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Prospettiva
Lamiaceae
famiglia di piante Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Le Lamiacee (Lamiaceae Martinov, 1820), dette anche Labiate, sono una famiglia di piante angiosperme eudicotiledoni dai tipici fiori a forma bilabiata, appartenente all'ordine Lamiales.[1][2][3]
Questa famiglia ha il principale centro di differenziazione nel bacino del Mediterraneo nelle zone degradate della macchia mediterranea e nelle garighe, in terreni rocciosi, calcarei o sabbiosi.
Per la presenza di sostanze aromatiche, molte specie di questa famiglia sono usate in cucina come condimento, in profumeria, liquoreria e farmacia.
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Etimologia
Riepilogo
Prospettiva
Il nome della famiglia deriva dal suo genere tipo Lamium. Uno dei primi studiosi dell'antichità ad usare questo nome è stato Gaio Plinio Secondo (23 – 79), scrittore e naturalista latino, il quale ci indica anche una possibile etimologia: questo termine discenderebbe da un vocabolo greco ”laimos” il cui significato è “fauci – gola”. Ma potrebbe discendere anche da altre parole greche: ”lamos” (= larga cavità), oppure dal nome di una regina libica ”Làmia”. In quest'ultimo caso il collegamento esiste in quanto le mamme greche, per far star buoni i loro bambini, descrivevano questa regina come un mostro capace di ingoiarli (come del resto fa il fiore di queste piante quando un bombo entra nel tubo corollino in cerca del nettare)[4].
Il nome scientifico della famiglia è stato definito inizialmente come "Labiate" (nom.cons.) dal botanico francese Antoine Laurent de Jussieu (1748-1836) nella pubblicazione "Genera Plantarum - 110" del 1789[5], perfezionato successivamente nel nome attuale (Lamiaceae) dal botanico russo Ivan Ivanovič Martinov (Perevolocna, Governatorato di Poltava, 1771 – San Pietroburgo, 1833) nella pubblicazione "Tekhno-Botanicheskii Slovar': na latinskom i rossiiskom i?azykakh. Sanktpeterburgie - 355" del 1820.[6]
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Descrizione
Riepilogo
Prospettiva
Portamento
Scutellaria altissima
Il portamento delle specie di questa famiglia è principalmente erbaceo annuale o perenne. Le forme biologiche prevalenti sono emicriptofite e terofite, ma sono presenti anche forme biologiche camefite, nanofanerofite, cespugliose e a volte arboree (alcune specie indiane come la Colebrookea oppositifolia Sm., la Roylea elegans Wall., e altre), arbustive o lianose, generalmente xerofite. L'indumento in genere è pubescente per peli semplici. Il fusto nelle maggioranza delle specie ha una sezione quadrangolare a causa della presenza di fasci di collenchima posti nei quattro vertici, mentre le quattro facce sono concave. Raramente all'ascelle delle foglie sono presenti delle spine. In alcune specie sono presenti ghiandole contenenti oli eterei che emanano caratteristici aromi e profumi.[4][7][8][9][10][11]
Foglie

Collinsonia canadensis
Le foglie lungo il fusto sono disposte in modo opposto (in genere a due a due), qualche volta si presentano verticillate e decussate. Possono essere sia sessili che picciolate. La forma è varia: da lanceolata a ovata con bordi interi o variamente lobati o dentati. Sono presenti anche foglie di tipo pennato.
Infiorescenze

Lamium maculatum
(Tribù Lamieae)
Le infiorescenze sono di tipo tirsoide o racemoso e sono formate da verticilli ascellari sovrapposti. Ogni verticillo è composto da più fiori (da 2 a 20) disposti circolarmente poggianti su due grandi brattee fogliose (o semplicemente delle foglie) lievemente staccate dall'infiorescenza vera e propria. Le brattee del verticillo seguente sono disposte in modo alternato. In alcune specie le forme delle brattee sono subulate, in altre le brattee sono spinose; talvolta sono colorate brillantemente. Possono essere presenti oppure no anche delle bratteole.
Fiori

Amasonia campestris
(Tribù Ajugoideae)
I fiori sono ermafroditi, zigomorfi (soprattutto la corolla) o attinomorfo, tetrameri (4-ciclici), ossia con quattro verticilli (calice – corolla - androceo – gineceo) e pentameri (5-meri: la corolla e il calice sono a 5 parti).
- Il calice, gamosepalo e più o meno attinomorfo (a volte debolmente zigomorfo), è normalmente formato da 5 lobi uguali o subuguali, diritti e lanceolati o anche triangolari e spinescenti. A volte il calice si presenta debolmente bilabiato, in questo caso i lobi possono essere raggruppati variamente: 2/3, oppure 3/2 oppure 3/2 oppure 1/4 (in quest'ultimo caso il lobo posteriore è quello più corto). Il tubo del calice, a forma da tubolare a campanulata, ha da 5 a 10 e più venature superficiali.
- La corolla, gamopetala e zigomorfa, ha la forma di un tubo dilatato nella parte distale e termina con due evidenti labbra con 5 lobi (con struttura 2/3; ma sono possibili anche altre conformazioni). Il labbro posteriore (in realtà quello superiore) è corto o moderatamente allungato, a forma di cappuccio, con bordo intero o smarginato (a volte è anche mucronato). Il labello (il labbro inferiore) è piatto ed ha un portamento patente e in generale è formato da tre lobi con quello centrale più grande; altre volte i tre lobi sono uguali. Casi particolari si hanno nei generi Mentha, Lycopus e Ocimum nei quali la corolla è apparentemente attinomorfa a 4 lobi; oppure nei generi Ajuga e Teucrium dove il labbro superiore è assente. La corolla a volte può presentarsi densamente pubescente. Le fauci internamente sono circondate (oppure no) da un anello di peli (caratteristica comune a molte "labiate" che ha lo scopo di impedire l'accesso ad insetti più piccoli e non adatti all'impollinazione).[12] I colori della corolla sono moltissimi.
- L'androceo possiede quattro stami didinami tutti fertili (raramente quelli posteriori sono sterili) e inclusi o sporgenti dalle fauci della corolla e posizionati sotto il labbro superiore. Nei generi Lycopus, Salvia, Rosmarinus e Ziziphora gli stami sono ridotti a due. I filamenti sono adnati alla corolla. Le antere sono ravvicinate a coppie; possono essere sia glabre (raramente) che pubescenti. Le teche sono 2 (biloculari) e poco o ben distinte; sono inoltre parallele o divergenti; la deiscenza è longitudinale (raramente è a valve). I granuli pollinici sono del tipo da tricolpato a esacolpato. Il nettario a forma di disco o con lobi è ben sviluppato e abbondante.
- Gineceo: l'ovario, profondamente 4-lobato, è supero formato da due carpelli saldati (ovario bicarpellare) ed è 4-loculare per la presenza di falsi setti divisori all'interno dei due carpelli. La placentazione è assile. Gli ovuli sono 4 (uno per ogni presunto loculo), hanno un tegumento e sono tenuinucellati (con la nocella, stadio primordiale dell'ovulo, ridotta a poche cellule).[13] Lo stilo inserito alla base dell'ovario (stilo ginobasico) oppure capitato è del tipo filiforme. Lo stigma è bifido con lobi uguali o leggermente ineguali.
Frutti
Il frutto è uno schizocarpo composto da 4 nucule (o due per aborto delle altre) secche o carnose, arrotondate o anche alate all'apice e a volte piatte e/o troncate; la superficie può essere liscia, glabra o pubescente o tubercolata. I frutti spesso rilasciano i semi (generalmente sprovvisti di endosperma) con facilità (sono fragili).
Caratteri distintivi
Elenco dei caratteri distintivi delle specie della famiglia:[7]
- fusti spesso con sezione quadrata;
- peli ghiandolari capitati con oli eterei;
- peli semplici multicellulari;
- foglie a disposizione opposta;
- stipole assenti;
- infiorescenza con asse principale indefinito e assi laterali definiti;
- sepali 5 connati;
- petali 5 connati, normalmente bilabiati;
- stami 4 didinami (talora ridotti a 2);
- filamenti adnati alla corolla;
- ovario supero, biloculare (ma apparentemente tetraloculare per la presenza di falsi setti);
- stilo terminale o ginobasico;
- stigmi due sottili;
- ovuli 2 per carpello;
- frutto indeiscente a drupa con 1 - 4 nucule.
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Biologia
Riproduzione
Questa specie si riproduce per impollinazione tramite insetti tipo ditteri e imenotteri come api, bombi e vespe, ma anche farfalle, falene, mosche, coleotteri (impollinazione entomogama).[10][11]
La dispersione dei semi avviene inizialmente a causa del vento (dispersione anemocora); una volta caduti a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (mirmecoria).[14] I semi hanno una appendice oleosa ricca di grassi, proteine e zuccheri (elaiosoma) che attrae le formiche durante i loro spostamenti alla ricerca di cibo.[15] I semi delle specie con frutto tipo drupa sono dispersi da uccelli e mammiferi.[7]
Distribuzione e habitat
La tabella seguente indica per ogni sottofamiglia la distribuzione principale e l'habitat più usuale:[9]
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Tassonomia
Riepilogo
Prospettiva
Fin dalla sua prima classificazione (1789) questa famiglia si è presentata unitaria e compatta per merito di un carattere che collega tutte le piante di questo gruppo, che già i botanici del XVII avevano notato: "che hanno il fiore nella parte superiore diviso in due labbri, per il che da tali botanici chiamavasi labbruto ".[4]
Le Lamiaceae sono descritte all'interno dell'ordine delle Lamiales, che a sua volta appartiene al clade Lamiidi (o Euasteridi I), che insieme al clade Euasteridi II forma il gruppo monofiletico Asteridi caratterizzato dall'avere i fiori con stami epipetali e in numero uguale (o inferiore) ai lobi della corolla e un gineceo formato da due carpelli fusi tra di loro. All'interno delle Lamiales, le cui specie sono caratterizzate soprattutto per la presenza di oligosaccaridi e la produzione di flavoni 6-ossigenati, la famiglia Lamiaceae occupa la posizione più interna (core) del gruppo insieme alle famiglie Orobanchaceae e Paulowniaceae.[3][7]
La famiglia comprende 12 sottofamiglie, 22 tribù, 224 generi e circa 7000 specie.[16][17][18][19]
Sottofamiglia Ajugoideae
La sottofamiglia Ajugoideae Kostel., 1834 è suddivisa in 4 tribù e 23 generi:
Tribù Ajugeae Benth., 1829
- Ajuga L., 1753 (64 spp.)
- Amethystea L., 1753 (1 sp.)
- Caryopteris Bunge, 1835 (8 spp.)
- Pseudocaryopteris P.D. Cantino, 1999 (2 spp.)
- Trichostema L., 1753 (26 spp.)
- Tripora P.D. Cantino, 1999 (1 sp.)
Tribù Clerodendreae Briq., 1895
- Aegiphila Jacq., 1767 (139 spp.)
- Amasonia L.f., 1781 (78 spp.)
- Clerodendrum L., 1753 (237 spp.)
- Hosea Ridl., 1908 (1 sp.)
- Kalaharia Baill, 1891 (2 spp.)
- Ovieda L., 1753 (8 spp.)
- Oxera Labill., 1824 (25 spp.)
- Tetraclea (1 sp.)
- Volkameria (13 spp.)
Tribù Rotheceae C.L.Xiang, Bo Li & Olmstead, 2021
- Discretitheca P.D. Cantino, 1999 (1 sp.)
- Glossocarya Wall. ex Griff., 1843 (9 spp.)
- Karomia Dop., 1932 (9 spp.)
- Rotheca Raf., 1838 (36 spp.)
Tribù Teucrieae Dumort., 1827
- Rubiteucris Kudò, 1929 (2 spp.)
- Schnabelia Hand.-Mazz., 1921 (5 spp.)
- Teucrium L., 1753 (298 spp.)
- Monochilus Fisch. & C.A. Mey., 1835 (2 spp.)
Sottofamiglia Callicarpoideae
La sottofamiglia Callicarpoideae Bo Li & Olmstead, 2017 comprende un solo genere:
- Callicarpa L., 1753 (164 spp.)
Sottofamiglia Cymarioideae
La sottofamiglia Cymarioideae Bo Li, Olmstead & Cantino, 2016 comprende 2 generi:
- Acrymia Prain, 1908 (1 sp.)
- Cymaria Benth., 1830 (2 spp.)
Sottofamiglia Lamioideae
La sottofamiglia Lamioideae Harley, 2003 è suddivisa in 13 tribù:
Tribù Betoniceae Bendiksby & Salmaki, 2021
- Betonica L. (10 spp.)
Tribù Colquhounieae C.L.Xiang, Bo Li & Olmstead, 2021
- Colquhounia Wall., 1822 (5 spp.)
Tribù Galeopsideae (Dumort.) Vis., 1847
- Galeopsis L., 1753 (10 spp.)
Tribù Gomphostemmateae Scheen & Lindqvist, 2010
- Chelonopsis Miq., 1865 (19 spp.)
- Gomphostemma Wall. ex Benth., 1830 (30 spp.)
Tribù Lamieae Coss. & Germ., 1845
- Eriophyton Benth., 1829 (12 spp.)
- Lamium L., 1753 (32 spp.)
Tribù Leonureae Dumort., 1827
Tribù Leucadeae Scheen & Ryding, 2010
- Acrotome Benth. ex Endl., 1838 (8 spp.)
- Isoleucas O. Schwartz, 1939 (2 spp.)
- Leonotis (Pers.) R. Br., 1810 (9 spp.)
- Leucas Burm. ex R. Br., 1810 (115 spp.)
- Otostegia Benth., 1834 (7 spp.)
- Rydingia Scheen & V.A.Albert, 2007 (4 spp.)
Tribù Marrubieae Engl., 1892
Tribù Paraphlomideae Bendiksby, 2011
- Paraphlomis (Prain) Prain, 1908 (48 spp.)
Tribù Phlomideae Mathiesen, 2010
- Phlomis L., 1753 (91 spp.)
- Phlomoides Moench, 1794 (181 spp.)
Tribù Pogostemoneae Briq., 1895
- Achyrospermum Blume, 1826 (21 spp.)
- Anisomeles R. Br., 1810 (27 spp.)
- Colebrookea Sm., 1806 (1 sp.)
- Comanthosphace S. Moore, 1877 (5 spp.)
- Craniotome Rchb., 1825 (1 sp.)
- Eurysolen Prain, 1898 (1 sp.)
- Holocheila (Kudô) S.Chow, 1962 (1 sp.)
- Leucosceptrum Sm., 1805 (1 sp.)
- Microtoena Prain, 1889 (20 spp.)
- Paralamium Dunn, 1913 (1 sp.)
- Pogostemon Desf., 1815 (93 spp.)
- Rostrinucula Kudò, 1929 (2 spp.)
Tribù Stachydeae Dumort., 1827
- Haplostachys (A. Gray) W.F. Hillebr., 1888 (5 spp.)
- Hypogomphia Bunge, 1872 (3 spp.)
- Melittis L., 1753 (1 sp.)
- Phlomidoschema (Benth.) Vved., 1941 (1 sp.)
- Phyllostegia Benth., 1830 (34 spp.)
- Prasium L., 1753 (1 sp.)
- Pseudochamaesphacos Parsa (1 sp.)
- Sideritis L., 1753 (147 spp.)
- Stachys L., 1753 (373 spp.)
- Stenogyne Benth., 1830 (22 spp.)
- Suzukia Kudo, 1930 (2 spp.)
Tribù Synandreae Raf., 1837
- Brazoria Engelm. & A. Gray, 1845 (3 spp.)
- Macbridea Elliott ex Nutt., 1818 (2 spp.)
- Physostegia Benth., 1829 (12 spp.)
- Synandra Nutt., 1818 (1 sp.)
- Warnockia M.W. Turner, 1996 (1 sp.)
- incertae sedis
- Metastachydium A. Shaw ex C.Y. Wu & H.W. Li, 1977 (1 sp.)
- Roylea Wall. ex Benth., 1829 (1 sp.)
Sottofamiglia Nepetoideae
La sottofamiglia Nepetoideae Kostel., 1834 comprende 3 tribù e 10 sottotribù:
Tribù Elsholtzieae R.W.Sanders & P.D.Cantino, 1984
- Collinsonia L., 1753 (11 spp.)
- Elsholtzia Willd., 1790 (41 spp.)
- Mosla (Benth.) Buch.-Ham. ex Maxim., 1875 (15 spp.)
- Ombrocharis Hand.-Mazz., 1936 (1 sp.)
- Perilla L., 1764 (1 sp.)
- Perillula Maxim., 1875 (1 sp.)
- Vuhuangia Solomon Raju, Molinari & Mayta, 2016 (2 spp.)
Tribù Mentheae Dumort., 1827
- Sottotribù Lycopinae B.T.Drew & Sytsma, 2012
- Lycopus L., 1753 (19 spp.)
- Sottotribù Menthinae Endl., 1838
- Acanthomintha (A. Gray) Benth. & Hook. f., 1876 (4 spp.)
- Blephilia Raph., 1819 (4 spp.)
- Bystropogon L'Her., 1788 (7 spp.)
- Clinopodium L., 1753 (192 spp.)
- Conradina A. Gray, 1870 (5 spp.)
- Cuminia Colla, 1986 (1 sp.)
- Cunila D.Royen ex L., 1759 (20 spp.)
- Cyclotrichium (Boiss.) Manden. & Scheng., 1953 (9 spp.)
- Dicerandra Benth., 1830 (6 spp.)
- Eriothymus (Benth.) Schmidt, 1858 (1 sp.)
- Glechon Spreng., 1827 (6 spp.)
- Gontscharovia Boriss., 1953 (1 sp.)
- Hedeoma Pers., 1807 (44 spp.)
- Hesperozygis Epling, 1936 (7 spp.)
- Hoehnea Epling, 1939 (4 spp.)
- Killickia Bräuchler, Heubl & Doroszenko, 2008 (4 spp.)
- Kurzamra Kuntze, 1891 (1 sp.)
- Mentha L., 1753 (25 spp.)
- Micromeria Benth., 1829 (73 spp.)
- Minthostachys (Benth.) Spach, 1840 (17 spp.)
- Monarda L., 1753 (25 spp.)
- Monardella Benth., 1834 (43 spp.)
- Obtegomeria P.D.Cantino & Doroszenko, 1998 (1 sp.)
- Origanum L., 1753 (44 spp.)
- Pentapleura Hand.-Mazz., 1913 (1 sp.)
- Piloblephis Raf., 1838 (1 sp.)
- Pogogyne Benth., 1834 (8 spp.)
- Poliomintha A. Gray, 1870 (8 spp.)
- Pycnanthemum Michx., 1803 (19 spp.)
- Rhabdocaulon (Benth.) Epling, 1936 (8 spp.)
- Rhododon Epling, 1939 (2 spp.)
- Saccocalyx Coss. & Durieu, 1853 (1 sp.)
- Satureja L., 1753 (45 spp.)
- Stachydeoma Small, 1903 (1 sp.)
- Thymbra L., 1753 (7 spp.)
- Thymus L., 1753 (272 spp.)
- Zataria Boiss., 1884 (1 sp.)
- Ziziphora L., 1753 (14 spp.)
- Sottotribù Nepetinae Coss. & Germ., 1845
- Agastache Gronov., 1762 (23 spp.)
- Cedronella Moench, 1794 (1 spp.)
- Dracocephalum L., 1753 (90 spp.)
- Drepanocaryum Pojark., 1954 (1 sp.)
- Glechoma L., 1753 (7 spp.)
- Heterolamium C.Y. Wu, 1965 (2 spp.)
- Kudrjaschevia Pojark., 1953 (5 spp.)
- Meehania Britton, 1894 (9 spp.)
- Nepeta L., 1763 (296 spp.)
- Sottotribù Prunellinae Dumort., 1827
- Sottotribù Salviinae Endl., 1838
Tribù Ocimeae Dumort., 1829
- Sottotribù Hanceolinae A.J. Paton, Ryding & Harley, 2003
- Hanceola Kudo, 1929 (10 spp.)
- Sottotribù Hyptidinae Endl., 1838
- Asterohyptis Epling, 1932 (3 spp.)
- Cantinoa Harley & J.F.B.Pastore, 2012 (26 spp.)
- Condea Adans., 1763 (29 spp.)
- Cyanocephalus (Pohl ex Benth.) Harley & J.F.B.Pastore, 2012 (27 spp.)
- Eplingiella Harley & J.F.B.Pastore, 2012 (4 spp.)
- Eriope Kunth ex Benth., 1833 (32 spp.)
- Eriopidion Harley, 1976 (1 sp.)
- Gymneia (Benth.) Harley & J.F.B.Pastore, 2012 (7 spp.)
- Hypenia (Mart. ex Benth.) Harley, 1988 (26 spp.)
- Hyptidendron Harley, 1988 (22 spp.)
- Hyptis Jacq., 1786 (170 spp.)
- Leptohyptis Harley & J.F.B.Pastore, 2012 (5 spp.)
- Marsypianthes Mart. ex Benth., 1833 (7 spp.)
- Martianthus Harley & J.F.B.Pastore, 2012 (4 spp.)
- Medusantha Harley & J.F.B.Pastore, 2012 (8 spp.)
- Mesosphaerum P.Browne, 1756 (24 spp.)
- Oocephalus (Benth.) Harley & J.F.B.Pastore, 2012 (21 spp.)
- Physominthe Harley & J.F.B.Pastore, 2012 (1 spp.)
- Rhaphiodon Schauer, 1844 (1 spp.)
- Sottotribù Isodoninae J.S.Zhong, J.Li & H.W.Li, 2010
- Isodon (Schrader ex Benth.) Spach, 1840 (114 spp.)
- Sottotribù Lavandulinae Endl., 1838
- Lavandula L., 1753 (41 spp.)
- Sottotribù Ociminae J.A.Schmidt, 1858
- Basilicum Moench, 1802 (1 sp.)
- Benguellia G. Taylor, 1931 (1 sp.)
- Catoferia (Benth.) Benth., 1876 (4 spp.)
- Endostemon N.E. Br., 1910 (21 spp.)
- Fuerstia T.C.E. Fr., 1929 (6 spp.)
- Haumaniastrum P.A.Duvign. & Plancke, 1939 (35 spp.)
- Hoslundia Vahl, 1804 (1 sp.)
- Ocimum L., 1753 (65 spp.)
- Orthosiphon Benth., 1830 (44 spp.)
- Platostoma P. Beauv., 1818 (51 spp.)
- Syncolostemon E. Mey., 1837 (51 spp.)
- Sottotribù Plectranthinae Endl., 1838
- Aeollanthus Mart. ex Spreng., 1825 (44 sp.)
- Alvesia Welw.,1869 (3 spp.)
- Capitanopsis S. Moore, 1916 (6 spp.)
- Coleus Lour., 1790 (oltre 300 ssp.)
- Equilabium Mwany., A.J.Paton & Culham, 2018 (42 spp.)
- Plectranthus L'Her., 1788 (83 spp.)
- Tetradenia Benth., 1830 (20 spp.)
- Thorncroftia N.E. Br., 1912 (6 spp.)
- Sottotribù Siphocranioninae J.S.Zhong, J.Li & H.W.Li, 2010
- Siphocranion Kudò, 1929 (3 spp.)
Sottofamiglia Peronematoideae
La sottofamiglia Peronematoideae Bo Li, Olmstead & Cantino, 2016 comprende 4 generi:
- Hymenopyramis Wall. ex Griffith, 1842 (6 spp.)
- Peronema Jack, 1822 (1 sp.)
- Petraeovitex Olive, 1883 (8 spp.)
- Rokohia Z.H.Feng & U.B.Deshmukh, 2024 (2 spp.)
Sottofamiglia Premnoideae
La sottofamiglia Premnoideae Bo Li, Olmstead & P.D.Cantino, 2016 comprende 3 generi:
- Cornutia L., 1753 (8 spp.)
- Gmelina L., 1753 (32 spp.)
- Premna L., 1771 (129 spp.)
Sottofamiglia Prostantheroideae
La sottofamiglia Prostantheroideae Luerss., 1882 è suddivisa in 2 tribù:
Tribù Chloantheae Benth. & Hook.f., 1876
- Apatelantha T.C.Wilson & Henwood, 2021 (5 spp.)
- Brachysola (F. Muell.) Rye, 2000 (2 spp.)
- Chloanthes R. Br., 1810 (4 spp.)
- Cyanostegia Turcz., 1849 (5 spp.)
- Dasymalla Endl., 1839 (5 spp.)
- Dicrastylis J.L. Drumm. ex Harv., 1855 (31 spp.)
- Hemiphora F. Muell., 1882 (5 spp.)
- Lachnostachys Hook., 1842 (5 spp.)
- Muniria N.Streiber & B.J.Conn, 2011 (4 spp.)
- Newcastelia F. Muell., 1856 (9 spp.)
- Physopsis Turcz., 1849 (2 spp.)
- Pityrodia R. Br., 1810 (20 spp.)
- Quoya Quoya Gaudich., 1829 (8 spp.)
Tribù Westringieae Bartl., 1830
- Hemiandra R. Br., 1810 (9 spp.)
- Hemigenia R. Br., 1810 (56 spp.)
- Microcorys R. Br., 1810 (21 spp.)
- Prostanthera Labill., 1806 (111 spp.)
- Westringia Sm., 1797 (32 spp.)
Sottofamiglia Scutellarioideae
La sottofamiglia Scutellarioideae Prantl, 1880 comprende 5 generi:
- Holmskioldia Retz., 1791 (1 sp.)
- Renschia Vatke, 1881 (1 sp.)
- Scutellaria L., 1753 (479 spp.)
- Tinnea Kotschy & Peyr., 1967 (20 spp.)
- Wenchengia C.Y. Wu & S. Chow, 1965 (1 sp.)
Sottofamiglia Symphorematoideae
La sottofamiglia Symphorematoideae Briq., 1895 comprende 3 generi:
- Congea Roxb., 1820 (11 spp.)
- Sphenodesme Jack, 1820 (15 spp.)
- Symphorema Roxb., 1805 (3 spp.)
Sottofamiglia Tectonoideae
La sottofamiglia Tectonoideae Bo Li & Olmstead, 2017 comprende un solo genere:
- Tectona L.f., 1781 (3 spp.)
Sottofamiglia Viticoideae
La sottofamiglia Viticoideae Briq. in Engl. & Prantl, 1895 comprende 4 generi:
- Petitia Jacq., 1760 (1 sp.)
- Pseudocarpidium Millsp., 1906 (9 spp.)
- Teijsmanniodendron Koorders, 2904 (23 spp.)
- Vitex L., 1753 (211 spp.)
Generi presenti in Italia
Nella flora italiana sono presenti i seguenti generi:[11][20]
- Ajuga L., 1753
- Ballota L., 1753
- Chaiturus Ehrh. ex Willd., 1787
- Clinopodium L., 1753
- Dracocephalum L., 1753
- Galeopsis L., 1753
- Glechoma L., 1753
- Horminum L., 1753
- Lamium L., 1753
- Lavandula L., 1753
- Leonurus L., 1753
- Lycopus L., 1753
- Marrubium L. 1763
- Melissa L., 1753
- Melittis L. 1753
- Mentha L., 1753
- Micromeria Benth., 1829
- Moluccella L., 1753
- Nepeta L., 1763
- Ocimum L., 1753
- Origanum L., 1753
- Phlomis L., 1753
- Prasium L., 1753
- Prunella L., 1753
- Salvia L., 1753
- Satureja L., 1753
- Scutellaria L., 1753
- Sideritis L., 1763
- Stachys L., 1753
- Teucrium L., 1753
- Thymbra L. 1753
- Thymus L., 1753
- Vitex L., 1753
- Ziziphora L.,1753
In totale nella flora italiana sono presenti quasi 200 specie della famiglia Lamiaceae, delle quali 122 appartengono alla flora delle Alpi[21].
Filogenesi

La famiglia è considerata monofiletica sia da un punto di vista morfologico per la sua principale sinapomorfia (gli ovuli sono attaccati lateralmente) e sia molecolare per le varie analisi filogenetiche sul DNA delle varie specie della famiglia. In questi ultimi studi sono state riviste diverse circoscrizioni del passato come l'inclusione di molti generi tradizionalmente collocati nella famiglia Verbenaceae.[7] Tuttavia sono ancora da risolvere alcune relazioni nel suo interno come la posizione della sottofamiglia Prostantheroideae o la parafilia della sottofamiglia Viticoideae (con il suo genere Vitex), e rimangono in sospeso ancora una decina di generi incertae sedis.
All'interno della famiglia sono stati individuati diversi gruppi (= sottofamiglie) quasi tutti monofiletici:
Ajugoideae: questa sottofamiglia da un punto di vista filogenetico, all'interno delle Lamiaceae, occupa una posizione mediana: è "gruppo fratello" del resto della famiglia composta dalle sottofamiglie Nepetoideae, Scutellarioideae e Lamioideae; il probabile periodo di formazione di questo gruppo varia da 30 a 15 milioni di anni fa; è considerata monofiletica a causa delle drupe con 4 noccioli, dello stilo non persistente, e del polline con columelle ramificate;[3][7]
Lamioideae: Lamioideae è "gruppo fratello" della sottofamiglia Scutellarioideae e insieme occupano la parte più interna della famiglia ("core"); tutte le tribù di questo gruppo risultano monofiletiche, mentre diversi generi rimangono ancora para- o polifiletici;[22][23]
Nepetoideae: questo gruppo si è formato nel Cretacico (circa 70 milioni di anni fa); tra il Paleocene e l'Eocene (circa 55 milioni di anni fa) si sono separate le tribù Ocimeae e Elsholtzieae, mentre appena più tardi (45 milioni di anni fa) si è formata la tribù Mentheae; per ultimo, circa 40 milioni di anni fa, la tribù Lavanduleae si è divisa dalla tribù Ocimeae; la monofilia di questo gruppo è confermata dai granuli pollinici esacolpati;[7][24]
Prostantheroideae: all'interno della famiglia Lamiaceae la sottofamiglia Prostantheroideae viene collocata da alcuni studi[23] in una posizione basale (come "gruppo fratello" dell'intera famiglia); secondo altri studi[3] invece occupa una posizione più intermedia tra le sottofamiglie Ajugoideae e Nepetoideae; entrambe le tribù della sottofamiglia sono monofiletiche, mentre i generi Pityrodia, Hemigenia e Microcorys sono parafiletici;[25][26]
Scutellarioideae: Scutellarioideae è monofiletica ed occupa una posizione centrale nella famiglia Lamiaceae tra le sottofamiglie Nepetoideae e Lamioideae;[3][23] all'interno della sottofamiglia il genere monotipo Wenchengia è "gruppo fratello" del resto dei generi, all'interno dei quali l'altro genere monotipo Holmskioldia è a sua volta "gruppo fratello" del clade formato dai generi Scutellaria e Tinnea; la monofilia di questo gruppo è caratterizzato dai lobi del calice arrotondati e le nucule del frutto con escrescenze tubercolati o piumose;[7][27]
Symphorematoideae: questa sottofamiglia occupa una posizione basale tra la sottofamiglia Prostantheroideae e la sottofamiglia Viticoideae;[3][23]
Viticoideae: in base agli ultimi studi filogenetici all'interno della famiglia Lamiaceae la sottofamiglia Viticoideae, da un punto di vista filogenetico, occupa una posizione intermedia tra la sottofamiglia Symphorematoideae e la sottofamiglia Ajugoideae. L'età nella quale questo clade si è separato dal resto della famiglia è valutata tra i 30 e i 15 milioni di anni fa;[3][23] inoltre la sottofamiglia non è monofiletica: la posizione del genere Vitex nel suo interno è ancora da risolvere; il genere Tectona L. f., 1781 con 4 specie distribuite nell'Asia del sud-est, attualmente considerato "incertae sedis", potrebbe essere incluso nel gruppo; anche i rapporti tra i generi Teijsmanniodendron e Vitex risultano poco chiari.[28]
Il cladogramma a lato tratto dallo studio citato[23] e semplificato mostra la posizione filogenetica delle sottofamiglie e di alcuni generi "incertae sedis".
Carattere sinapomorfico: gli ovuli sono attaccati lateralmente (sui falsi setti della placenta).[7]
Alcune specie
- Aegiphila ferruginea
- Caryopteris mongolica
- Clerodendrum bungei
- Clerodendrum chinense
- Karomia speciosa
- Oxera puchella
- Rotheca myricoides
- Rotheca serrata
- Trichostema dichotomum
- Chelonopsis moschata
(Tribù Gomphostemmateae) - Lamium album
(Tribù Lamieae) - Lamium amplexicaule
(Tribù Lamieae) - Lamium maculatum
(Tribù Lamieae) - Leonitis leonurus
(Tribù Leucadeae) - Leucas longifolia
(Tribù Leucadeae) - Leonotis ocymifolia
(Tribù Leucadeae) - Leonurus cardiaca
(Tribù Leonureae) - Leonurus marrubiastrum
(Tribù Leonureae) - Pseudodictamnus mediterraneus
(Tribù Marrubieae) - Marrubium alysson
(Tribù Marrubieae) - Phlomis cretica
(Tribù Phlomideae) - Phlomis herba-venti
(Tribù Phlomideae) - Phlomis lanata
(Tribù Phlomideae) - Colebrookea oppositifolia
(Tribù Pogostemoneae) - Comanthosphace formosana
(Tribù Pogostemoneae) - Phyllostegia parviflora
(Tribù Stachydeae) - Stachys alopecuros
(Tribù Stachydeae) - Stachys macrantha
(Tribù Stachydeae) - Stachys ocymastrum
(Tribù Stachydeae) - Stachys palustris
(Tribù Stachydeae) - Synandra hispidula
(Tribù Synandreae) - Physostegia virginiana
(Tribù Synandreae) - Macbridea alba
(Tribù Synandreae) - Elsholtzia splendens
(Tribù Elsholtzieae) - Perilla frutescens
(Tribù Elsholtzieae) - Lavandula latifolia
(Tribù Lavanduleae) - Clinopodium alpinum
(Tribù Mentheae/Sottotribù Menthinae) - Conradina grandiflora
(Tribù Mentheae/Sottotribù Menthinae) - Dicerandra christmanii
(Tribù Mentheae/Sottotribù Menthinae) - Mentha aquatica
(Tribù Mentheae/Sottotribù Menthinae) - Monarda fistulosa
(Tribù Mentheae/Sottotribù Menthinae) - Prunella grandiflora
(Tribù Mentheae/Sottotribù Menthinae) - Thymus serpyllum
(Tribù Mentheae/Sottotribù Menthinae) - Cedronella canariensis
(Tribù Mentheae/Sottotribù Nepetinae) - Glechoma hederacea
(Tribù Mentheae/Sottotribù Nepetinae) - Salvia involucrata
(Tribù Mentheae/Sottotribù Salviinae) - Salvia verticillata
(Tribù Mentheae/Sottotribù Salviinae) - Lycopus europaeus
(Tribù Mentheae/Sottotribù Lycopinae) - Prunella grandiflora
(Tribù Mentheae/Sottotribù Prunellinae) - Orthosiphon Aristatus
(Tribù Ocimeae/Sottotribù Ociminae) - Syncolostemon obermeyerae
(Tribù Ocimeae/Sottotribù Ociminae) - Isodon longitubus
(Tribù Ocimeae/Sottotribù Hanceolinae) - Eriope macrostachya
(Tribù Ocimeae/Sottotribù Hyptidinae) - Hyptis suaveolens
(Tribù Ocimeae/Sottotribù Hyptidinae) - Plectranthus caninus
(Tribù Ocimeae/Sottotribù Plectranthinae) - Plectranthus hilliardiae
(Tribù Ocimeae/Sottotribù Plectranthinae) - Plectranthus lanuginosus
(Tribù Ocimeae/Sottotribù Plectranthinae) - Plectranthus oertendahlii
(Tribù Ocimeae/Sottotribù Plectranthinae) - Plectranthus rotundifolius
(Tribù Ocimeae/Sottotribù Plectranthinae) - Plectranthus scutellarioides
(Tribù Ocimeae/Sottotribù Plectranthinae) - Cyanostegia angustifolia
(Tribù Chloantheae) - Dasymalla terminalis
(Tribù Chloantheae) - Dicrastylis exsuccosa
(Tribù Chloantheae) - Dicrastylis rugosifolia
(Tribù Chloantheae) - Lachnostachys verbasciflolia
(Tribù Chloantheae) - Physopsis spicata
(Tribù Chloantheae) - Quoya oldfieldii
(Tribù Chloantheae) - Hemiandra pungens
(Tribù Westringieae) - Prostanthera ammophila
(Tribù Westringieae) - Prostanthera aspalathoides
(Tribù Westringieae) - Prostanthera behriana
(Tribù Westringieae) - Prostanthera cuneata
(Tribù Westringieae) - Prostanthera lasianthos
(Tribù Westringieae) - Westringia dampieri
(Tribù Westringieae) - Westringia rigida
(Tribù Westringieae) - Tinnea barbata
- Scutellaria antirrhinoides
- Scutellaria costaricana
- Scutellaria hastifolia
- Scutellaria javanica
- Scutellaria orientalis
- Congea tomentosa
- Congea griffithiana
- Gmelina arborea
- Gmelina leichhardtii
- Vitex cymosa
- Vitex lucens
- Vitex negundo
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Usi
- Piante usate in cucina: per la presenza di ghiandole ricche di oli essenziali, vengono utilizzate come piante aromatiche il rosmarino (Rosmarinus officinalis L.), la salvia (Salvia officinalis L.), il basilico (Ocimum basilicum L.), la santoreggia (Satureja hortensis L.), il timo (Thymus vulgaris L.), l'origano (Origanum vulgare L.), la maggiorana (Origanum majorana L.), la nepetella(Clinopodium nepeta (L.) Savi).
- Piante usate in liquoreria e nell'industria di trasformazione: menta (Mentha L.) e il polio (Teucrium polium L.).
- Piante usate in profumeria: l'issopo (Hyssopus officinalis L.), la sclarea o sclareggia (Salvia sclarea L.), la lavanda o "spigo" (Lavandula angustifolia Mill.).
- Piante usate in farmacia: la lavanda, la menta, la melissa o cedronella (Melissa officinalis L.), la santoreggia, la maggiorana, il rosmarino, la salvia, il timo, l'issopo, la Leonurus cardiaca o erba del cuore (Leonurus sibiricus L.).
- Piante usate in falegnameria: il genere Tectona (teak).[7]
- Piante usate nel giardinaggio: generi Agastache, Ajuga, Clinopodium, Callicarpa, Caryopteris, Clerodendrum , Glechoma, Homlskioldia, Hosta, Hyssopus, Lamiastrum, Lamium, Lavandula, Leonotis, Melissa, Mentha, Monarda, Nepeta, Ocimum, Origanum, Perilla, Perovskia, Phlomis, Physostegia, Plectranthus, Prunella, Rosmarinus, Salvia, Satureja, Scutellaria, Stachys , Teucrium, Thymus[7]; specie Coleus scutellarioides (coleus), Salvia splendens (salvia splendente).
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Note
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