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Conclave del maggio 1605
elezione papale Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Il conclave del maggio 1605 venne convocato a seguito della morte del Papa Leone XI, avvenuta a Roma il 27 aprile 1605. Si svolse nella Cappella Sistina dall'8 maggio al 29 maggio e, dopo ventisette scrutini, venne eletto papa il cardinale Camillo Borghese, che assunse il nome di Paolo V. L'elezione venne annunciata dal cardinale protodiacono Francesco Sforza.

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Situazione precedente
Riepilogo
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Papa Clemente VIII morì nel marzo 1605. I 60 cardinali elettori che si riunirono in conclave per eleggere il suo successore si divisero tra varie fazioni equamente divise tra la fedeltà alla Francia e quella alla Spagna. Oltre alla politica secolare che influenzò quelle elezioni papali, in questo periodo esse furono segnate da una strategia tra le famiglie d'élite per acquisire prestigio e potere. Queste strategie spesso si svolgevano nell'arco di diverse generazioni attraverso il patrocinio, l'accumulo di ricchezze e l'elargizione di favori ai membri della famiglia una volta che ci si aspettava l'elezione di un individuo al papato.
Le fonti dell'epoca del conclave del marzo 1605 elencavano fino a ventuno possibili candidati presi in considerazione dai cardinali, ma gli unici che furono seriamente discussi durante il conclave furono Cesare Baronio e Alessandro Ottaviano de' Medici. Quel conclave vide la Spagna porre il veto su Cesare Baronio dopo il primo scrutinio. Il candidato Medici, infine eletto, subì anche il veto del cardinale che rappresentava la Spagna, ma ciò avvenne dopo l'elezione di Leone XI e i cardinali non ritennero valido il veto. Il conclave di marzo aveva visto le fazioni rivali degli Aldobrandini e dei Montalto incapaci di eleggere al papato un membro di una delle due famiglie; entrambe alla fine si accordarono per eleggere Leone, membro del ramo cadetto dei Medici.
Leone aveva 70 anni al momento della sua elezione e, sebbene in buona salute in precedenza, si ammalò proprio il giorno della sua incoronazione. Morì il 27 aprile 1605, 26 giorni dopo la sua ascesa al papato. Durante la sua malattia, Leone era stato incoraggiato a nominare un cardinale nipote, ma rifiutò di farlo.
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Conclave
Riepilogo
Prospettiva
Oltre a Leone, un altro cardinale era morto, riducendo a 59 il numero dei porporati elettori nel conclave di maggio. All'inizio del conclave, Alessandro Peretti di Montalto sostenne Antonio Sauli. Un numero significativo di elettori fedeli a Pietro Aldobrandini, cardinal nepote di Papa Clemente VIII, era disposto a sostenere Sauli. Aldobrandini, tuttavia, si oppose all'elezione di Sauli a causa della precedente opposizione di quest'ultimo all'elezione di Clemente e riuscì a impedire a Sauli di raggiungere la maggioranza dei due terzi richiesta per l'elezione.
Aldobrandini si mosse per sostenere Roberto Bellarmino per il papato, ma Bellarmino disse che non avrebbe “sollevato una pagliuzza” per favorire la propria elezione. Anselmo Marzato si oppose a Bellarmino, riuscendo a minare la sua candidatura perché aveva preso una posizione molto pubblica sulla controversia De Auxilliis. Bellarmino subì infine il veto della Spagna, che pose fine alla sua candidatura. Aldobrandini si mosse anche per l'elezione di Domenico Toschi, arrivando a far sì che 38 elettori lo portassero nella Cappella Paolina per essere acclamato papa.
Cesare Baronio, tuttavia, si oppose all'elezione di Toschi e parlò contro di essa, facendo sì che i suoi amici sollecitassero l'elezione di Baronio a papa. Thomas Hobbes riferì in seguito che l'opposizione di Baronio a Toschi si basava sull'uso frequente da parte di Toschi dell'intercalare "cazzo" e che egli esortò i cardinali a non eleggere Toschi per questo motivo. Ciò portò a un alterco fisico tra le due parti che fu udito nelle strade fuori dal conclave. La rissa provocò l'unico caso noto di ferite gravi in un conclave: Alfonso Visconti ebbe diverse ossa rotte.
Dopo l'interruzione, si procedette alla votazione e risultò chiaro che Toschi non aveva il sostegno necessario per l'elezione per due o tre voti. I leader delle fazioni in competizione si riunirono per scegliere un candidato di compromesso e Camillo Borghese fu eletto papa all'unanimità lo stesso giorno. Borghese era stato tra i papabili del conclave che aveva eletto Leone XI, ma all'epoca era considerato troppo giovane per diventare papa. Al conclave di maggio, fu chiaro agli elettori che sarebbe stato l'unico candidato accettabile per tutte le fazioni e venne eletto come candidato di compromesso, prendendo il nome di Paolo V.
Come cardinale, Paolo aveva precedentemente mantenuto la neutralità tra le grandi potenze di Spagna e Francia, che avevano dominato il conclave precedente ed erano presenti anche in quello attuale. Pur essendo stato l'inviato papale in Spagna e ricevendo una pensione da quest'ultima, come cardinale aveva mantenuto un profilo basso ed era percepito come neutrale. A 54 anni, Borghese non era affatto anziano al momento della sua elezione e si prevedeva che avrebbe avuto un lungo papato, non richiedendo un terzo conclave a breve. Visse in effetti fino al 1621, regnando quindi per quasi 16 anni.
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Composizione del Sacro Collegio
Cardinali presenti in conclave
Non presenti al Conclave
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Note
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