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Remi - Le sue avventure

serie televisiva animata prodotta dalla Tokyo Movie Shinsha Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Remi - Le sue avventure
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Remi - Le sue avventure (家なき子?, Ie naki ko) è una serie televisiva anime prodotta dalla Tokyo Movie Shinsha nel 1977, tratta dal romanzo Senza famiglia di Hector Malot. È stata trasmessa in Italia per la prima volta nel 1979 su Rete 1.

Disambiguazione – Se stai cercando il singolo discografico, vedi Remi - Le sue avventure (singolo).
Fatti in breve 家なき子 (Ie naki ko), Genere ...
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Trama

Riepilogo
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Il protagonista Remi affiancato da Capi, Joli Coeur, Zerbino e Dolce

Nato a Londra da una nobile famiglia inglese, Richard Milligan viene rapito ancora in fasce per ordine dello zio che vuol diventare unico erede delle fortune di famiglia. I rapitori, i coniugi Driscoll, lasciano il neonato in Francia a Parigi, dove il signor Gerolamo Barberin lo trova per caso e decide di allevarlo insieme alla moglie, dandogli il nome di Remi. Il padre lavora come muratore a Parigi e manda i pochi soldi che guadagna alla moglie in paese, ma un brutto giorno si infortuna cadendo da un'impalcatura, rimanendo invalido al lavoro. Fa causa al padrone del cantiere spendendo tutti i soldi della famiglia nel processo, ma la perde: la famiglia è completamente rovinata ed è costretta a vendere l'unica mucca per ripagare i debiti.

Remi ora è una bocca di troppo da sfamare e il signor Barberin accetta la proposta del signor Vitali, incontrato per caso in una locanda della città, che si dice interessato a prendersi cura del ragazzino ormai di otto anni, e farlo lavorare nella sua compagnia artistica ambulante. La decisione spezza il cuore della madre adottiva, che non accetta la decisione del marito, ma Remi è ormai partito ed è un membro della compagnia Vitali, assieme ai cani Capi, Zerbino, Dolce ed alla scimmietta Joli Coeur[1].

Col passare del tempo Remi si integra perfettamente nella compagnia, imparando a fare parecchi numeri divertenti con gli animali, ma i momenti sereni terminano quando il signor Vitali, per difendere il suo cane Capi dai maltrattamenti di un gendarme, finisce in carcere per due mesi.

Remi è così costretto ad addossarsi il carico del mantenimento degli animali e quando ormai, stremato e senza cibo è assalito dalla disperazione, incontra casualmente la signora Milligan, che con la sua imbarcazione, il Cigno, sta risalendo i fiumi della Francia nella speranza di guarire il figlioletto Arthur colpito da una grave forma di artrosi alle gambe. La signora Milligan è in realtà la vera madre di Remi, ma sia lei sia il ragazzo non hanno assolutamente idea del legame che li unisce.

Accolto sulla barca, Remi accetta di passare sul Cigno i mesi che lo separano dalla scarcerazione del signor Vitali e il lungo soggiorno del ragazzo a bordo, porta la signora a convincersi che il suo primogenito Richard, rapito in tenera età, sia ancora vivo.

Allo scadere del secondo mese, Vitali viene liberato, ma si è ammalato di polmonite, nonostante tutto Remi si rimette in viaggio con lui, ma la vita della compagnia subisce un duro colpo durante lo stesso inverno di quell'anno. Le nevicate insistenti non lasciano scampo a chi, come loro, si rifugia in una capanna nei boschi: nella notte i lupi sbranano Zerbino e Dolce, inoltre la scimmietta si ammala di una preoccupante polmonite. Vitali si rende conto dell'impossibilità di sopravvivere in condizioni simili e decide di trovare una sistemazione per il suo figlioccio. Il destino però non gli sorride, una seconda tormenta gli è fatale e dopo la morte della scimmietta pochi giorni prima, muore lasciando solo il ragazzo, che sopravvive solo perché Mastro Vitali lo salva scaldandolo con il suo corpo.

Il ragazzo semiassiderato viene trovato dalla famiglia Acquin nei pressi della sua abitazione, dove viene curato ed accolto come un figlio, anche per la forte simpatia che per lui nutre Elisa[2] la più piccola delle figlie, che per una malattia infantile ha perso l'uso della parola. Dal commissario di polizia locale, egli apprende la vera identità del suo amato padre adottivo signor Vitali. Si tratta di Carlo Balzani, in passato un celebre tenore caduto in disgrazia, in seguito alla pubblica umiliazione subita, per la perdita della voce durante un concerto, dovuta ad una forte febbre, quindi costretto a diventare artista di strada sotto pseudonimo, per non infangare la gloria passata. Non passa molto tempo che la sciagura si abbatte senza pietà anche sulla famiglia Acquin, la quale, già indebitatasi per costruire una serra di fiori, perde ogni cosa dopo che una violenta grandinata distrugge tutte le serre. Il padre, condannato al carcere per debiti e alla confisca dei beni, lascia i figli presso i suoi parenti sparsi per la Francia, ma per Remi non c'è posto. Il ragazzo promette ai nuovi fratelli che avrebbe fatto da collegamento fra loro, andandoli a trovare a turno e va a Parigi, dove ritrova un vecchio amico, Mattia, che per sopravvivere escogita ogni stratagemma ai limiti della legalità.

Intanto anche Gerolamo Barberin si reca a Parigi per cercare Remi e consegnarlo all'avvocato Galley che sta cercando il ragazzo per conto della sua vera famiglia. Ma Gerolamo è gravemente malato e ritrova Remi solamente quando è ormai in fin di vita. Prima di morire rivela al ragazzo che sua madre è ancora viva e che lo sta cercando.

A questo punto Remi e Mattia decidono di partire per l'Inghilterra per recarsi dall'avvocato Galley, ma cadono senza volerlo nel tranello teso dai Driscoll, che fingendosi la vera famiglia di Remi, avevano incaricato Galley di ritrovare il ragazzino per poi usarlo come ostaggio ed estorcere denaro ai veri genitori. I due ragazzi sono quindi catturati dai Driscoll e durante la loro prigionia scoprono casualmente che la vera madre di Remi è proprio la signora Milligan che Remi aveva incontrato tanto tempo prima in Francia.

Mattia e Remi organizzano un piano di fuga, ma proprio quando sembrano poter sfuggire ai Driscoll, l'intera banda, autrice di numerosi furti viene arrestata della polizia londinese assieme allo stesso Remi durante una retata. Remi si professa estraneo alla banda, ma l'ispettore della polizia, non convinto della sua versione, lo invia al riformatorio. Mattia, con l'aiuto di Bob, un amico dei due ragazzi, riesce però a farlo fuggire. Finalmente Remi e Mattia possono ritornare in Francia alla ricerca della signora Milligan, la vera madre di Remi.

La fortuna comincia a sorridere al ragazzo ormai diventato quasi undicenne: la signora Milligan, infatti, ha incontrato casualmente Beniamino, uno dei figli del signor Acquin, il quale le ha raccontato le peripezie del ragazzo accennando alle sue misteriose origini di trovatello. La donna, insospettita dalle ombre sul passato di Remi, decide di andare fino in fondo alla faccenda e si reca al villaggio di Chavanon per incontrare la donna che lo ha trovato e allevato nei primi anni di vita. Il vestito indossato dal bambino, ancora conservato dalla signora Barberin, non lascia dubbi alla nobile inglese: ora sa che Remi è il bambino che le venne rapito ancora in fasce.

Anche Mattia e Remi arrivano poco dopo a Chavanon, e la madre adottiva informa Remi che la signora Milligan è appena partita per Ginevra con il figlio Arthur e con la piccola Elisa. Arthur dovrà essere operato ed Elisa sarà visitata da un esperto per tentare di farla parlare di nuovo.

A Ginevra si ha l'incontro finale della serie: Remi ritrova la sua vera madre ed Elisa, che finalmente riesce a parlare di nuovo dopo aver rivisto il suo adorato Remi. Ora la tranquillità sembra entrare nella sua vita e Remi potrebbe fermarsi con Mattia nella casa della signora Milligan, tuttavia i due ragazzi decideranno di proseguire per un po' il loro viaggio per la Francia per raggiungere la loro totale indipendenza.

Dieci anni dopo Remi sposerà la dolce Elisa e diverrà avvocato, Mattia invece sfrutterà il suo grande talento nella musica e diventerà un violinista di fama internazionale.

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Produzione e diffusione

Riepilogo
Prospettiva

La serie, composta di 51 episodi, è stata trasmessa per la prima volta sulla rete giapponese Nippon Television dal 2 ottobre 1977 al 1º ottobre 1978[3] con la sigla di apertura Sā aruki hajime yō (さあ歩きはじめよう? lett. "Iniziamo a camminare") interpretata da Ayako Sawada e i Singers Three e la sigla di chiusura Harapeko māchi (はらぺこマーチ? lett. "In marcia con la fame") interpretata da Ayako Sawada e il coro Mizuumi.[4]

Il cartone animato è stato prodotto adottando l'effetto Pulfrich, un sistema pseudo-3D visualizzabile con appositi occhiali. L'effetto era garantito anche dai particolari scorrimenti orizzontali delle immagini, tipicamente paesaggi, di cui la serie era ricca. In Italia gli speciali occhialini che permettevano la visione tridimensionale sono stati allegati ai settimanali Radiocorriere TV e TV Sorrisi e Canzoni in occasione della prima trasmissione Rai del 1979.[5][6]

Edizioni italiane

La prima edizione italiana è andata in onda dal 22 ottobre 1979 al 4 gennaio 1980 su Rete 1, con il titolo Remi - Le sue avventure e accompagnata dalla sigla omonima scritta da Luigi Albertelli, composta da Vince Tempera e cantata da I ragazzi di Remi.

Nel 1999 Mediaset ha trasmesso una nuova edizione dal titolo Ascolta sempre il cuore Remì e con un nuovo doppiaggio. Per la nuova edizione è stata realizzata una sigla scritta da Alessandra Valeri Manera, composta da Franco Fasano e cantata da Cristina D'Avena, che porta il medesimo titolo della serie.

Dal 2003 la stessa Mediaset ripropone l'anime con la prima sigla italiana, pur mantenendo le immagini della nuova sigla e il titolo Ascolta sempre il cuore Remi.[7] Dal 31 gennaio 2022 viene trasmessa su Italia 1 la versione rimasterizzata in alta definizione, che mantiene il ridoppiaggio e il nuovo titolo e ripristina la seconda sigla italiana, modificandone il montaggio.[8]

Doppiaggio

Ulteriori informazioni Personaggio, Doppiatore originale ...
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Episodi

Riepilogo
Prospettiva
Ulteriori informazioni Nº, In onda ...
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Remi - Il film

Dalla serie è stato tratto il film di montaggio cinematografico Remi - Il film (家なき子 Ie naki ko) della durata di 96 minuti, talvolta indicato semplicemente come Remi. È stato distribuito in Italia nel gennaio 1980[26] e in Giappone il 15 marzo dello stesso anno.

Note

Voci correlate

Collegamenti esterni

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