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Premio Campiello

premio letterario italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Premio Campiello
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Il Premio Campiello è uno tra i più prestigiosi premi letterari italiani che viene assegnato annualmente a un'opera di narrativa italiana edita nell'anno di riferimento.

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Storia

Riepilogo
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Il Campiello è il risultato di un'iniziativa degli industriali del Veneto, nel 1962, per l'impulso della famiglia Valeri Manera; il nome riprende la commedia di Carlo Goldoni Il campiello e fu scelto da Edilio Rusconi (membro delle prime giurie) in onore all'importanza che, nella città di Venezia, hanno da sempre le sue piccole piazze (i campielli, appunto) come punti d'incontro e di scambio culturale ed economico per tutta la cittadinanza, indipendentemente da origini ed estrazione sociale. Fu peraltro rappresentativa di quest'ultimo aspetto la decisione di affiancare alla giuria tecnica anche una giuria più ampia, a carattere popolare[1].

La cerimonia di premiazione avviene a Venezia, solitamente nel Palazzo Ducale o al Gran Teatro La Fenice. Il primo Premio Campiello fu assegnato l'anno successivo, nel 1963, al romanzo di Primo Levi, La tregua. Dal 1996 è stato istituito anche il premio Campiello Giovani riservato a giovani di età compresa fra i 15 e i 22 anni per la scrittura di un racconto a tema libero in lingua italiana. Dal 2004 viene assegnato inoltre il Premio Campiello Opera Prima, al romanzo di un autore al suo esordio letterario[2].

Dal 1997 al 2003 la Fondazione Il Campiello ha assegnato un Premio Speciale della Giuria dei Letterati, dedicato a uno scrittore italiano o straniero che, individuato dalla Giuria dei Letterati, si sia distinto per la sua attività.[3] Gli autori che hanno ricevuto questo speciale riconoscimento sono: Anna Maria Ortese (1997), Elio Pagliarani (1998), Maria Corti, (1999), Franco Lucentini (2000), Raffaele La Capria (2001), Michel Tournier (2002), Edoardo Sanguineti (2003).

Dal 2010 la Fondazione Il Campiello ha assegnato annualmente altri premi alla carriera, designati come: Premio della Fondazione Il Campiello.[4] Da ottobre 2019, il Presidente della Fondazione Il Campiello è Enrico Carraro, che ricopre anche la prima carica nel direttivo di Confindustria Veneto.[5]

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Ammissione

Sono ammesse al premio opere di narrativa italiana (romanzi e racconti) pubblicate e regolarmente in commercio nell'anno di riferimento[6]. Sono escluse le opere a carattere propriamente saggistico ma non quelle d'ispirazione autobiografica (vedi Enzo Bettiza).

Regolamento

Riepilogo
Prospettiva

La modalità di premiazione del Premio Campiello è molto particolare. A differenza di quanto accade nella maggior parte degli altri premi letterari, infatti, la Giuria dei Letterati (composta da dieci lettori qualificati e presieduta da una personalità della cultura italiana)[7] identifica fra i libri editi nell'anno precedente una rosa di 5 libri da sottoporre alla Giuria dei Lettori, chiamata anche Giuria dei Trecento: questi 5 libri finalisti vengono insigniti ufficialmente del Premio Campiello - Selezione Giuria dei Letterati. Sarà, infatti, la Giuria dei Lettori (composta da 300 lettori, di diversa provenienza sociale, età, cultura, professione e posizione sociale) a scegliere fra i 5 finalisti il libro Campiello. È possibile far parte della Giuria Popolare una sola volta. Al vincitore viene consegnato un trofeo che riproduce in argento e oro la cosiddetta "vera da pozzo", uno dei più comuni elementi d'arredo urbano della città di Venezia, anticamente di vitale importanza per gli approvvigionamenti di acqua potabile; in particolare, il trofeo del Campiello (ideato sempre da Edilio Rusconi) è modellato a somiglianza di quella presente a San Trovaso, nel sestiere di Dorsoduro[1].

Albo dei vincitori

Riepilogo
Prospettiva

Di seguito vengono segnalati tutti i libri partecipanti alle finali del Premio.

Ulteriori informazioni Anno, Autore vincitore ...
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Messa in onda televisiva

Riepilogo
Prospettiva

A partire dal 1965 la cerimonia di premiazione è seguita dalla Rai, che per numerose edizioni ha trasmesso la serata in differita in seconda serata su Rai 1 o Rai 2. Dal 2013 l'evento viene trasmesso in diretta in prima serata su Rai 5, fatta esclusione delle edizioni 2014 e 2015, trasmesse in differita rispettivamente dal Consorzio Reti Nord Est (Telenuovo, Telechiara, TVA Vicenza, Antennatre)[23] e da LA7. La location storica dell'evento è stata sino ai primi anni 2000 il Cortile del Palazzo Ducale, fatta eccezione del 1993 e del 2003, quando a causa del maltempo la serata venne spostata all'ultimo momento rispettivamente presso il Palazzetto dello Sport della città e all'interno del Palazzo Ducale.[24] Dal 2004 la serata è realizzata nel prestigioso Gran Teatro La Fenice, fatta eccezione dell'edizione del 2020, tornata all'aperto nel cortile del Palazzo Ducale per rispetto delle disposizioni in materia di contrasto alla diffusione del COVID 19. Tra le altre location utilizzate nel corso degli anni anche il Teatro Carlo Goldoni (1994) e il sagrato della Basilica di Santa Maria della Salute (1996).


Ulteriori informazioni Edizione, Messa in onda ...
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Citazioni

Nella canzone Ping Pong del 1980, Rino Gaetano cita il Premio Campiello nel seguente verso:

«Il Campiello a De Crescenzo
A colloquio coi lettori chissà per spezzare il silenzio»

Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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