Guerra di Corea

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La guerra di Corea (conosciuta in Corea del Nord come 조국해방전쟁, "Guerra di liberazione della patria"; in Corea del Sud come 한국전쟁, Hanguk jeonjaeng, "Guerra coreana") fu il conflitto combattuto nella penisola coreana dal 1950 al 1953. Essa determinò una delle fasi più acute della Guerra fredda, con il rischio di un conflitto globale e il possibile utilizzo di bombe nucleari.

Quick facts: Guerra di Corea parte della Guerra fredda, Da...
Guerra di Corea
parte della Guerra fredda
Korean_War_Montage_2.png
In senso orario dall'alto: U.S. Marines in ritirata durante la battaglia del bacino di Chosin; truppe ONU a Incheon, rifugiati sudcoreani davanti a un carro armato M-26; U.S. Marines, guidati dal tenente Baldomero Lopez, sbarcano a Incheon; un F-86 Sabre statunitense.
Data25 giugno 1950 - 27 luglio 1953[1]
LuogoPenisola coreana
Casus belliInvasione della Corea del Sud da parte dell'Esercito del Nord
EsitoCreazione della Zona demilitarizzata coreana
Modifiche territorialiScambio di porzioni di territorio tra i due Stati
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
Corea del Sud 590.911
Stati Uniti 480.000
Regno Unito 63.000[2]
Canada 26.791[3]
Australia 17.000
Filippine 7.430[4]
Turchia 5.455[5]
Colombia 4.315
Paesi Bassi 3.972
Francia 3.421[6]
Nuova Zelanda 1.389
Thailandia 1.294
Etiopia 1.271
Grecia 1.263
Belgio 900
Sudafrica 826
Lussemburgo 44

Totale: 941.356–1.200.955
Corea del Nord 750.000
Cina 780.000
Unione Sovietica 26.000
Totale: 1.566.000
Perdite
Corea del Sud:
58.127 soldati morti
175.743 feriti
80.000 MIA o POW[7]
Stati Uniti:
36.516 morti (inclusi 2.830 non combattenti)
92.134 feriti
8.176 MIA
7.245 POW[8]
Regno Unito:
1.109 morti[9]
2.674 feriti
1.060 MIA o POW[10]
Turchia:
721 morti[11]
2.111 feriti
168 MIA
216 POW
Canada
516 morti[12]
1.042 feriti
Australia
339 morti[13]
1.200 feriti
Francia:
300 morti[14]
Grecia:
194 morti, 459 feriti
Colombia:
163 morti, 448 feriti, 28 POW
Filippine:
112 morti[4]
Sudafrica
28 morti e 8 MIA[15]
Totale: 778.053
Corea del Nord:
215.000 morti,
303.000 feriti,
120.000 MIA o POW[10]
Cina
(stima cinese):

197.000 morti totali[16]
114.000 morti in battaglia
34.000 non combattenti uccisi
380.000 feriti
21.400 POW[17]
(stima statunitense):[10]
400.000+ morti
486.000 feriti
21.000 POW
Unione Sovietica:
282 morti
Totale: 1.187.682-1.545.822
Totale dei civili coreani morti/feriti:
2.000.000 stimati[18]
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La guerra scoppiò nel 1950 a causa dell'invasione della Corea del Sud, stretta alleata degli Stati Uniti, da parte dell'esercito della Corea del Nord comunista. L'invasione determinò una rapida risposta dell'ONU: su mandato del consiglio di sicurezza dell'ONU, gli Stati Uniti, affiancati da altri 17 Paesi, intervennero militarmente nella penisola per impedirne la conquista da parte delle forze comuniste nordcoreane. Dopo grandi difficoltà iniziali, le forze statunitensi, comandate dal generale Douglas MacArthur, respinsero l'invasione e proseguirono l'avanzata fino a invadere gran parte della Corea del Nord. A questo punto intervenne nel conflitto anche la Cina comunista (senza alcuna dichiarazione di guerra ma inviando la quasi totalità delle proprie forze come formazioni di "volontari") mentre l'Unione Sovietica inviò segretamente moderni reparti di aerei, che contribuirono a contrastare l'aviazione nemica. Le truppe dell'ONU, colte di sorpresa, furono costrette a ripiegare sulla linea Suwon-Wonju-Samcheok sita a circa 80 chilometri a sud del confine iniziale tra le due nazioni. In seguito a ciò la coalizione ONU tornò nuovamente all'offensiva, recuperando terreno ed espugnando nuovamente la città di Seul, che fu conquistata per quattro volte nel corso della guerra.

La guerra quindi si attestò attorno al 38º parallelo dove continuò con battaglie di posizione e sanguinose perdite per altri due anni fino all'armistizio di Panmunjeom che stabilizzò la situazione e confermò la divisione della Corea.

Durante il conflitto coreano la guerra fredda raggiunse uno dei suoi momenti più critici e sorsero anche gravi contrasti politici all'interno delle stesse fazioni. Cina e Unione Sovietica entrarono in contrapposizione tra loro, ambendo entrambe all'egemonia sul mondo comunista, mentre i dissidi politici all'interno della dirigenza statunitense culminarono con la destituzione, da parte del presidente Harry Truman, del generale MacArthur a causa delle sue idee eccessivamente bellicose e dei suoi propositi di utilizzare bombe atomiche contro il territorio cinese e coreano.

Il numero delle vittime causate dal conflitto è stimato in 2 800 000 tra morti, feriti e dispersi, metà dei quali civili.