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Vaccinium

genere di piante Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Vaccinium
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Vaccinium L., 1753 è un genere di piante appartenenti alla famiglia delle Ericacee[1], i cui frutti sono comunemente noti come mirtilli.

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Descrizione

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Mirtillo in fiore. Notare l'aspetto dei fiori, tipico delle Ericacee

Le specie di questo genere sono in prevalenza piccoli arbusti; il gigante tra i mirtilli, Vaccinium arboreum del Nord America, è un piccolo albero, che può arrivare a 9 m; la gran parte delle specie (in particolare quelle presenti in Italia) è di piccole dimensioni o addirittura strisciante.
Il mirtillo nero (Vaccinium myrtillus) fiorisce in maggio e fruttifica in luglio-agosto, ha foglie ovali e frutti bluastri. Il mirtillo rosso (Vaccinium vitis-idaea) ha foglie coriacee sempreverdi, con fiori bianchi o rosa, riuniti in grappoli terminali; produce bacche rosse commestibili ma amarognole.

I fiori hanno una forma tipica a orcio rovesciato, con petali saldati tra loro. Questa forma è comune a tutte le Ericacee.

I frutti hanno l'aspetto di bacche, ma in realtà sono false bacche, perché si originano - oltre che dall'ovario - da sepali, petali e stami.

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Distribuzione e habitat

Il genere ha una distribuzione cosmopolita[1]. La maggior parte delle specie vive nell'emisfero settentrionale e soprattutto in climi temperati e freddi, ma non mancano mirtilli propri di aree tropicali come le Hawaii, il Madagascar, Giava.

In Italia il genere Vaccinium cresce allo stato spontaneo sui monti del Centro e del Nord.

Tassonomia

Lo stesso argomento in dettaglio: Specie di Vaccinium.

Il genere comprende 470 specie[1]

Produzione

Ulteriori informazioni Maggiori produttori di mirtilli (2012) (in tonnellate) ...
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Usi

Riepilogo
Prospettiva

Usi alimentari

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Mirtillo gigante americano.

Molte specie di mirtilli producono bacche commestibili, più o meno aspre secondo la specie e il grado di maturazione. Tra le altre, citiamo il mirtillo nero (il più usato) e il mirtillo rosso.

Il mirtillo, in generale, contiene discrete quantità di acidi organici (citrico, malico, etc.), zuccheri, pectine, tannini, mirtillina (glucoside colorante), antocianine, vitamine A e C e, in quantità minore, vitamina B. Si sottolinea l'influenza favorevole delle antocianine sui capillari della retina e su tutti gli altri capillari in generale.

Il succo di mirtillo è consumato sempre di più per via delle sue proprietà benefiche.

Usi officinali

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

Il frutto del mirtillo contiene[3] alcune antocianine, tra cui: cianidina, delfinidina, pelargonidina, malvidina, peonidina, irsutidina e petunidina.

Alcune di queste sostanze sono considerate utili per la circolazione sanguigna, tant'è che numerosi farmaci indicati nelle situazioni di fragilità capillare o per problemi vascolari sono a base di mirtillina.

Sono inoltre indicati per gli occhi (miopia e retinopatia), contro l'affaticamento visivo notturno e contro il diabete.

Il frutto è indicato, inoltre, come antisettico urinario e, soprattutto se essiccato, ha proprietà astringenti e può essere utilizzato come antidiarroico.

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Note

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