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Prospettiva

Paolo Montero

allenatore di calcio e calciatore uruguaiano (1971-) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Paolo Montero
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Paolo Rónald Montero Iglesias (Montevideo, 3 settembre 1971) è un allenatore di calcio ed ex calciatore uruguaiano, di ruolo difensore.

Fatti in breve Nazionalità, Altezza ...

Ha iniziato e terminato la sua carriera agonistica in patria, nelle file del Peñarol, ma gran parte di essa si è svolta in Italia, con le maglie dell'Atalanta prima e della Juventus poi: con quest'ultima ha vinto quattro campionati italiani, tre Supercoppe italiane, una Supercoppa UEFA e una Coppa Intercontinentale; con i bianconeri ha inoltre giocato tre finali di UEFA Champions League.[3]

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Biografia

È nato in una famiglia benestante, seguendo le orme paterne: il padre Julio Montero Castillo era stato a sua volta un calciatore, sempre nel ruolo di difensore e due volte campione del mondo di club.[3]

Anche il figlio Alfonso (2007) ha intrapreso una carriera da calciatore: ha giocato nei settori giovanili di Defensor Sporting e Juventus, oltre a rappresentare le nazionali giovanili uruguaiane.[4]

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Caratteristiche tecniche

Giocatore

«Io non ho mai commesso falli cattivi, le mie reazioni sono istintive. Del resto sono latino [...]. E per i latini il calcio è anche furbizia.»
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Montero (a sinistra) in azione in maglia juventina nel campionato di Serie A 1996-1997, in marcatura sull'attaccante fiorentino Batistuta.

Difensore elegante nello stile e tecnicamente dotato,[6] era in grado di dirigere la retroguardia con personalità e lucidità.[7] Solitamente schierato come stopper[8] o libero,[6][9] all'occorrenza ha ricoperto – seppur molto controvoglia, arrivando a litigare coi suoi allenatori per la cosa – anche il ruolo di terzino sinistro.[3]

Dal carattere deciso, non lesinava le maniere forti, anche eccedendo il regolamento:[10][11] nel corso della sua carriera in Serie A ha ricevuto 16 cartellini rossi,[12] cifra che lo rende il primatista assoluto in questa particolare graduatoria.[13]

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Carriera

Riepilogo
Prospettiva

Giocatore

Club

Peñarol e Atalanta

Inizia a giocare nel Peñarol, dove approda all'età di 17 anni, sotto la guida di César Luis Menotti il quale paragona immediatamente il giovane difensore all'allora più noto Daniel Passarella.[3] Rimane a Montevideo fino al 1992, quando viene notato dall'Atalanta che lo acquista e lo porta in Italia.[3]

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Montero in azione all'Atalanta nella stagione 1995-1996

Debutta in Serie A il successivo 6 settembre, nel successo interno 2-1 sul Parma, e alla sua prima stagione emerge tra i protagonisti degli orobici di Marcello Lippi, che chiudono il campionato a un lusinghiero settimo posto in classifica;[3] rimane a Bergamo anche dopo la retrocessione in Serie B del 1994, e anzi diventa un «pilastro della difesa» dei lombardi,[3] che riconquistano immediatamente la massima categoria. Lascia l'Atalanta nel 1996, dopo un quadriennio fatto di 114 partite e 4 gol nei campionati.

Juventus

Nella stessa estate passa alla Juventus campione d'Europa in carica, voluto proprio da Lippi nel frattempo sedutosi sulla panchina bianconera;[3] inizialmente il difensore pare destinato all'Inter, tuttavia il desiderio dello stesso Montero di tornare a lavorare con il tecnico viareggino fa sì che la trattativa con il club nerazzurro s'interrompa in dirittura d'arrivo, dirottando l'uruguaiano verso Torino.[14] Fino al 2005 è un perno insostituibile della difesa juventina, facendo coppia al centro della retroguardia bianconera con Ciro Ferrara, e vincendo nel corso degli anni la concorrenza interna sia di Mark Iuliano sia di Igor Tudor.[3] in Piemonte conquista una Coppa Intercontinentale (1996), una Supercoppa UEFA (1996), tre Supercoppe di Lega (1997, 2002 e 2003) e quattro campionati italiani (1996-1997, 1997-1998, 2001-2002 e 2002-2003), oltre a quello 2004-2005 revocato successivamente.

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Montero (in piedi, primo da destra) alla Juventus nella stagione 1999-2000

In maglia bianconera più che altrove, Montero fa valere le sue maniere forti. Al termine della partita Vicenza-Juventus (2-1) del 13 ottobre 1996, durante un diverbio tra Angelo Di Livio e il fotografo ufficiale della squadra berica, colpisce quest'ultimo; nei giorni seguenti il giocatore dichiara pubblicamente di non sentirsi pentito del gesto – «ho visto un compagno in difficoltà e sono intervenuto: mi è sembrato normale farlo» –,[15] mentre il fotografo denuncia il difensore e avvia una causa civile.[16] Il 9 marzo 2000, durante il retour match degli ottavi di Coppa UEFA tra Celta Vigo e Juventus (4-0), Montero colpisce al volto con una gomitata Valerij Karpin:[17] espulso, esce dal campo schernendo platealmente il pubblico galiziano.[5] Il 3 dicembre 2000, durante la classica Inter-Juventus (2-2) sferra un pugno al volto di Luigi Di Biagio: tramite l'applicazione della prova televisiva, il gesto gli costa tre turni di squalifica.[18]

Affermatosi come uno dei migliori difensori nella storia del club,[8] sveste la maglia bianconera dopo 9 stagioni, 277 presenze e 6 reti totali, comprensive di 186 gare e 1 gol (il 29 novembre 2003 in un derby d'Italia casalingo perso 1-3[19]) in Serie A.

San Lorenzo e ritorno al Peñarol

Conclude la carriera in Sudamerica, giocando nella stagione 2005-2006 con la squadra argentina del San Lorenzo, e nella successiva ritornando al Peñarol, disputando l'ultima sua gara il 17 maggio 2007 a Montevideo contro il Danubio.

Nazionale

Debutta con la nazionale uruguaiana il 5 maggio 1991, in un'amichevole persa 1-0 contro gli Stati Uniti.[20] Con la Celeste disputa negli anni seguenti la Confederations Cup 1997, il campionato del mondo 2002[20] e la Copa América 2004; in quest'ultima competizione va in gol in occasione della gara inaugurale col Messico, pareggiata per 2-2.[21]

A seguito della mancata qualificazione uruguaiana al campionato del mondo 2006, dopo la sconfitta nel play-off intercontinentale contro l'Australia, lascia la nazionale con un bottino di 61 partite e 5 gol.[20]

Allenatore

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Montero nel 2010

Gli inizi al Peñarol

Una volta appesi gli scarpini al chiodo, dopo aver brevemente svolto la professione di procuratore sportivo in Uruguay,[22] nel novembre 2014 viene chiamato a sostituire il dimissionario Jorge Fossati, all'indomani della sconfitta contro il Nacional, sulla panchina del Peñarol,[23] mantenendo l'incarico fino all'ingaggio di Pablo Bengoechea il 23 dicembre dello stesso anno.[24]

Boca Unidos e Rosario Central

Nel marzo 2016 viene ingaggiato dal Boca Unidos, club militante nella Primera B Nacional, la seconda divisione argentina. Nella seconda parte del 2016 allena il Colón (SF), che lascia a fine dicembre per diventare, il 3 gennaio 2017, il tecnico del Rosario Central al posto del dimissionario Eduardo Coudet.[25]

Il 27 settembre 2018 ottiene a Coverciano la qualifica UEFA A, che lo abilita in Europa all'allenamento di tutte le formazioni giovanili e delle prime squadre fino alla Serie C, e alla posizione di allenatore in seconda in Serie B e Serie A.[26]

Sambenedettese e San Lorenzo

Il 6 giugno 2019 viene chiamato alla guida della Sambenedettese, in Serie C.[27] Nel campionato seguente conduce i rossoblù ai play-off, dov'è eliminato al primo turno dal Padova (0-0) solo per via del peggiore piazzamento conseguito nella stagione regolare.[28] Nel settembre 2020, frattanto, ottiene l'abilitazione come allenatore di Prima Categoria - UEFA Pro.[29]

Confermato sulla panchina marchigiana per la stagione seguente, un avvio di campionato altalenante lo porta a essere sollevato dall'incarico il 27 ottobre 2020;[30] viene richiamato sulla panchina adriatica l'11 febbraio 2021, subentrando al dimissionario Mauro Zironelli.[31] Riesce nuovamente a portare i rossoblù, peraltro afflitti da un grave dissesto societario, ai play-off: il percorso termina però già al primo turno a seguito della sconfitta esterna per 3-1 contro il Matelica.[32]

Dopo la fine dell'esperienza nelle Marche, il 17 giugno 2021 Montero torna in Argentina per andare a sedersi sulla panchina del San Lorenzo.[33] L'incarico nel club bonaerense dura fino al successivo 21 ottobre, quando, dopo una serie di risultati deludenti, viene esonerato.[34]

Juventus

Il 28 giugno 2022 l'ex difensore torna dopo diciassette anni alla Juventus, chiamato ad allenare la squadra under 19 bianconera.[35] Nella stagione 2022-2023 raggiunge la fase finale del Campionato Primavera 1, dove i bianconeri vengono eliminati al primo turno dal Sassuolo, nonostante l'1-1 finale, pagando il peggiore piazzamento in stagione regolare;[36] mentre in UEFA Youth League supera la fase a gironi prima di fermarsi al turno di play-off, causa la sconfitta ai tiri di rigore contro il Genk.[37] Nell'annata seguente, con la squadra impegnata solo in campo nazionale, non riesce a centrare la fase finale del Campionato Primavera 1 ottenendo solo l'obiettivo minimo del mantenimento della categoria.[38]

Il 19 maggio 2024 viene promosso ad interim alla guida della prima squadra juventina, per le ultime due giornate di campionato, in sostituzione dell'esonerato Massimiliano Allegri.[39] Debutta sulla panchina della prima squadra e contestualmente in Serie A il giorno seguente, nel pareggio per 3-3 sul campo del Bologna;[40] quindi il 25 maggio ottiene una vittoria interna per 2-0 sul Monza,[41] traghettando la Juventus al terzo posto e lasciando la panchina per la stagione seguente al già designato Thiago Motta.[42]

Tornato a disposizione del club, il 4 luglio 2024 assume la guida della Juventus Next Gen, la seconda squadra bianconera militante nel campionato di Serie C, prendendo il posto di Massimo Brambilla.[43] Debutta il successivo 11 agosto, nella sconfitta esterna 2-1 contro la Giana Erminio valevole per la Coppa Italia Serie C.[44] Dopo un avvio di stagione difficoltoso e con la squadra all'ultimo posto in classifica, il 12 novembre dello stesso anno viene esonerato dalla società torinese.[45]

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Statistiche

Riepilogo
Prospettiva

Presenze e reti nei club

Ulteriori informazioni Stagione, Squadra ...

Cronologia presenze e reti in nazionale

Ulteriori informazioni Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Uruguay, Data ...
Ulteriori informazioni Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Uruguay under 20, Data ...

Statistiche da allenatore

Statistiche aggiornate al 10 novembre 2024.

Ulteriori informazioni Stagione, Squadra ...
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Palmarès

Giocatore

Club

Competizioni nazionali
Juventus: 1996-1997, 1997-1998, 2001-2002, 2002-2003
Juventus: 1997, 2002, 2003
Juventus: 2004-2005[50]
Competizioni internazionali
Juventus: 1996
Juventus: 1996
Juventus: 1999

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

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