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Alpi Graie
sezione alpina Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Le Alpi Graie sono una sezione delle Alpi, appartenenti al grande settore delle Alpi Nord-Occidentali, che interessano la Francia, l'Italia e, marginalmente, la Svizzera. La presenza, all'interno della sezione, del monte Bianco, vetta più alta delle Alpi, le rende particolarmente conosciute e importanti.
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Toponimo
Il toponimo Alpi Graie deriva dalla tribù celtica dei Graioceli che abitò la zona del colle del Moncenisio e le Valli di Lanzo [1].
Storia
Abitata fin da diversi secoli avanti Cristo da popolazioni galliche, tra cui i Graioceli e i Salassi, l'area delle Alpi Graie fu poi conquistata dai Romani nel I secolo a.C. In seguito alla caduta dell'Impero romano d'Occidente fu poi contesa tra diverse popolazioni e tribù germaniche. La maggior parte delle Alpi Graie appartenne per molti secoli al Ducato di Savoia (poi Regno di Sardegna).
Dopo la cessione di Nizza della Savoia sancita dal Trattato di Torino (24 marzo 1860), i versanti occidentali della porzione meridionale della catena passarono alla Repubblica Francese.[2] Oggi le Alpi Graie sono situate tra Francia (ovest), Italia (sud-est) e Svizzera (nord-est). Le Alpi Graie sono state protagoniste nella storia dell'alpinismo fin dalla conquista della vetta del Monte Bianco avvenuta nel 1786. Nell'800 vengono salite le principali montagne della sezione alpina[3]. Le prime associazioni di guide alpine nascono all'ombra del Monte Bianco[4].
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Geografia
Riepilogo
Prospettiva

Le Alpi Graie interessano in Italia le regioni del Piemonte e della Valle d'Aosta; in Francia i dipartimenti della Savoia e dell'Alta Savoia e in Svizzera il Canton Vallese.
Confinano:
- a nord-est con le Alpi Pennine dalle quali sono separate dal Petit col Ferret;
- a nord per un breve tratto con le Alpi Bernesi;
- a nord-ovest con le Prealpi di Savoia dalle quali sono separate dal Colle des Montets e dalla Sella di Megève;
- a sud-ovest con le Alpi del Delfinato dalle quali sono sperate dal fiume Arc;
- a sud con le Alpi Cozie dalle quali sono separate dal Colle del Moncenisio e dai fiumi Dora Riparia e Arc;
- ad est terminano nella Pianura padana.
Le Alpi Graie insieme alle Cozie e alle Marittime con la loro cresta segnano il confine tra Italia e Francia; questo confine si incontra con quello svizzero sul Mont Dolent nel massiccio del Monte Bianco.
Dal punto di vista orografico le sottosezioni Alpi di Lanzo e dell'Alta Moriana, Alpi della Grande Sassière e del Rutor e Alpi del Monte Bianco sono sulla catena principale alpina mentre le Alpi della Vanoise e del Grand Arc si staccano ad ovest al colle dell'Iseran, le Alpi del Gran Paradiso si staccano ad est al colle del Nivolet, le Alpi del Beaufortain si staccano ad ovest al colle di Meraillet.
I limiti geografici sono[5]: Colle del Moncenisio, Lanslebourg, fiume Arc (Modane, Saint-Michel-de-Maurienne, Saint-Jean-de-Maurienne, Aiguebelle), fiume Isère, Albertville, torrente Arly (Flumet, Megève), sella di Megève, fiume Arve (Chamonix, Argentière), Colle des Montets, Eau Noire, confine Francia/Svizzera, Torrente Trient, Rodano, Martigny, torrente Dranse, torrente Dranse di Bagnes, Sembrancher, torrente Dranse d'Entremont, Orsières, torrente Dranse de Ferret, Petit col Ferret (confine Svizzera/Italia), fiume Dora di Ferret, Courmayeur, fiume Dora Baltea (Aosta, Châtillon, Ivrea), Pianura padana, fiume Dora Riparia, Susa, torrente Cenischia, confine Italia/Francia, Colle del Moncenisio.
Da un punto di vista orografico appartiene alle Alpi Graie anche la fascia collinare dell'Anfiteatro morenico di Ivrea situata in destra idrografica della Dora Baltea. Le Alpi Graie nel versante italiano sono drenate da affluenti del fiume Po mentre nel versante francese e svizzero sono drenate da affluenti del Rodano. I principali fiumi e torrenti che hanno la sorgente sulle Alpi Graie o sono comunque alimentati dalle acque che scendono dal gruppo montuoso sono: Arc, Arve Dora Baltea, Dora Riparia, Isère, Orco, Stura di Lanzo.
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Geologia

Le Alpi Graie, dal punto vista geologico, rientrano nel più ampio quadro della geologia delle Alpi Occidentali caratterizzate dal Dominio Pennidico. Sono attraversate per tutta la loro lunghezza dal Fronte Pennidico.
Classificazione
Le Alpi Graie sono generalmente individuate in modo univoco dalle varie classificazioni alpine[6]. La Partizione delle Alpi e i testi recenti su questa basati[7], le individuano come una sezione delle Alpi Occidentali. La SOIUSA del 2005 le vede come una sezione delle Alpi Nord-occidentali. Le maggiori discordanze nascono nelle suddivisioni interne.
Suddivisioni
Riepilogo
Prospettiva
SOIUSA

Le Alpi Graie, secondo la SOIUSA, sono suddivise nelle seguenti sei sottosezioni (a loro volta suddivise in supergruppi):[8]
Partizione delle Alpi

La Partizione delle Alpi del 1926 suddivide la sezione n. 3 denominata Alpi Graie in tre gruppi:
- Gruppo del Gran Paradiso (3.a)
- Alpi della Tarantasia (3.b)
- Gruppo del Monte Bianco (3.c).
Suddivisione delle Alpi italiane
Il Touring Club Italiano ed il Club Alpino Italiano nella collana Guida dei Monti d'Italia si interessano solamente alla parte italiana delle Alpi Graie[9] e le suddividono in quattro gruppi:
Suddivisione delle Alpi francesi

Il Club Alpino Francese, parlando della parte delle Alpi situata in Francia, le suddivide in 4 sezioni e 34 raggruppamenti[14]. In particolare parlando della sezione Alpi del Nord individua i seguenti raggruppamenti che coinvolgono le Alpi Graie:
- ...
- B.2 - Mont Blanc
- B.3 - Beaufortin
- B.4 - Grand Arc - Lauzière
- ...
- B.11 - Tarentaise
- B.12 - Vanoise
- B.13 - Maurienne
Altre suddivisioni
Tradizionalmente le Alpi Graie venivano talvolta divise in quattro gruppi:
- le Alpi del Monte Bianco (a nord del Colle del Piccolo San Bernardo con la vetta più alta delle Alpi: il Monte Bianco, 4810 m s.l.m.);
- il Gruppo Centrale (che segna lo spartiacque italo-francese tra il Colle del Piccolo San Bernardo e il Colle del Moncenisio);
- il Gruppo Occidentale o gruppo francese (suddiviso a sua volta nel massiccio della Vanoise, nel massiccio del Beaufortain e nel massiccio della Lauzière - separato dal gruppo centrale dal Colle dell'Iseran);
- il Gruppo Orientale (detto anche gruppo italiano - separato dal gruppo centrale dal Colle del Nivolet - comprendente soprattutto il massiccio del Gran Paradiso).
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Vette più alte di 4.000 metri
Riepilogo
Prospettiva


Il Monte Bianco è la montagna più alta delle Alpi Graie e di tutta la catena alpina. Oltre al Monte Bianco nelle Alpi Graie vi sono 29 vette sopra i 4.000 metri[15]. Esse si trovano tutte nel Massiccio del Monte Bianco ad eccezione del Gran Paradiso che si trova nel massiccio omonimo.
L'elenco completo è il seguente[16][17]:
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Altre vette
Riepilogo
Prospettiva







Altre vette significative delle Alpi Graie sono[18]:
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Valichi
Riepilogo
Prospettiva


Le Alpi Graie, soprattutto nel loro spartiacque principale, non hanno facili valichi. Per questo motivo nella storia hanno sempre costituito come una barriera naturale tra la pianura padana e il bacino del Rodano.
Storicamente hanno avuto notevole importanza il Colle del Moncenisio e il Colle del Piccolo San Bernardo; l'apertura del Traforo del Monte Bianco (1965[19]) e del Traforo stradale del Frejus (nelle Alpi Cozie, inaugurato nel 1980[20]) hanno ridotto l'importanza dei due valichi per il traffico stradale.
Un terzo valico di grande rilievo è il Colle dell'Iseran, che mette in comunicazione l'alta Vanoise con la Val-d'Isère. Esso è percorso dalla Route des Grandes Alpes, che nel tratto in questione prende il nome di strada D902[21].
I principali valichi alpini delle Alpi Graie sono elencati nella tabella sottostante. La sottosezione nella quale il passo è collocato è indicata con:
- AB per le Alpi del Monte Bianco,
- AG per le Alpi della Grande Sassière e del Rutor,
- AL per le Alpi di Lanzo e dell'Alta Moriana,
- AP per le Alpi del Gran Paradiso,
- AV per le Alpi della Vanoise e del Grand Arc.
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Parchi
Riepilogo
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Le Alpi Graie ospitano vari parchi destinati alla conservazione e valorizzazione delle bellezze naturalistiche. Per primo è stato istituito il Parco nazionale del Gran Paradiso e poi vari altri.
Attualmente si possono elencare due parchi nazionali:
- Parco nazionale del Gran Paradiso che interessa le Alpi del Gran Paradiso
- Parco nazionale della Vanoise che interessa le Alpi della Vanoise e del Grand Arc
varie riserve naturali regionali, tra le quali
- Riserva naturale integrale della Madonna della Neve sul Monte Lera
- Riserva naturale speciale del Sacro Monte di Belmonte
- Riserva naturale speciale dell'Orrido e stazione di Leccio di Chianocco
- Riserva naturale speciale dei Monti Pelati e Torre Cives
- Riserva naturale speciale dell'Orrido di Foresto e Stazione di Juniperus oxycedrus di Crotte San Giuliano
e un parco di interesse provinciale
Alcune aree di interesse naturalistico non incluse in parchi o riserve naturali sono però tutelate dall'istituzione di siti di interesse comunitario (SIC) della rete europea Natura 2000, come ad esempio il "Pian della Mussa" (codice IT1110029) o il "Monte Musinè e Laghi di Caselette" (codice IT1110081).[22]
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Rifugi
Riepilogo
Prospettiva

Per facilitare l'escursionismo e la salita alle vette le Alpi Graie sono dotate di numerosi rifugi alpini[23]:
- Rifugio del Goûter - 3.817 m
- Rifugio des Cosmiques - 3.613 m
- Rifugio Torino - 3.375 m
- Rifugio Quintino Sella - 3.363 m
- Rifugio del Trient - 3.170 m
- Rifugio di Tête Rousse - 3.167 m
- Rifugio Francesco Gonella - 3.071 m
- Rifugio dei Grands Mulets - 3.051 m
- Rifugio degli Angeli al Morion - 2.916 m
- Rifugio Vittorio Raffaele Leonesi - 2.909 m
- Rifugio Cà d'Asti - 2.854 m
- Rifugio Gabriele Boccalatte e Mario Piolti - 2.803 m
- Rifugio du Carro - 2.760 m
- Rifugio Federico Chabod - 2.750 m
- Rifugio Vittorio Emanuele II - 2.732 m
- Rifugio Bartolomeo Gastaldi - 2.659 m
- Rifugio Ernesto Tazzetti - 2.642 m
- Rifugio Luigi Cibrario - 2.616 m
- Rifugio città di Chivasso - 2.604 m
- Rifugio Cesare Dalmazzi al Triolet - 2.590 m
- Rifugio des Evettes - 2.590 m
- Rifugio Monzino - 2.590 m
- Rifugio Vittorio Sella - 2.584 m
- Rifugio des Conscrits - 2.580 m
- Rifugio Sogno di Berdzé al Péradzà - 2.526 m
- Rifugio Arbolle - 2.507 m
- Rifugio Albert Deffeyes - 2.494 m
- Rifugio Pian della Ballotta - 2.470 m
- Rifugio Gian Federico Benevolo - 2.287 m
- Rifugio Paolo Daviso - 2.280 m
- Rifugio de Vallombrun - 2.270 m
- Rifugio Guglielmo Jervis - 2.250 m
- Rifugio dell'Averole - 2.210 m
- Rifugio Elisabetta Soldini Montanaro - 2.195 m
- Rifugio Dondena - 2.192 m
- Rifugio du Cuchet - 2.160 m
- Rifugio Città di Cirié - 1.850 m
- Rifugio de Miage - 1.559 m
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Curiosità
Nel detto ampiamente usato per insegnare la partizione delle Alpi italiane Ma con gran pena le reca giù le Alpi Graie sono rappresentate dalla terza sillaba, Gra.
Note
Bibliografia
Altri progetti
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