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Sébastien Bourdais
pilota automobilistico francese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Sébastien Olivier Bourdais (Le Mans, 28 febbraio 1979) è un pilota automobilistico francese.
È stato campione internazionale di Formula 3000 nel 2002 e vincitore del campionato Champ Car nel 2004, 2005, 2006 e 2007.
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Carriera
Riepilogo
Prospettiva
Le formule minori
Nato in una famiglia appassionata di motori, fin da piccolo Bourdais cominciò a correre sui kart e nei primi anni novanta ottenne vari successi, i più importanti dei quali furono la Maine Bretagne League nel 1991 e il campionato cadetto francese nel 1993; questi risultati lo proiettarono quindi nelle formule minori. Nel 1995 il francese prese quindi parte al campionato nazionale di Formula Campus giungendo nono in classifica piloti; dopo questo risultato prese parte per i due anni successivi alle competizioni di Formula Renault arrivando secondo nel 1997 con quattro vittorie e cinque pole position. Finita l'esperienza nella categoria passò quindi al campionato di F3 francese, concludendo il primo anno con il sesto posto, ma vincendo il titolo l'anno successivo con otto vittorie su venti gare; lo stesso anno prese parte alla 24 Ore di Le Mans, senza però concludere la corsa.
Dopo il successo ottenuto in Formula 3 Bourdais spese gli anni successivi, dal 2000 al 2002, in Formula 3000, prendendo costantemente parte alla 24 Ore di Le Mans; i primi due anni in categoria si conclusero con un nono e un quarto posto (risultato ottenuto pure a Le Mans), mentre nel 2002 il francese riuscì a vincere il titolo, anche grazie alla squalifica di Tomáš Enge, risultato positivo a un test anti-droga;[1] con questo risultato Bourdais lasciò le formule minori dedicandosi alle corse americane. Durante il 2002, il francese sostenne anche un test con la Arrows,[2] ma il fallimento di questa gli impedì di partecipare al campionato di Formula 1; nel dicembre dello stesso anno compì un altro test in Renault, ma a causa di alcune voci riguardanti il fatto che sarebbe stato favorito Franck Montagny non firmò il contratto.
Champ Car

Con il titolo di Formula 3000 in tasca il pilota francese passò alle Champ Car disputando il campionato CART nella scuderia Newman-Haas Racing. Il 2003, suo primo anno, lo vide trionfare per 3 volte concludendo poi il campionato al quarto posto e raggiungendo anche un record: riuscì infatti, insieme a Nigel Mansell, a realizzare una pole position al debutto. Nella stagione 2004, Bourdais riuscì a vincere il titolo, grazie a sette vittorie, di cui tre consecutive, su quattordici gare; maggior rivale del francese fu il brasiliano Bruno Junqueira che vinse due gare, ma fu più costante e non si ritirò mai durante la stagione. Il 2005 vide un'altra affermazione del pilota che dominò il campionato a partire da metà stagione e chiudendo con sessanta punti di vantaggio sul secondo in classifica: lo spagnolo Oriol Servià; Junqueira, infatti, dopo aver raggiunto la vetta della classifica al secondo appuntamento perse tutta la stagione a causa di un infortunio.
Il francese fu ancora dominatore nel 2006 e nel 2007 e si impose facilmente sugli avversari, vincendo altri due titoli nella categoria; suo rivale principale, anche se mai in lotta per il titolo, in questi anni fu l'ex pilota di Formula 1 Justin Wilson, che concluse secondo in entrambe le stagioni. Nel 2007 Bourdais ha partecipato anche alla 24 Ore di Le Mans giungendo secondo e il 10 agosto è stata annunciata la firma di un contratto con la Toro Rosso in cui il pilota ha sostituito per la stagione 2008 Vitantonio Liuzzi.[3]
Formula 1
2008-2009: Toro Rosso

La prima stagione nella massima serie non fu molto brillante per il pilota francese. Nonostante due punti conquistati all'esordio nel Gran Premio d'Australia, anche grazie alla squalifica di Rubens Barrichello, la parte centrale dell'anno fu caratterizzata da piazzamenti fuori dalla zona punti. Solo a partire dal Gran Premio del Belgio i risultati cominciarono a migliorare e sfiorò nell'occasione addirittura il podio prima di commettere un errore e terminare in settima piazza.
Al successivo appuntamento, il Gran Premio d'Italia riuscì a qualificarsi al quarto posto, ma a causa di problemi al cambio fu costretto a partire dai box e concluse diciottesimo. Al Gran Premio del Giappone concluse sesto, ma gli venne comminata una penalità di 25 secondi per aver ostacolato Felipe Massa e fu retrocesso in decima piazza. Bourdais concluse la sua prima stagione con 4 punti conquistati e un diciassettesimo posto in classifica piloti.
Per la stagione 2009 Bourdais è stato confermato alla Toro Rosso, a cui viene affiancato l'esordiente Sébastien Buemi.[4] Alla prima gara in Australia, sul circuito dell'Albert Park, va subito a punti arrivando 8º, ma nelle successive 8 gare conquista solo un altro punto a Monaco. Questi risultati poco brillanti portano la Toro Rosso a licenziarlo dopo il Gran Premio di Germania. Viene sostituito dal giovane Jaime Alguersuari, che pochi giorni prima era diventato il terzo pilota della Red Bull.[5]
Dopo la Formula 1
Terminata l'esperienza in Formula 1, nel 2009 Bourdais è stato ingaggiato per correre tre gare del campionato della categoria Superleague Formula con la vettura coi colori del Siviglia.[6]
Dal 2011 approda nel campionato IndyCar con la scuderia Dale Coyne Racing, mentre dal 2012 al 2013 corre con la scuderia Dragon Racing. Dal 2014 al 2016 gareggia con il team KV Racing Technology, mentre nel 2017 ritorna con il Dale Coyne Racing.
Endurance
Nel 2022 Bourdais partecipa alla 24 Ore di Daytona nella classe DPi con il team Cadillac Chip Ganassi Racing, si dividerà la Cadillac DPi-V.R con Álex Palou, Renger van der Zande e Scott Dixon[7]. Lo stesso anno viene ingaggiato dal team Vector Sport, insieme a Nico Müller partecipano alla classe LMP2 del WEC[8]. Nella serie americana ottiene tre vittorie ed chiude terzo in classifica dietro le due Acura ARX-05.
Per la stagione 2023 Bourdais insieme a Renger van der Zande porteranno in pista la nuova Cadillac V-LMDh, il duo correrà nel Campionato IMSA WeatherTech SportsCar per Chip Ganassi Racing[9].
Il pilota francese viene confermato anche per la stagione 2025 tra i piloti della Cadillac, guidando per il team Jota[10]. Nel 2025 correrà la 24 Ore di Daytona con la LMP2 di Tower Motorsport. [11]
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Risultati sportivi
Riepilogo
Prospettiva
Formula 1
Legenda | 1º posto | 2º posto | 3º posto | A punti | Senza punti/Non class. | Grassetto – Pole position Corsivo – Giro più veloce |
Squalificato | Ritirato | Non partito | Non qualificato | Solo prove/Terzo pilota |
International Formula 3000
(Legenda - le gare in grassetto indicano la pole position; quelle in corsivo il giro più veloce)
Superleague Formula
(legenda) (Le gare in grassetto indicano la pole position) (Le gare in corsivo indicano Gpv)
† Evento fuori campionato.
Corse a ruote scoperte americane
IndyCar
CART/Champ Car
500 Miglia di Indianapolis
24 Ore di Daytona
Gran Turismo
Campionato del mondo endurance
Nel 2012 la Coppa del Mondo Endurance FIA è stata assegnata solo ai Costruttori; nel 2013 è stata istituita anche quella per i piloti.
* Stagione in corso.
24 Ore di Le Mans
American Le Mans Series
* Il pilota ha gareggiato per l'Intercontinental Le Mans Cup, nessun punto assegnato per l'American Le Mans Series.
Le Mans Series
* Il pilota ha gareggiato per la Intercontinental Le Mans Cup, nessun punto assegnato per la Le Mans Series.
Intercontinental Le Mans Cup
* Il pilota non ha corso per l'Intercontinental Le Mans Cup.
Rolex Sports Car Series
(legenda) (Le gare in grassetto indicano la pole position) (Le gare in corsivo indicano Gpv)
† Bourdais non ha completato giri sufficienti per segnare punti.
Campionato IMSA WeatherTech SportsCar
(legenda) (Le gare in grassetto indicano la pole position) (Le gare in corsivo indicano Gpv)
*Stagione in corso.
Touring car racing
V8 Supercar
† Non eleggibile per punti.
Bathurst 1000
International Race of Champions
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Note
Altri progetti
Collegamenti esterni
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