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Digital Audio Broadcasting
sistema digitale di diffusione radiofonica Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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In telecomunicazioni il Digital Audio Broadcasting (DAB), dalla lingua inglese diffusione di audio digitale, è uno standard di radiodiffusione digitale che permette la trasmissione sonora di programmi radiofonici con qualità paragonabile, nella sua ultima versione (DAB+), a quella di un compact disc. DAB è uno standard utilizzato in molti paesi del mondo - anche se non in Nord America, dove l'HD Radio è lo standard per la radio digitale.

Paesi con un servizio regolare
Paesi con un servizio in prova
Paesi interessati
DAB non più in uso
La Norwegian Broadcasting Corporation (NRK) ha lanciato il primo canale DAB al mondo il 1º giugno 1995 (NRK Klassisk), mentre la BBC e la Swedish Radio (SR) hanno lanciato le loro prime trasmissioni radiofoniche digitali DAB il 27 settembre 1995. I ricevitori DAB sono disponibili in molti paesi dalla fine degli anni '90. Il DAB è generalmente più efficiente nell'uso dello spettro rispetto alla radio analogica FM e può quindi offrire più servizi radio per la stessa larghezza di banda. Tuttavia la qualità del suono può essere notevolmente inferiore se il bit-rate assegnato ad ogni programma audio non è sufficiente.
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Caratteristiche
Riepilogo
Prospettiva
DAB

Il primo tipo di trasmissione in codifica digitale, il DAB propriamente detto, prevedeva un bit rate di 128 kbit/s con un codec audio MP2. Poiché tale codec necessitava di almeno 160 kbit/s per raggiungere la qualità tipica della radio FM e dai 192 ai 256 kbit/s per raggiungere la qualità CD, fu soggetto a diverse critiche da parte degli audiofili (soprattutto per il taglio delle frequenze superiori a 14 kHz, quando invece la radio FM garantiva una trasmissione fino a 15 kHz)[1][2].
DAB+
A fronte di queste critiche, nel febbraio 2007 l'ETSI (Istituto europeo per gli standard nelle telecomunicazioni), ha introdotto lo standard DAB+, in sostituzione del DAB. Per garantire la maggiore qualità del segnale trasmesso, lo standard DAB+ adotta l'algoritmo di compressione HE-AAC (High Efficiency Advanced Audio Codec, o AAC+)[3] e prevede anche una trasmissione più robusta ai disturbi, adottando un codice di correzione Reed-Solomon. Il DAB+ consente, a parità di qualità e potenza del segnale, di raddoppiare o triplicare il numero dei programmi trasmessi in un singolo multiplex (bouquet), consentendo eventualmente l'inserimento di altri servizi radiofonici.
Normalmente, quando si fa riferimento a DAB, si intende DAB+.[senza fonte]
Nel complesso, la trasmissione DAB+ presenta vantaggi e svantaggi rispetto a quella analogica. Fra i vantaggi:
- Minore influenza o assenza di interferenze sul segnale.
- Ricerca automatica della stazione in funzione della posizione del ricevente.
- Miglioramento dei servizi già esistenti e introduzione di servizi multimediali innovativi quali DLS, PAD e N-PAD.
- La multiplazione del segnale, ovvero la possibilità di far condividere a più segnali lo stesso canale e di conseguenza più emittenti in grado di condividere lo stesso mezzo trasmissivo senza interferenza tra di essi;
- Minori costi degli impianti trasmittenti per canale. Considerando che ogni multiplexer trasmette 12-18 canali[4] e che ha costi operativi inferiori, è fino a 19 volte più efficiente[5].
Fra gli svantaggi:
- A parità di copertura areale, la necessità di un maggior numero di impianti trasmittenti rispetto all'analogica
- Un più ridotto bacino di utenza per ogni singolo impianto trasmittente
- In passato, elevati costi degli impianti trasmittenti rispetto a quelli per trasmettere un singolo canale FM[6].
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Applicazioni multimediali nel DAB+

Il DAB implementa anche caratteristiche multimediali. La trasmissione digitale permette la diffusione di testi o immagini affiancanti la trasmissione radiofonica. La possibilità di usare tali funzioni è esclusivamente determinata dal tipo di ricevitore usato.
- Autoradio o ricevitore con schermo a cristalli liquidi esterno da 4 pollici.
- Autoradio con ricevitore esterno e display a cristalli liquidi posto sul frontale con la sola possibilità di leggere file di testo.
- Schede di espansione per computer che integrano tutte le funzioni.
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Diffusione del DAB+
Riepilogo
Prospettiva
Italia
Nel febbraio 2016 il 70% della popolazione italiana è raggiunto da un segnale outdoor (al di fuori degli edifici) DAB+, con una copertura concentrata nel nord Italia e nelle grandi città, mentre nel 2017 è previsto il raggiungimento di una copertura nazionale del 90%[7]. Sempre nel febbraio 2016, i tre consorzi nazionali che trasmettono in DAB+, di cui Rai con due multiplex (bouquet di canali), raggiungono una copertura di[7]:
- Rai DAB (Rai Way): 55%,
- DAB Italia: 65%
- EuroDAB Italia.: 85%
A questi si aggiungono sei multiplex locali: DBTAA, Digiloc, Rundfunk-Anstalt Südtirol (RAS), DAB Media, CR DAB, Radio Vaticana, CREADAB.
Nel gennaio 2016 trasmettono 116 canali DAB+ in simulcast e 20 esclusivamente DAB+, ai quali si aggiungono 7 data service e 2 canali di test. I canali nazionali sono 39, a fronte dei 19 ricevibili FM[8].
Consorzi nazionali[9]
Questa lista è suscettibile di variazioni e potrebbe essere incompleta o non aggiornata.
Consorzi locali[9]
Questa lista è suscettibile di variazioni e potrebbe essere incompleta o non aggiornata.
Altre radio DAB+ in prossimità del confine italiano o di cui è stato annunciato l'inizio trasmissione:
Quadro normativo in Italia
Regolamento del 2009
Il 21 dicembre 2009 fu pubblicato sul sito dell'AGCOM il nuovo regolamento (delibera n. 664/09/CONS) recante le norme che disciplinano la fase di avvio delle trasmissioni radiofoniche in tecnica numerica.
Il testo fu approvato in Consiglio il 26 novembre 2009 e abroga il precedente regolamento di cui alla delibera n. 149/05/CONS. Tale regolamento fu il frutto di un lungo percorso di consultazione tra operatori e Autorità[13] e apre il via definitivo alla transizione verso le trasmissioni in tecnica numerica. Il regolamento è stato modificato il 15 ottobre 2013, con la delibera AGCOM n. 567/13/CONS.
Il 15 febbraio 2010 il consorzio CR DAB fece ricorso al Tar del Lazio contro tale regolamento.
Le trasmissioni DAB+ ebbero inizio ufficialmente nel 2013 in provincia di Trento.
Individuazione dei bacini d'utenza nel 2015
Il 29 luglio 2015, con la pubblicazione della delibera n. 465/15/CONS, l'AGCOM ha concluso la defininizione dei 39 bacini d'utenza con cui viene suddiviso il territorio italiano[14]. Al fine di ridurre le incertezze sulle frequenze da assegnare e data la notevole competizione nel settore, sono nati nuovi consorzi e associazioni fra radio.
Il numero di canali inclusi in un multiplex varia proporzionalmente al livello di compressione, da una decina fino a 20-30. Il regolamento AGCOM prevede che a ogni emittente venga assegnato uno spazio fisso pari a 72 CU (unità capacitive); pertanto, all'interno di ogni multiplex possono trovare spazio sino a 12 programmi.
Assegnazione delle frequenze
Il panorama italiano presenta un elevato numero di stazioni e una notevole frammentazione delle frequenze[15] (si noti, per inciso, che il numero di emittenti radiofoniche FM in Italia ammonta a circa un migliaio, con una offerta unica a livello mondiale), rendendo la riorganizzazione dei bacini d'utenza ben poco agevole.
Ad inizio 2017 risultano pianificati 16 dei 39 bacini previsti dalla delibera n. 465/15/CONS dell'AGCOM e sono stati assegnati dalla Dgscerp del Ministero i diritti di uso delle frequenze in 8 bacini tra i 16 pianificati[16].
Allo scopo di agevolare la pianificazione di tutti i bacini mancanti e l'assegnazione delle frequenze necessarie, le associazioni di categoria stanno premendo per poter utilizzare per il DAB+ la frequenza VHF 13, attualmente assegnata al ministero della Difesa ma inutilizzata[17].
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Spegnimento della radiofonia analogica
Riepilogo
Prospettiva
La prima nazione al mondo in cui è stato programmato lo spegnimento della rete in modulazione di frequenza è la Norvegia, a partire dall'11 gennaio 2017 (non per le trasmissioni locali)[18][19]; in tale nazione già nel 2014 si era raggiunta una copertura del 99,5%.[20]
L'unica altra nazione che ha programmato uno spegnimento della rete analogica è la Svizzera, la quale terminerà la transizione il 31 Dicembre 2024.[21] Solamente la SSR spegnerà le FM al 31 dicembre del 2024, le altre emittenti private svizzere sono invitate e obbligate a farlo entro il 31 dicembre del 2026
In Italia, ad eccezione dell'Alto Adige[22], non è prevista la disattivazione totale delle trasmissioni analogiche in modulazione di frequenza, anche se per legge dal 2020 i ricevitori radiofonici dovranno essere dotati di almeno un'interfaccia digitale, sia essa via internet o via DAB+. Un emendamento al DL Milleproroghe vuole posticipare l'obbligo del DAB+ sugli smartphone alla fine del 2021.[23]
In Alto Adige la RAS ha attuato un piano di spegnimento delle trasmissioni in FM che hanno una copertura inferiore rispetto al DAB+: infatti nel 2017 questa tecnologia raggiunge il 99,3% della popolazione altoatesina, la quale, secondo l'azienda, ha già familiarizzato con questo metodo di trasmissione, perciò lo switch off è cominciato il 5 dicembre 2017 con la disattivazione di frequenze secondarie ed è stato completato nel novembre 2018.
In altri paesi dell'Europa come la Gran Bretagna, la Danimarca o il Belgio si discute di programmare lo spegnimento delle trasmissioni FM non appena la percentuale di ricezione radio digitale raggiungerà il 50%.[24]
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Note
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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