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Conclave del 1667

elezione papale Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Conclave del 1667
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Il conclave del 1667 venne convocato a seguito della morte del papa Alessandro VII, avvenuta a Roma il 22 maggio 1667. Si svolse nella Cappella Sistina dal 2 giugno al 20 giugno e, venne eletto papa il cardinale Giulio Rospigliosi, che assunse il nome di Clemente IX. L'elezione venne annunciata dal cardinale protodiacono Rinaldo d'Este.

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Situazione precedente

Riepilogo
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Dopo la sua elezione, Alessandro VII si era inizialmente opposto al nepotismo, rifiutandosi di nominare un cardinal nepote. I membri del Collegio cardinalizio lo esortarono a riconsiderare la nomina di membri della sua famiglia a posizioni di potere, ed egli alla fine cedette, nominando altri membri della sua famiglia Chigi nel governo papale e nominando un cardinale nipote (Flavio Chigi).

Le relazioni diplomatiche tra la Francia e lo Stato Pontificio peggiorarono durante il pontificato di Alessandro. La Francia aveva invaso Avignone nel 1664 dopo uno scontro tra l'ambasciatore francese presso la Santa Sede e le truppe papali; l'esercito transalpino lasciò Avignone solo dopo aver ricevuto le scuse di Alessandro. Il cardinale Mazzarino, capo del governo francese, sollecitò ulteriormente Alessandro a creare altri cardinali francesi, ma egli non lo fece. Durante il suo pontificato Alessandro creò 40 nuovi cardinali, di cui 33 italiani.

All'interno del Collegio cardinalizio, una fazione di cardinali non fedeli a nessuna delle monarchie cattoliche era chiamata Squadrone Volante ed era sorta durante il conclave del 1655. Il nome fu dato per il loro sostegno ai candidati che ritenevano avessero in mente i migliori interessi del papato piuttosto che ai candidati sostenuti dai monarchi secolari. Cristina, regina di Svezia, che aveva abdicato al trono svedese e si era trasferita a Roma prima di convertirsi alla Chiesa cattolica, servì come sostenitrice secolare del gruppo, e divenne particolarmente vicina a Decio Azzolino.

Papa Alessandro VII morì il 22 maggio 1667: in quel momento, il Collegio aveva raggiunto la sua capacità massima di 70 membri. Tra la sua morte e l'apertura del conclave, due cardinali si spensero e quattro dovevano ancora arrivare a Roma. Il 2 giugno si riunì il conclave in cui entrarono 61 cardinali raggiunti, in seguito, da ulteriori tre. Dai conclavi del 1605, il Collegio aveva sempre mantenuto 60 o più membri, e l'affollamento era diventato un problema. Il Collegio discusse sull'opportunità di tenere il conclave in altro loco, viste le preoccupazioni per l'affollamento e la morte di cardinali nei conclavi precedenti, ma i porporati più anziani insistettero per tenere il conclave in Vaticano.

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Svolgimento

Riepilogo
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Alessandro VII aveva creato 34 dei cardinali presenti durante il conclave del 1667. Di questi, dieci non accettarono Flavio Chigi, cardinale nipote di Alessandro, come loro capo perché il suo stile di vita era considerato sconveniente. Sedici dei cardinali presenti al conclave erano creazioni di Urbano VIII, e tutti accettarono di seguire la guida di Antonio Barberini, un nipote di Urbano. Il conclave fu dominato dai partiti fedeli ai cardinali nipoti, mentre gli elettori fedeli ai vari monarchi o membri della Squadra Volante rimasero divisi, scindendosi equamente tra i due partiti più grandi capeggiati dai nipoti. I francesi avevano otto elettori a loro fedeli, gli spagnoli ne avevano sei, mentre la Squadra Volante ne aveva undici.

Fin dall'inizio del conclave, Giulio Rospigliosi è stato considerato il papabile con le maggiori possibilità. A lui non si opponeva nessuna delle principali fazioni del conclave. Inizialmente, i francesi cercarono di nascondere il fatto che sostenevano Rospigliosi e promossero Scipione Pannocchieschi d'Elci per il papato, in modo da permettere agli spagnoli di sostenere Rospigliosi, che era in buoni rapporti con il governo iberico. Gli spagnoli, tuttavia, inizialmente preferirono l'elezione di Francesco Barberini, un altro nipote di Urbano VIII.

L'altro candidato forte all'inizio del conclave era Girolamo Farnese: questi però non era gradito alla Squadra Volante, che fece sapere al collegio cardinalizio che Rospigliosi e d'Elci erano le uniche opzioni possibili. Flavio Chigi promosse d'Elci come candidato, ma quest'ultimo fu considerato troppo zelante da alcuni elettori.

La mattina del 20 giugno 1667 Rospigliosi ricevette cinque voti durante il primo scrutinio. Negli scrutini delle settimane precedenti aveva ricevuto al massimo 10 voti. Tra lo scrutinio del mattino e quello della sera, Charles d'Albert d'Ailly, ambasciatore di Francia a Roma, promise a Flavio Chigi un reddito dalla Francia se avesse convinto i suoi sodali a votare per Rospigliosi. Chigi accettò quindi di convincere gli elettori a lui fedeli a votare per il candidato filo-francese.

Allo scrutinio della sera stessa, Rospigliosi ricevette 61 voti e fu eletto papa col nome Clemente IX; egli fu l'ultimo papa a provenire dalla Toscana. Al termine del conclave, sia la Francia che la Spagna ritennero di essere riuscite a eleggere il papa che volevano. Rospigliosi, che fu incoronato il 26 giugno 1667, nella basilica patriarcale Vaticana, dal cardinale Rinaldo d'Este, protodiacono di San Nicola alle Carceri, scelse il motto aliis non sibi clemens, cioè "clemente con gli altri, ma non con se stesso".

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Composizione del Sacro Collegio

Cardinali presenti in conclave

Ulteriori informazioni Nome, Paese ...

Cardinali assenti

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