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tennista italiano (2001-) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Jannik Sinner (San Candido, 16 agosto 2001) è un tennista italiano.
Jannik Sinner | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Jannik Sinner agli US Open 2024 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Italia | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 192[1] cm | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Peso | 77 kg | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Tennis | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Statistiche aggiornate al 24 novembre 2024 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Considerato uno dei più grandi tennisti italiani di sempre e uno dei più forti della sua generazione,[3] il 10 giugno 2024 è diventato il primo tennista italiano e il 29º al mondo ad aver raggiunto la 1ª posizione del ranking ATP in singolare.[4]
Con 18 titoli del circuito maggiore, tra i quali spiccano due prove del Grande Slam, quattro tornei Masters 1000 e un ATP Finals, è il più vittorioso tennista italiano dell'era Open.[5]
Con la nazionale italiana ha conquistato la Coppa Davis nel 2023 e nel 2024.[6][7]
Cresciuto a Sesto Pusteria in una famiglia di madrelingua tedesca,[8] è figlio di Siglinde e Hanspeter, che hanno lavorato presso il rifugio Fondovalle (Talschlusshütte)[9] in Val Fiscalina per 20 anni fino al 2022. Prima della nascita di Jannik i genitori avevano adottato Mark, nato in Russia.[10]
A tre anni e mezzo Sinner inizia a cimentarsi con lo sci e il tennis a San Candido con il maestro Andreas Schönegger.[11] Sulle piste innevate ottiene ottimi risultati a livello nazionale in slalom gigante, vincendo, all'età di sette anni, il 32º Gran Premio Giovanissimi 2009.[12] A 12 anni è campione italiano di sci nella sua categoria, ma subito dopo, a 13 anni, opta definitivamente per il tennis, a causa della lunghezza degli allenamenti sciistici, che considera sproporzionati rispetto alla breve durata delle gare, nonché per le maggiori possibilità di recuperare nelle situazioni di svantaggio durante un incontro di tennis.[13] Si tessera dunque all’età di 14 anni con il Tennis Club Italia di Forte dei Marmi, che proprio in quell’anno vincerà il suo secondo campionato italiano.[14] Su suggerimento di Massimo Sartori viene inviato a Bordighera per periodi via via più lunghi, fino al trasferimento definitivo, prima al Bordighera Lawn Tennis Club e dal 2018 al Piatti Tennis Center, sotto la guida di Riccardo Piatti, con il quale terminerà di collaborare nel febbraio 2022.[15]
Ha frequentato le scuole superiori all'istituto tecnico Walther[16] di Bolzano fino al quarto anno per poi conseguire la maturità in ragioneria da privatista.[17] Nel 2020 ha trasferito la propria residenza anagrafica e fiscale nel Principato di Monaco.[18]
Il 20 agosto 2024, l'ITIA, ente preposto ai controlli anti-doping nel tennis, ha reso nota la conclusione di un'indagine su Sinner, inizialmente aperta dopo che, durante il torneo di Indian Wells, era risultato positivo per due volte al Clostebol, uno steroide anabolizzante proibito dall'agenzia mondiale antidoping; l'italiano, che ha collaborato durante l'intera indagine, era stato inizialmente sospeso dalle competizioni in via provvisoria dal 4 al 5 aprile e ancora dal 17 al 20 dello stesso mese, ma è stato reintegrato dall’organismo di controllo dopo aver fornito rapide e convincenti spiegazioni sull'accaduto.[19] Sinner ha spiegato di essere stato contaminato accidentalmente dal suo fisioterapista, che in quei giorni stava usando un farmaco da banco contenente clostebol per curarsi un taglio alla mano e aveva poi massaggiato regolarmente Sinner senza indossare guanti, causando così una contaminazione per via transdermica.[20] Un tribunale sportivo indipendente ha quindi stabilito che Sinner non aveva commesso nessuna violazione, né negligenza all'epoca dei fatti, e pertanto il tennista non ha subito alcuna sanzione; tuttavia, in accordo con il World Anti-Doping Code, ha perso comunque i risultati e i relativi punti conseguiti nel raggiungimento della semifinale a Indian Wells (400), nonché il montepremi guadagnato, di 320 000 dollari (circa 300 000 euro).[21]
Il 28 settembre 2024, è stata resa ufficiale la decisione dell'Agenzia mondiale antidoping d'impugnare l'assoluzione sancita dal tribunale sportivo indipendente (l'International Tennis Integrity Agency), facendo appello al Tribunale Arbitrale dello Sport e richiedendo una squalifica dalle competizioni fino a due anni.[22][23]
Esordisce nel circuito professionistico il 12 settembre del 2015, disputando senza successo le qualificazioni del Futures Croatia F16. Il 19 marzo 2016, nel primo turno delle qualificazioni del Futures Croatia F4, vince il suo primo incontro da professionista. Nel gennaio 2018 guadagna il suo primo punto nella classifica mondiale; raggiunge inoltre i quarti di finale al prestigioso Trofeo Bonfiglio.[24] Il 18 agosto disputa, perdendo, la sua prima finale nel circuito Futures, mentre il giorno precedente, in coppia con Giacomo Dambrosi, si era aggiudicato il suo primo torneo ITF in doppio. A fine mese esordisce nel circuito Challenger. Conclude l'anno in top 600, al numero 551 del ranking.
Il 24 febbraio 2019, al Challenger 80 di Bergamo, è il più giovane tennista italiano a vincere un titolo Challenger.[25] Nei successivi tornei stabilisce una striscia di 16 vittorie consecutive che viene interrotta il 2 aprile, quando Sinner incontra per la prima volta il suo rivale Carlos Alcaraz al turno d'esordio del Challenger di Villena. A fine aprile debutta a livello ATP dove, a Budapest, conquista anche la prima vittoria nel circuito maggiore. Ottiene poi una wild card per il tabellone principale degli Internazionali d'Italia e, a 17 anni e 8 mesi, è l'italiano più giovane a vincere un incontro a livello Masters 1000.[26] Ad agosto supera le qualificazioni degli US Open ed esordisce nel main draw di un torneo del Grande Slam.[27] Raggiunge inoltre le semifinali all'ATP 250 di Anversa ed entra per la prima volta in top 100[28]. A novembre, battendo in finale Alex de Minaur, è il primo italiano ad imporsi alle Next Generation ATP Finals[29] e conclude la stagione vincendo il Challenger di Ortisei. Guadagna complessivamente 473 posizioni rispetto alla stagione precedente e chiude l'anno al 78º posto del ranking ATP. Il 19 dicembre riceve il premio di "Newcomer of the Year", tennista rivelazione dell'anno.[30]
A gennaio 2020 vince la sua prima partita slam agli Australian Open, mentre a Rotterdam, sconfiggendo David Goffin, ottiene la prima vittoria contro un top 10. Ad agosto, alla ripresa della stagione dopo la lunga sospensione causata dalla pandemia di COVID-19, non ottiene alcun successo né al Cincinnati Open, né agli US Open. Agli Internazionali d'Italia raggiunge gli ottavi di finale dopo aver sconfitto il nº 6 del mondo Stefanos Tsitsipas. Al suo primo Roland Garros raggiunge i quarti di finale, mentre a Sofia vince il suo primo ATP 250. In entrambi i casi, si tratta di nuovi record di precocità per il tennis italiano.[31][32] Termina la stagione nella top 40 della classifica mondiale, alla 37ª posizione.
Al debutto stagionale, conquista il secondo titolo in carriera all'ATP 250 di Melbourne con il successo in finale su Stefano Travaglia. Viene eliminato ai quarti di finale dei tornei di Marsiglia e Dubai, mentre a Miami raggiunge la prima finale in carriera in un Masters 1000, dove viene battuto da Hubert Hurkacz in due set.[33] Nella stagione su terra, esce al secondo turno del Masters 1000 di Monte Carlo, raggiunge la semifinale all'ATP 500 a Barcellona e colleziona tre sconfitte consecutive ai tornei di Madrid, Roma e Lione. Sull'erba del Queen's esce al primo turno.
Dopo aver rinunciato ai Giochi olimpici di Tokyo per concentrarsi sugli allenamenti,[34] torna in campo sul cemento americano di Atlanta. Esce al primo turno in singolare, ma vince il primo titolo in doppio, in coppia con Reilly Opelka. A Washington, battendo in finale Mackenzie McDonald col punteggio di 7–5, 4–6, 7–5,[35] vince il suo primo titolo ATP 500. Nei quattro slam viene estromesso nel turno d'esordio agli Australian Open e a Wimbledon, mentre al Roland Garros e agli US Open raggiunge gli ottavi di finale.
A Sofia conferma il titolo vinto l'anno precedente, ad Anversa vince il secondo titolo consecutivo, a Vienna raggiunge le semifinali, mentre a Bercy e a Stoccolma esce al turno d'esordio. Si qualifica come prima riserva alle ATP Finals e vi prende parte subentrando a Matteo Berrettini, infortunatosi nel primo match del round robin, collezionando una vittoria e una sconfitta. A novembre debutta in Coppa Davis infliggendo a John Isner una pesante sconfitta (6–2, 6–0).[36] Con il successo su Daniel Elahi Galán contribuisce alla qualificazione dell'Italia ai quarti di finale, dove supera in rimonta Marin Čilić, perdendo poi il doppio decisivo insieme a Fabio Fognini. Chiude l'annata alla 10ª posizione mondiale, quarto tennista italiano di sempre a concludere la stagione da top 10.[37]
Inizia la stagione esordendo in ATP Cup, dove l'Italia viene sconfitta nel round robin.[38] Agli Australian Open raggiunge i quarti di finale del torneo,[39] dove viene battuto in tre set da Stefanos Tsitsipas. A febbraio annuncia la conclusione della collaborazione con Riccardo Piatti;[40] designa come nuovo allenatore Simone Vagnozzi,[41] che da giugno sarà poi affiancato da Darren Cahill.[42] Sia ad Indian Wells che a Miami è costretto al ritiro, rispettivamente agli ottavi e ai quarti di finale.[43][44]
A Monte Carlo è nuovamente eliminato nei quarti di finale e a Madrid è estromesso agli ottavi. Agli Internazionali d'Italia si spinge per la prima volta ai quarti di finale, mentre è costretto al ritiro per un infortunio durante gli ottavi del Roland Garros.[45] Al termine dello slam parigino scende al 13º posto mondiale. Dopo un'eliminazione al primo turno del torneo di Eastbourne, a Wimbledon vince il suo primo match sull'erba a livello ATP contro Stan Wawrinka.[46] Agli ottavi di finale supera in quattro set il nº 7 del ranking Carlos Alcaraz; a eliminarlo sarà poi il tre volte campione uscente e futuro vincitore Novak Đoković, che rimonta uno svantaggio di due set. Il 12 luglio torna nella top 10, scavalca Matteo Berrettini e conquista la leadership nazionale. A Umago disputa la prima finale stagionale e prevale su Alcaraz con il punteggio di 6(5)–7, 6–1, 6–1, conquistando così il suo primo titolo ATP sulla terra rossa.[47]
Ad agosto, nello swing su cemento nordamericano, perde negli ottavi di finale sia nel Masters 1000 di Montréal che a Cincinnati. Agli US Open raggiunge i quarti di finale,[48] perdendo dal futuro vincitore del titolo Alcaraz, che lo supera in cinque set, annullandogli un match point. Nella fase a gruppi delle finali di Coppa Davis disputa due incontri, sconfiggendo Francisco Cerúndolo e perdendo a sorpresa contro Mikael Ymer.
Nell'ultima parte di stagione raggiunge la semifinale a Sofia e i quarti a Vienna, mentre al Masters 1000 di Paris Bercy viene eliminato al primo turno. Infortunatosi alla mano destra è costretto a rinunciare alle Finals di Coppa Davis.[49] Conclude la stagione al numero 15 della classifica ATP.[50]
All'esordio stagionale ad Adelaide esce nei quarti e agli Open d'Australia negli ottavi di finale. A Montpellier si aggiudica il titolo superando Maxime Cressy in finale e raggiunge nuovamente la finale nell'ATP 500 di Rotterdam, dove deve arrendersi a Daniil Medvedev. A Indian Wells, elimina nei quarti il campione uscente Taylor Fritz e viene battuto in semifinale da Carlos Alcaraz, futuro vincitore del torneo. A Miami, in semifinale, si prende la rivincita sul leader della classifica mondiale Alcaraz, prima di perdere da Medvedev.
Sulla terra rossa, a Monte Carlo raggiunge la terza semifinale consecutiva in un torneo Masters 1000, nel torneo di Barcellona si ritira per infortunio prima dei quarti, agli Internazionali d'Italia si ferma agli ottavi, mentre al Roland Garros esce a sorpresa al secondo turno contro Altmaier in cinque set. Avvia la stagione su erba con due quarti di finale consecutivi ai tornei di 's-Hertogenbosch e Halle. A Wimbledon diventa il più giovane tennista italiano ad aver raggiunto la semifinale di uno Slam.[51] A impedirgli l'accesso in finale, come nell'anno precedente, è il sette volte campione Novak Đoković, che s'impone in tre set.
Vince per la prima volta un torneo Masters 1000 a Toronto, sconfiggendo in finale Alex de Minaur per 6–4, 6–1. Eliminato al debutto a Cincinnati da Dušan Lajović, agli US Open cede negli ottavi di finale ad Alexander Zverev in cinque set. Successivamente, per la prima volta in carriera, prende parte allo swing asiatico; nel 500 di Pechino raggiunge l'atto conclusivo del torneo, superando in semifinale Alcaraz e, in finale con un doppio tie-break - per la prima volta in carriera e dopo sei sconfitte consecutive - Daniil Medvedev. Grazie a questi risultati, si issa alla quarta posizione del ranking ATP. Nel successivo Masters 1000 di Shanghai perde negli ottavi di finale contro Ben Shelton. A Vienna raggiunge la finale e con il secondo successo consecutivo su Medvedev conquista il suo decimo titolo ATP. Si ritira prima degli ottavi di finale nel Masters 1000 di Paris Bercy.
Alla sua seconda partecipazione alle ATP Finals arriva in finale; qui viene sconfitto da Đoković, dopo che nel round robin lo aveva battuto ponendo fine ad una serie di 19 vittorie consecutive del serbo.[52][53][54] Nella fase finale di Coppa Davis, vincendo tutti gli incontri a cui prende parte sia in singolare che in doppio, contribuisce al secondo trionfo italiano, 47 anni dopo la prima vittoria. Inoltre, nella semifinale contro la Serbia, si era ancora una volta imposto sul n. 1 Đoković, imbattuto nella manifestazione da 12 anni, dopo avergli annullato tre match point consecutivi.[55] A dicembre è il primo italiano ad aggiudicarsi i premi "Fans’ Favourite" e "Most Improved Player of the Year" (tennista preferito dal pubblico e tennista maggiormente migliorato dell'anno).[56][57] Nel corso della stagione ha peraltro eguagliato alcuni primati nazionali: è stato il primo tennista italiano in era Open ad aver raggiunto il quarto posto della classifica ATP dai tempi di Adriano Panatta[58] e, con 10 titoli vinti in carriera, raggiunge ancora una volta Panatta come italiano più vincente dell'era Open.[59]
A gennaio conquista il singolare degli Australian Open.[60] A partire dai quarti di finale, sconfigge i top 5 Andrej Rublëv, il pluricampione in carica Novak Đoković (imbattuto nelle 10 semifinali precedenti) e Daniil Medvedev (rimontando uno svantaggio iniziale di due set).[61][62] Successivamente trionfa nel torneo di Rotterdam, suo terzo ATP 500 consecutivo, battendo in finale de Minaur.[63] Nel Masters 1000 di Indian Wells si ferma in semifinale, dove viene battuto in rimonta dal n. 2 del mondo Carlos Alcaraz, dopo aver vinto il primo set. Nel successivo torneo 1000 di Miami, dove aveva perso precedentemente due finali, centra il suo tredicesimo titolo, battendo all'ultimo atto Grigor Dimitrov, concedendo al bulgaro solamente quattro giochi.
Al Masters 1000 di Monte Carlo giunge nuovamente alle semifinali, perdendo con il vincitore del torneo Stefanos Tsitsipas. A Madrid si qualifica ai quarti, non disputati a causa di un problema all'anca destra, infortunio che lo costringe a rinunciare anche agli Internazionali d'Italia.[64] Al Roland Garros giunge per la prima volta in semifinale, dove viene sconfitto in cinque set dal futuro vincitore dello Slam parigino Alcaraz. Il 10 giugno raggiunge il vertice della classifica mondiale.[65] Ad Halle vince il suo primo titolo in carriera su erba sconfiggendo in finale il n. 9 del mondo Hubert Hurkacz.[66] Raggiunge per la terza volta i quarti di finale a Wimbledon, dove viene sconfitto in cinque set da Medvedev. Il 24 luglio, Sinner annuncia la propria assenza dal torneo olimpico a causa di una tonsillite.[67]
Torna alle gare nel Masters 1000 canadese e si ferma ai quarti di finale sia in singolare che in doppio. Al successivo torneo di Cincinnati, raggiunge la sua quinta finale a livello Masters 1000 battendo, fra gli altri, i top 10 Rublëv e Alexander Zverev; nell'epilogo del torneo sconfigge Frances Tiafoe in due set. Conclude lo swing statunitense conquistando l'8 settembre lo US Open, battendo in finale Taylor Fritz per tre set a zero.[68][69] In terra asiatica, raggiunge la finale del China Open, dove viene sconfitto dallo spagnolo Carlos Alcaraz al tie-break del terzo set. Riesce a vincere, invece, il Master 1000 di Shangai, battendo all'ultimo atto Novak Đoković in due set.[70]
Arriva in finale per il secondo anno consecutivo alle ATP Finals, dove supera l'americano Fritz, vincendo tutti gli incontri del torneo in due set e conquistando così il Masters di fine anno.[71] Partecipa anche alla Coppa Davis 2024, vincendo tutti gli incontri disputati e contribuendo a bissare il successo dell'anno precedente.[72] Grazie a questa vittoria, diventa l'unico tennista ad essersi aggiudicato due tornei del Grande Slam, tre Masters 1000, le ATP Finals e la Coppa Davis nell'arco di una stagione.[73] È inoltre il primo italiano a raggiungere e, successivamente, a concludere l'anno al numero 1 del ranking mondiale.
La sua superficie di gioco preferita è il cemento[74] ma è molto efficace anche sull'erba e sulla terra rossa per la sua capacità di imprimere potenza e velocità anche in condizioni di gioco più lente.[75] Tra le sue maggiori qualità spiccano la forza mentale e la capacità di esprimere il meglio nei momenti cruciali di una partita.[76]
Destrimano, ha il suo colpo migliore nel rovescio a due mani, eseguito portando la racchetta subito all'indietro in fase di preparazione, ma non in alto, favorendo l'anticipo sulla palla. Con il rovescio genera traiettorie non particolarmente arcuate, ha un'ottima capacità naturale di usare la mano e il polso sinistri per controllare le palle più basse, a volte anche sui rovesci in slice degli avversari. Quella incrociata è la sua traiettoria più efficace, che esegue con grande potenza e precisione, prediligendo direzioni molto angolate con accentuati topspin[77] che gli consentono di spostare lateralmente l'avversario e aprirsi il campo. Altrettanto veloce è il rovescio lungolinea, seppur con una precisione talvolta inferiore.[74]
Un po' più ampia è la preparazione del dritto, che a volte gli causa qualche ritardo nella risposta in anticipo. La velocità di braccio gli consente tuttavia di colpire la palla in fase ascendente producendo traiettorie molto piatte, esplosive e spesso "schiacciate" verso il suolo. Il suo dritto è un colpo meno naturale rispetto al rovescio, ma l'ha portato a un ottimo livello riuscendo a generare colpi vincenti da ogni posizione del campo.[74]
La statura lo agevola nella spinta al servizio, colpo tecnicamente non sempre impeccabile, mancando un po' in varietà di soluzioni slice, mentre con l'allenatore Simone Vagnozzi ha perfezionato la variante in kick.[74][78] Nel 2021 è ritornato a usare come impostazione del servizio la platform stance, con i piedi distanti e ancorati a terra durante la fase di battuta, che utilizzava già nei tornei giovanili, prima di abbandonarla per la foot-up stance negli anni 2018-2020.[79] I progressi al servizio, sia con la prima che soprattutto con la seconda palla, hanno coinciso con la scalata del ranking: nel corso degli anni ha saputo costruire una prima molto violenta capace di toccare i 200 km/h, seguita da una seconda solida difficilmente attaccabile.[80][81][82] Dispone inoltre di un'ottima risposta al servizio avversario.[83]
Nel 2022 si separa da Riccardo Piatti, storico allenatore di Sinner dall'età di 14 anni, per iniziare una collaborazione con Vagnozzi con lo scopo di rendere il suo gioco più completo e vario, soprattutto grazie all'aggiunta di alcune soluzioni come il serve & volley, il rovescio in slice, la smorzata, e l'aumento delle discese a rete.[78] Nel luglio 2022 entra nel team Darren Cahill, ex allenatore di Lleyton Hewitt e di Andre Agassi, che fa vedere subito i risultati del suo lavoro aiutando Sinner a raggiungere i quarti di finale nel 2022 e poi le semifinali nel 2023 a Wimbledon.[84]
V | F | SF | QF | #T | RR | Q# | A | ND |
(V) Torneo vinto; raggiunto (F) finale, (SF) semifinale, (QF) quarti di finale, (#T) turni 4, 3, 2, 1; (RR) round - robin; (Q#) Turno di qualificazione; (A) assente dal torneo; (ND) torneo non disputato.
Torneo | 2019 | 2020 | 2021 | 2022 | 2023 | 2024 | 2025 | Titoli | V-S |
Grande Slam | |||||||||
Australian Open | A | 2T | 1T | QF | 4T | V | 1 / 5 | 15–4 | |
Roland Garros | A | QF | 4T | 4T | 2T | SF | 0 / 5 | 16–5 | |
Wimbledon | Q1 | ND | 1T | QF | SF | QF | 0 / 4 | 13–4 | |
US Open | 1T | 1T | 4T | QF | 4T | V | 1 / 6 | 17–5 | |
Vittorie-Sconfitte | 0–1 | 5–3 | 6–4 | 15–4 | 12–4 | 23–2 | 0–0 | 2 / 20 | 61–18 |
N. | Data | Torneo | Superficie | Avversario in finale | Punteggio |
1. | 28 gennaio 2024 | Australian Open, Melbourne | Cemento | Daniil Medvedev | 3–6, 3–6, 6–4, 6–4, 6–3 |
2. | 8 settembre 2024 | US Open, New York | Cemento | Taylor Fritz | 6–3, 6–4, 7–5 |
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