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Pagellus bogaraveo

specie di pesce Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Pagellus bogaraveo
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Pagellus bogaraveo (Brünnich, 1768), conosciuto in italiano come pezzogna[4], occhialone, occhione o rovello, è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia Sparidae[3].

Fatti in breve Come leggere il tassoboxOcchialone, Stato di conservazione ...
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Alcuni individui fotografati nel loro ambiente naturale
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Individuo catturato nel mar Ligure
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Descrizione

Riepilogo
Prospettiva

L'adulto ha corpo oblungo e relativamente compresso ai lati[5], con occhi molto grandi il cui diametro è uguale[6] o più breve[7] rispetto alla lunghezza del muso, che ha profilo convesso. La mandibola è leggermente sporgente; i denti anteriori sono robusti e curvi, gli altri denti sono molariformi e disposti in due o tre serie. La pinna dorsale è unica, con 12 raggi spiniformi e 12-14 raggi molli, la pinna anale ha 3 raggi spinosi e 12-13 molli; in entrambe queste pinne l'ultimo raggio molle è più grande degli altri ed ha un parziale rivestimento di scaglie. Le pinne pettorali sono lunghe quanto la testa, le pinne ventrali sono invece corte[6]. Gli individui giovani sono più slanciati dell'adulto e molto simili al pagello bastardo dal quale si possono riconoscere per avere solo 9-10 raggi molli nella pinna anale[6].

Il colore dell'adulto è rossastro più o meno vivo sul dorso, argenteo sui fianchi e bianco sul ventre[6], è sempre presente e caratteristica una macchia nera rotondeggiante[7] o triangolare[5] dietro l'opercolo all'altezza dell'occhio, attraversata dalla linea laterale. Le pinne sono rosee[6]. I giovanili sono invece argentei con dorso brunastro chiaro o verdastro, la caratteristica macchia nera sul fianco può essere poco visibile o mancare de tutto[7] e vi è una macchietta scura all'ascella delle pettorali, non sempre ben visibile[5].

La taglia raggiunge eccezionalmente i 70 cm, più comunemente misura intorno ai 30 cm. Il peso massimo registrato è di 4 kg[2].

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Distribuzione e habitat

È una specie diffusa nel mar Mediterraneo e nell'Oceano Atlantico orientale tra il Sahara occidentale a sud e le isole Orcadi e la Norvegia a nord, con segnalazioni anche dall'Islanda. Nel Mediterraneo è comune nel bacino occidentale mentre scarseggia a est della Sicilia eccetto in parti del mar Adriatico, del mar Egeo e del mar di Marmara ed è del tutto assente dal mar Nero e dal mar di Levante[1]. Assieme alla tanuta è l'unica specie di sparidi diffusa e comune nei mari dell'Europa settentrionale.

Vive a profondità da 150 ad 700 m[2] su fondi fangosi[6], anche su rocce sulle secche al largo[7]. I giovani sono costieri e vivono su fondi sabbiosi, spesso dove vi sono praterie di fanerogame marine[5].

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Biologia

La longevità massima nota è di 15 anni[2].

Comportamento

Si tratta di una specie gregaria[6].

Alimentazione

Carnivoro. La dieta si basa su invertebrati sia planctonici che bentonici come crostacei, molluschi ed echinodermi e su pesci[8].

Riproduzione

La riproduzione avviene in inverno. I giovani sono ermafroditi per poi assumere uno dei due sessi con la crescita, circa il 10% degli individui rimane ermafrodita anche da adulto. L'accrescimento è lento, soprattutto nei mari nordici[6].

Predatori

Tra i predatori segnalati in letteratura vi sono: Beryx splendens, Seriola rivoliana, Conger conger, Coryphaena hippurus, Fistularia commersonii, Raja clavata e Galeorhinus galeus[9].

Pesca

Si cattura con reti a strascico, reti da posta e palamiti. Abbocca anche agli ami del bolentino di profondità. Le carni sono ottime e molto apprezzate in cucina.

Tassonomia

In passato il nome Pagellus bogaraveo veniva utilizzato solo per i giovani mentre per gli adulti, creduti una specie diversa, veniva adoperato il binomio Pagellus centrodontus, da considerarsi quindi sinonimo di Pagellus bogaraveo[6].

Conservazione

Le popolazioni atlantiche di P. bogaraveo hanno subito un certo decremento dovuto alla sovrapesca, ad esempio nello stretto di Gibilterra le catture sono dimuinuite del 67% in quattro anni. Le popolazioni mediterranee sembrano essere in uno stato di conservazione nettamente migliore. Le sue caratteristiche di vita lunga e lenta maturazione rendono questa specie particolarmente sensibile alla pesca eccessiva. Per questi motivi la IUCN classifica la specie come "prossima alla minaccia"[1].

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Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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