo sovietico e della russificazione. Anche alcune etnie della Russia, come i tartari, hanno provato ad abbandonare l'uso del cirillico ma il cambiamento è stato bloccato perché in contrasto con la legislazione russa. Parecchie lingue hanno cambiato alfabeto passando dal cirillico ad un altro basato sull'alfabeto latino o ritornando alla scrittura precedente.

Diversamente dall'alfabeto latino, che normalmente si adatta alle varie lingue aggiungendo alle lettere già esistenti accenti, dieresi, tildi e cediglie, l'alfabeto cirillico si adatta generalmente creando lettere di forma totalmente nuova. In alcuni alfabeti inventati nel XIX secolo, come la versione modificata per la lingua mari, la lingua udmurta e la lingua ciuvascia, anche le dieresi ed i brevi sono stati usati.

Lingue romanze

Romeno

Tale alfabeto è stato usato nel territorio dell'attuale Repubblica di Moldavia (allora parte dell'Unione Sovietica) fino al 1989, quando fu decretato il passaggio all'alfabeto latino, ed è ancora in vigore all'interno della regione separatista della Transnistria. Esso è simile al vecchio sistema di scrittura romena, abbandonato dal Regno di Romania già nel XIX secolo ma che fu conservato nella regione della Bessarabia fino al 1917, allora parte dell'Impero russo.

Nel seguente schema viene riportato il corrispondente carattere in latino utilizzato e la relativa pronuncia.

Ulteriori informazioni Nome della lettera, Note ...

Lingue turche

Lo stesso argomento in dettaglio: Lingue turche.
Azero
Lo stesso argomento in dettaglio: Lingua azera.

L'alfabeto cirillico è stato usato per la lingua azera dal 1939 al 1991, quando è stato abbandonato a favore dell'alfabeto latino.

Baschiro
Lo stesso argomento in dettaglio: Lingua baschira.

L'alfabeto cirillico venne adottato dalla lingua baschira nell'inverno del 1938.

L'alfabeto baškiro
А аБ бВ вГ гҒ ғД дҘ ҙЕ еЁ ёЖ жЗ з
И иЙ йК кҠ ҡЛ лМ мН нҢ ңО оӨ өП п
Р рС сҪ ҫТ тУ уҮ үФ фХ хҺ һЦ цЧ ч
Ш шЩ щЪ ъЫ ыЬ ьЭ эӘ әЮ юЯ я

In grassetto le lettere inesistenti nell'alfabeto russo.

Pronuncia delle lettere in grassetto:

Kirghiso
Lo stesso argomento in dettaglio: Lingua kirghisa.

La lingua kirghisa è stata scritta anche in alfabeto latino e arabo.

L'alfabeto chirghiso
А аБ бГ гД дЕ еЁ ёЖ жЗ зИ иЙ йК к
Л лМ мН нҢ ңО оӨ өП пР рС сТ тУ у
Ү үХ хЧ чШ шЫ ыЭ эЮ юЯ я

Pronuncia delle lettere in grassetto:

Ciuvascio
Lo stesso argomento in dettaglio: Lingua ciuvascia.

L'alfabeto cirillico venne adottato dalla lingua ciuvascia alla fine del XIX secolo, con alcune modifiche nel 1938.

L'alfabeto ciuvascio
А аӐ ӑБ бВ вГ гД дЕ еЁ ёӖ ӗЖ жЗ з
И иЙ йК кЛ лМ мН нО оП пР рС сҪ ҫ
Т тУ уӲ ӳФ фХ хЦ цЧ чШ шЩ щЪ ъЫ ы
Ь ьЭ эЮ юЯ я

Pronuncia delle lettere in grassetto:

Kazako
Lo stesso argomento in dettaglio: Lingua kazaka.

La lingua kazaka viene scritta anche con l'alfabeto latino (in Turchia, ma non in Kazakistan), e con una versione modificata dell'alfabeto arabo (in Cina, Iran ed Afghanistan).

L'alfabeto kazako
А аӘ әБ бВ вГ гҒ ғД дЕ еЁ ёЖ жЗ з
И иЙ йК кҚ қЛ лМ мН нҢ ңО оӨ өП п
Р рС сТ тУ уҰ ұҮ үФ фХ хҺ һЦ цЧ ч
Ш шЩ щЪ ъЫ ыІ іЬ ьЭ эЮ юЯ я

Le lettere cirilliche Вв, Ёё, Цц, Чч, Щщ, Ъъ, Ьь e Ээ non vengono usate per le parole native kazake, ma solo nei prestiti russi.

Uzbeco
Lo stesso argomento in dettaglio: Lingua uzbeca.

L'alfabeto cirillico viene usato tuttora per la lingua uzbeca, anche se il governo ha adottato una versione dell'alfabeto latino per rimpiazzarlo. La data finale per l'utilizzo ufficiale dell'alfabeto cirillico è stata però ripetutamente rinviata. L'ultima fu fissata al 2005, ma è stata ulteriormente rinviata di alcuni anni. Alcuni studiosi non sono convinti che si potrà arrivare ad un abbandono definitivo.

L'alfabeto cirillico uzbeco
А аБ бВ вГ гД дЕ еЁ ёЖ жЗ зИ иЙ йК к
Л лМ мН нО оП пР рС сТ тУ уФ фХ хЧ ч
Ш шЪ ъЭ эЮ юЯ яЎ ўҚ қҒ ғҲ ҳ

Lingue caucasiche

Abcaso
Lo stesso argomento in dettaglio: Lingua abcasa.

L'abcaso è una lingua caucasica nordoccidentale, parlata nella Repubblica autonoma dell'Abcasia, in Georgia.

L'alfabeto abcaso
А аБ бВ вГ гГь гьҔ ҕҔь ҕьД дДә дәЏ џЏь џь
Е еҼ ҽҾ ҿЖ жЖь жьЖә жәЗ зӠ ӡӠә ӡәИ иЙ й
К кКь кьҚ қҚь қьҞ ҟҞь ҟьЛ лМ мН нО оҨ ҩ
П пҦ ҧР рС сТ тТә тәҬ ҭҬә ҭәУ уФ фХ х
Хь хьҲ ҳҲә ҳәЦ цЦә цәҴ ҵҴә ҵәЧ чҶ ҷШ шШь шь
Шә шәЩ щЫ ы

Lingue iraniche

Lo stesso argomento in dettaglio: Lingue iraniche.
Osseto
Lo stesso argomento in dettaglio: Lingua osseta.

La lingua osseta ha adottato ufficialmente il cirillico nel 1937.

L'alfabeto osseto
А аӔ ӕБ бВ вГ гГъ гъД дДж джДз дзЕ еЁ ё
Ж жЗ зИ иЙ йК кКъ къЛ лМ мН нО оП п
Пъ пъР рС сТ тТъ тъУ уФ фХ хХъ хъЦ цЦъ цъ
Ч чЧъ чъШ шЩ щЪ ъЫ ыЬ ьЭ эЮ юЯ я
Tagico
Lo stesso argomento in dettaglio: Lingua tagica.

La lingua tagica (a volte chiamata dialetto tagico della lingua persiana) usa una versione modificata dell'alfabeto cirillico.

Alfabeto tagico
А а
(A a)
Б б
(B b)
Г г
(G g)
Д д
(D d)
Е е
(E e)
Ё ё
(JO jo)
Ж ж
(Ƶ ƶ)
З з
(Z z)
И и
(I i)
Й й
(J j)
К к
(K k)
Л л
(L l)
М м
(M m)
Н н
(N n)
О о
(O o)
П п
(P p)
Р р
(R r)
С с
(S s)
Т т
(T t)
У у
(U u)
Ф ф
(F f)
Х х
(X x)
Ч ч
(C c)
Ш ш
(Ş ş)
Ъ ъ
(' ')
Э э
(E e)
Ю ю
(JU ju)
Я я
(JA ja)
Ғ ғ
(Ƣ ƣ)
Ӣ ӣ
(Ī ī)
Қ қ
(Q q)
Ў ў/Ӯ ӯ
(Ū ū)
Ҳ ҳ
(H h)
Ҷ ҷ
(Ç ç)

Lingue mongole

Le lingue mongole includono il khalkha (in Mongolia), il buriat (intorno al lago Bajkal) e il calmucco (a nord-ovest del mar Caspio). Il khalka viene scritto anche con l'alfabeto oirat, che sta venendo reintrodotto lentamente in Mongolia.

Khalkha
Lo stesso argomento in dettaglio: Lingua mongola.
L'alfabeto khalkha mongolo
А аБ бВ вГ гД дЕ еЁ ёЖ жЗ зИ иЙ й
К кЛ лМ мН нО оӨ өП пР рС сТ тУ у
Ү үФ фХ хЦ цЧ чШ шЩ щЪ ъЫ ыЬ ьЭ э
Ю юЯ я

Le lettere cirilliche Кк, Фф e Щщ non vengono utilizzate nelle parole native mongole, ma solo per i prestiti dal russo.

Buriat

L'alfabeto cirillico buriat (буряад) è simile a quello khalkha, ma la Ь indica palatalizzazione come in russo. Il buriat non usa Вв, Кк, Фф, Цц, Чч, Щщ o Ъъ nelle parole native.

L'alfabeto buriat
А аБ бВ вГ гД дЕ еЁ ёЖ жЗ зИ иЙ й
Л лМ мН нО оӨ өП пР рС сТ тУ уҮ ү
Х хҺ һЦ цЧ чШ шЫ ыЬ ьЭ эЮ юЯ я
Calmucco

L'alfabeto cirillico calmucco (хальмг) è simile a quello khalkha, ma le lettere Ээ, Юю ed Яя appaiono solo all'inizio di parola. In calmucco, le vocali lunghe vengono scritte due volte nella prima sillaba (нөөрин), ma una volta sola nelle sillabe successive. Le vocali corte vengono spesso omesse nelle sillabe successive alla prima (хальмг = /xaʎmaɡ/).

L'alfabeto calmucco
А аӘ әБ бВ вГ гҺ һД дЕ еЖ жҖ җЗ з
И иЙ йК кЛ лМ мН нҢ ңО оӨ өП пР р
С сТ тУ уҮ үХ хЦ цЧ чШ шЬ ьЭ эЮ ю
Я я
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Configurazione della tastiera

Su una tastiera russa, le lettere sono disposte come segue:

Thumb
Layout della tastiera russa

Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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