Giovanna Scotto, all'anagrafe Giovanna Margherita Piana-Canova (Torino, 26 agosto 1894Grottaferrata, 23 dicembre 1985), è stata un'attrice e doppiatrice italiana.

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Giovanna Scotto in una foto dei primi anni cinquanta

Biografia

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Giovanna Scotto in una foto di gioventù

Nacque a Torino da un amministratore di Compagnie, esordendo nel teatro dialettale già da bambina. Nel 1909-10 fece parte della compagnia Gramatica-Ruggeri, nel 1913-14 era prim'attrice giovane nella Falconi-Zoncada, dal 1919 al 1922 prim'attrice con Lamberto Picasso, e nel 1924 recitò nella Compagnia Stabile Sarda. Nel 1927-28 in una compagnia dannunziana, e dal 1929 partecipò per un decennio ai principali spettacoli classici all'aperto, come nell'Oreste di Vittorio Alfieri alle terme di Caracalla, l'Orestea di Eschilo, l'Ippolito e Le troiane di Euripide, l'Aiace di Sofocle, Ifigenia in Aulide di Euripide.[1]

Debutta nel cinema all'epoca del muto, nel film Fortunale del 1912. È presente nel cinema sonoro dei primi anni '30, come in Ragazzo di Ivo Perilli e Acciaio di Walter Ruttmann (1933), e in seguito La figlia di Jorio, Aurora sul mare, Due lettere anonime e Operazione Mitra. Numerosi anche i lavori nella prosa radiofonica EIAR e RAI dagli anni trenta agli anni sessanta.

Si trasferì a Roma, dove continuò a lavorare come attrice ma, soprattutto, come doppiatrice della C.D.C., diventando, assieme a Lydia Simoneschi, Tina Lattanzi, Dhia Cristiani, Andreina Pagnani e Rosetta Calavetta, una delle doppiatrici di punta della sua generazione. Doppiò Ingrid Bergman in Casablanca, Ethel Barrymore ne La scala a chiocciola, Martha Scott ne I dieci comandamenti e Reta Shaw ne Il segreto di Pollyanna. Prestò spesso la sua voce anche ad altre importanti attrici, come Claudette Colbert, Agnes Moorehead, Mary Astor e Jane Darwell. Nel campo del cinema di animazione, ha prestato a voce a Fatima nel cartone La rosa di Bagdad e la voce narrante nel film Cenerentola della Disney (primo doppiaggio).

Sposatasi giovanissima con Vincenzo Scotto,[2] da cui prese il cognome d'arte. Rimasta vedova, nel 1947 si sposò in seconde nozze col poeta, giornalista, sceneggiatore e critico cinematografico Diego Calcagno.[1]

Morì a Grottaferrata il 23 dicembre 1985 all'età di 91 anni. È sepolta presso il Cimitero del Verano

Filmografia

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Andrea Checchi e Giovanna Scotto nel film Due lettere anonime (1945) di Mario Camerini

Teatro

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Locandina di Ifigenia in Aulide (1953) con Giovanna Scotto nel ruolo di Clitennestra

Prosa televisiva

Prosa radiofonica

EIAR

  • Pesca notturna, di Edoardo Grella, trasmessa il 24 febbraio 1933
  • Fuggiamo, radiodramma di Lucilla Antonelli, trasmessa il 3 marzo 1933
  • Mogliettina, commedia di Adriano Mancini, trasmessa il 20 febbraio 1934
  • Arlesiana, commedia drammatica di Alfonso Daudet, trasmessa il 28 febbraio 1934
  • Sogno (ma forse no), commedia di Luigi Pirandello, trasmessa il 11 gennaio 1936
  • Fiammellina, commedia di Quintero, trasmessa il 28 gennaio 1936
  • Ave Maria, commedia di Guglielmo Zorzi, regia di Aldo Silvani, trasmessa il 29 aprile 1937
  • La Madonnina del Belvento, di Pier Maria Rosso di San Secondo, regia di Aldo Silvani, trasmessa l'11 giugno 1937

RAI

Varietà radiofonici Rai

  • Il contagocce, divagazioni di Diego Calcagno presentate da Giovanna Scotto (1957)

Doppiaggio

Cinema

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Giovanna Scotto in sala doppiaggio nel 1951

Film d'animazione

Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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