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Marine nationale

corpo della funzione pubblica di Stato e marina militare della Repubblica francese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Marine nationale
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La Marine nationale è un corpo della funzione pubblica di Stato e la forza militare navale (marina militare) della Repubblica francese. È la componente marittima delle Forces armées françaises, le altre tre componenti sono l'Armée de terre, l'Armée de l'air, la Gendarmerie nationale, i services de soutien e gli organismes interarmées[4].

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Marine nationale (disambigua).
Fatti in breve Descrizione generale, Attiva ...

La sua flotta è composta da un centinaio di navi di superficie (comprendendo anche il naviglio secondario come navi cisterna e rimorchiatori), tra cui una portaerei a propulsione nucleare (unica marina europea a possederne una), e da dieci sottomarini nucleari, di cui quattro armati con SLBM.

Nel 2014 essa impiegava 39.300 uomini (36.500 militari e 2.800 civili)[1] reclutati per concorso. I suoi ufficiali sono formati all'École navale a Lanvéoc, dove si accede per concorso dopo due anni di preparazione.

Il motto della Marine nationale, stampato con lettere bianche su fondo blu e presente su tutte le unità della sua flotta, è: « Honneur, Patrie, Valeur, Discipline » (Onore, Patria, Valore, Disciplina) e questo motto non è mai cambiato dai tempi della Marine royale.

È familiarmente chiamata « La Royale », forse perché prima di essere imperiale o nazionale, era reale o ancora perché l'antico Ministero della Marina (dove aveva sede lo Stato maggiore della Marina fino al 2016) era situato al numero 2 di rue Royale a Parigi, o infine per distinguerla da « La Marchande ».

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Storia

Riepilogo
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Le origini

Lo stesso argomento in dettaglio: Marine royale e Marine impériale.

La Marine royale fu creata nel 1624 da Richelieu. Dopo la rivoluzione francese la Marine de la République le succede durante i primi due periodi repubblicani. Sotto il Primo e il Secondo Impero francese, essa si è chiamata Marine impériale.[5]

La Marine royale vide un periodo brillante ai suoi inizi, grazie all'impulso dato da Richelieu (poté sconfiggere la marina spagnola nel Mediterraneo durante la guerra dei trent'anni) negli anni 1630 e 1640. Ma il vero sviluppo avvenne sotto il regno di Luigi XIV, grazie all'azione del suo ministro Colbert a partire dagli anni 1660 che la riorganizzò completamente e gli diede gli strumenti per poter combattere contro le marine olandesi e inglesi e difendere gli interessi coloniali del paese. Dagli anni 1670, per la prima volta la marina francese poteva schierare più di cento navi, come le marine inglesi ed olandesi. Ma con l'accumularsi di guerre terrestri sul continente, il periodo della Régence e il regno di Luigi XV non videro la continuazione degli sforzi dei periodi precedenti, il paese dedicando la maggior parte delle sue spese militari per l'esercito di terra, e la marina reale progressivamente non poté più competere con quella britannica.

L'azione del ministro Choiseul per rinnovare la marina dopo la guerra dei sette anni diede un nuovo impulso alla Marine royale che partecipò efficacemente alla guerra d'indipendenza delle tredici colonie americane dalla Gran Bretagna con per esempio la battaglia di Chesapeake. Durante la Rivoluzione francese, cambiò nome per diventare la Marine de la République. Una delle conseguenze di questo cambiamento fu la radiazione dalla marina di numerosi ufficiali, rimasti leali al Re, e quindi un calo importante nella qualità dell'istituzione e nella sua efficienza. Nelle guerre immediatamente successive alla sua creazione, quelle napoleoniche, la Marine fu ampiamente surclassata dalla Royal Navy britannica, che le inflisse pesanti sconfitte (Trafalgar) e dominò i mari e gli oceani per tutto il periodo napoleonico. Napoleone non fornì mai le attenzioni e i finanziamenti necessari alla sua marina di guerra, che rimase sempre indietro rispetto alla sua Grande Armata.

Dopo la caduta di Napoleone, la lunga era della rivalità anglo-francese sui mari iniziò a chiudersi e la Marina francese divenne più di uno strumento per l'espansione coloniale. Durante la guerra d'indipendenza greca, le flotte delle due nazioni combatterono insieme nella battaglia di Navarino, e per tutto il resto del secolo si comportarono generalmente in modo da spianare la strada all'Entente Cordiale. L'Ottocento corrispose a un periodo di riarmamento e ammodernamento della flotta, che divenne lo strumento principale dell'espansionismo coloniale francese. La flotta francese tornò ad essere la seconda più potente al mondo dopo quella britannica.

Nel 1870, anno della proclamazione della Terza Repubblica, la marina francese assunse il nome di Marine nationale.

Durante la Terza Repubblica

Lo stesso argomento in dettaglio: Jeune École e Terza Repubblica francese.

La prima guerra mondiale

La Marine nationale non prese parte a guerre rilevanti sul piano navale, limitandosi a sostenere l'imperialismo coloniale francese, fino alla prima guerra mondiale, dove aiutò la Royal Navy a contenere la Kaiserliche Marine tedesca nell'Atlantico, mentre nel Mediterraneo poté disimpegnarsi in quanto la Regia Marina italiana era più che sufficiente contro la piccola flotta austriaca. Partecipò comunque ad azioni nel Mediterraneo Orientale contro la flotta ottomana e come sostegno allo sbarco di Gallipoli. Nel dopoguerra, la Conferenza navale di Washington limitò il potere navale francese, equiparandolo a quello italiano e ponendolo molto al di sotto di quello statunitense, inglese e giapponese.

La seconda guerra mondiale

Durante la seconda guerra mondiale la storia della Marine nationale fu travagliata. Prima dell'inizio della guerra, essa era la 4ª marina militare mondiale e tra le più moderne (la maggior parte della flotta era stata messa in servizio dopo il 1926; essa constava di 176 navi militari principali per un tonnellaggio di 554 442 tonnellate a cui si aggiungevano altre 117 navi più piccole o ausiliarie per un tonnellaggio di 240 000 tonnellate. Durante la strana guerra e poi la campagna di Francia, essa fu poco utilizzata e, dopo la resa del giugno 1940 della Francia alla Germania nazista, passò sotto l'"Etat français" (ovvero la Francia di Vichy) e teoricamente uscì dalla guerra. All'epoca la flotta era rimasta quasi completamente intatta, avendo partecipato a poche campagne militari. Ma gli inglesi temettero che la flotta francese fosse incorporata alla Regia Marina o alla Kriegsmarine, pertanto tentarono di giocare d'anticipo (Operazione Catapult) e tentarono di far approdare in porti inglesi il maggior numero possibile di navi da battaglia francesi per continuare ad usarle nel conflitto, atto che portò a varie situazioni di tensione, perfino con affondamenti da parte britannica di navi francesi il 3 luglio 1940.

Il dopoguerra e la ricostruzione

Alla fine della seconda guerra mondiale, la Marine nationale conta più di 300 navi vecchie e disparate, delle quali circa 200 provengono dalle flotte Alleate (britannica e statunitense) e le rimanenti risalgono a prima della guerra. La Francia ha ereditato dall'Italia alcune navi che appartenevano alla Regia Marina in conto riparazione danni di guerra: gli incrociatori leggeri classe Capitani Romani Attilio Regolo e Scipione Africano, trasformati in cacciaconduttori, i cacciatorpediniere Oriani, Mitragliere, Legionario e Velite e la nave coloniale Eritrea. Il programma di ricostruzione navale molto ambizioso venne rivisto al ribasso per via di motivazioni economiche. Dopo l'ingresso nella NATO nel 1949 e nel quadro del Mutual Defense Assistance Program, la Marine nationale riceve, in prestito o in cessione, diverse navi provenienti dal surplus della flotta statunitense, tra cui 2 portaerei leggere e 14 cacciatorpediniere di scorta della classe Cannon.

Già dagli anni cinquanta cominciano i primi programmi navali per la ricostruzione della flotta con navi e sottomarini di produzione francese.

Gli escorteurs

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Un escorteurs d'escadre della classe T 47.
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Un escorteurs d'escadre della classe T 53.
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Una fregate de 1er rang della classe Suffren.

Uno dei primi programmi navali prevede la costruzione di una flotta di navi di superficie, la denominazione adottata per queste navi è escorteur (che letteralmente significa [nave] che scorta)[6]. Il termine escorteur sostituirà nella terminologia navale francese i precedenti termini di destroyer, contre-torpilleur e torpilleur, che saranno definitivamente abbandonati. In seguito anche il termine escorteur sarà abbandonato, negli anni settanta, a profitto dei termini fregata, avviso e pattugliatore.
L'ingresso della Francia nella NATO e l'adozione del pennant number permette di classificare e comparare, con le altre marine militari, le differenti classi di navi francesi, a prescindere dalla denominazione specifica data dalla Marine nationale.
Gli escorteurs saranno declinati in 4 versioni:

Alla fine degli anni sessanta, la Francia lancia una nuova serie di fregates de 1er rang[8] per sostituire gli escorteurs d'escadre :

Gli escorteurs rapides furono dismessi tra il 1975 e il 1985 e sostituiti dalle fregates de 2ème rang[8] della classe Floréal e della classe La Fayette a partire dagli anni novanta.
Gli avisos escorteurs furono dismessi tra il 1988 e il 1996 e sostituiti dagli avvisi della classe d'Estienne d'Orves a partire dagli anni settanta.
Gli escorteurs côtiers furono dismessi tra il 1975 e il 1983.

Le portaerei

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La portaerei Arromanches
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La portaerei Clemenceau
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La portaelicotteri Jeanne d'Arc

La Marina francese ha avuto 8 portaerei nel corso della sua storia: la Béarn, la Dixmude, la Arromanches, la La Fayette, la Bois Belleau la Clemenceau, la Foch e la Charles de Gaulle[11].

La storia delle portaerei francesi è strettamente legata allo sviluppo dell'Aéronautique navale a partire dall'inizio del XX secolo. La prima portaerei francese entra in servizio nel 1928, tuttavia, nel 1911, con la trasformazione dell'incrociatore Foudre in nave appoggio idrovolanti (il primo della storia), la Marine si dota dell'aviazione imbarcata; a questa nave, in servizio dal 1911 al 1921, seguirà una seconda nave appoggio idrovolanti, la Commandant Teste, in servizio tra il 1932 e il 1942.

Nel periodo tra l'inizio degli anni 50 e la fine degli anni 80, la Marine Nationale disponeva contemporaneamente di 3 portaerei, dalla dismissione della Clemenceau nel 1997, la Francia dispone di un'unica portaerei in servizio, Foch, fino al 2000, e la Charles de Gaulle, dal 2001.
Tra i progetti di portaerei rimasti incompiuti:

  • la classe Joffre, una classe di due portaerei (Joffre e Painlevé) iniziate nel 1938 e abbandonate nel 1940.
  • la classe Clemenceau, un progetto di una portaerei iniziato nel 1947 e abbandonato nel 1949.
  • la Verdun, un progetto di una portaerei abbandonato nel 1961, essa doveva essere la terza portaerei, a complemento delle due della classe Clemenceau, specificamente concepita per imbarcare l'arma nucleare.
  • la PA 2 (nome provvisorio Porte-Avions 2), una superportaerei per dotare la Francia di una seconda portaerei; il progetto, dapprima sospeso nel 2009 è stato poi cancellato nel 2013.

Infine, un'altra portaeromobili, oltre alle citate 8 portaerei e alle 2 porta idrovolanti, fu la portaelicotteri Jeanne d'Arc, in servizio tra il 1964 e il 2010[17]; da segnalare il progetto abbandonato PH 75 volto alla realizzazione di due portaelicotteri a propulsione nucleare.

I sottomarini

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Il sottomarino Espadon della classe Aréthuse.
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Il sottomarino Psyché della classe Daphné.
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Il sottomarino Agosta della classe Agosta.

Al termine della seconda guerra mondiale la Francia si ritrovava quasi completamente sprovvista di sottomarini e con un sensibile gap tecnologico da colmare. L'occupazione tedesca aveva impedito qualsiasi attività di sviluppo nel settore e le principali infrastrutture risultavano pressoché distrutte.

Ciò nonostante, l'impegno francese per recuperare il divario rispetto alle altre superpotenze fu estremamente efficace e già nei primi anni cinquanta era iniziato lo sviluppo di unità dotate di propulsione nucleare privilegiando, contrariamente ad altri paesi, gli SSBN rispetto agli SSN, il primo sottomarino nucleare sperimentale fu il Gymnote (negli anni sessanta)[18]. Nel 1971 entrò in servizio la prima unità nucleare della classe Le Redoutable[19], composta complessivamente da 6 unità[20], sostituite solo a partire dal 1997 dai sottomarini della classe Le Triomphant. Contrariamente alla Royal Navy la Marine nationale non equipaggiò i propri SSBN con missili di fabbricazione statunitense ma sviluppò un proprio sistema d'arma (missili M1, M2, M20, M4, M45 e M51). A partire dal 1983 gli SSBN francesi furono affiancati dagli SSN della Rubis[21] che a partire dal 2017 saranno sostituiti dagli SSN della Suffren.

Nel 1951 l'impostazione del primo sottomarino in Francia dopo la seconda guerra mondiale; nel 1954 iniziò la costruzione della prima unità della classe Narval, una classe di SSK composta da 6 sottomarini, la prima unità entrò in servizio nel 1959 e l'ultima fu disarmata nel 1986[22].

Nel 1957 iniziò la costruzione della prima unità della classe Aréthuse, una classe di SSK composta da 4 sottomarini, la prima unità entrò in servizio nel 1959 e l'ultima fu disarmata nel 1981[23].

Nel 1959 iniziò la costruzione della prima unità della Classe Daphné, una classe di SSK composta da 11 sottomarini, la prima unità entrò in servizio nel 1964 e l'ultima fu disarmata nel 1997[24].

Nel 1969 iniziò la costruzione della prima unità nucleare della classe Le Redoutable, una classe di SSBN composta da 6 sottomarini, la prima unità entrò in servizio nel 1971 e l'ultima fu disarmata nel 2008[25].

Nel 1974 iniziò la costruzione della prima unità della classe Agosta, una classe di SSK composta da 4 sottomarini, la prima unità entrò in servizio nel 1977 e l'ultima fu disarmata nel 1991[26].

Nel 1976 iniziò la costruzione della prima unità della classe Rubis, una classe di SSN composta da 6 sottomarini, la prima unità entrò in servizio nel 1983 e, al 2017, risultano tutti ancora in servizio attivo[27].

Nel 1994 iniziò la costruzione della prima unità della classe Le Triomphant, una classe di SSBN composta da 4 sottomarini, la prima unità entrò in servizio nel 1997 e, al 2017, risultano tutti ancora in servizio attivo[28].

Nel 2007 è iniziata la costruzione della prima unità della classe Suffren, una classe di SSN composta da 6 sottomarini, la prima unità è entrata in servizio nel 2019[29][30].

Le guerre di decolonizzazione

Lo stesso argomento in dettaglio: Guerra d'Indocina, Guerra d'Algeria e Crisi di Suez.

La forza di dissuasione

Lo stesso argomento in dettaglio: Force de frappe e Classe Le Redoutable.
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Il sottomarino nucleare Le Redoutable.

Dopo la fine della guerra, la Marine nationale, nell'ambito della politica di autonomia francese rispetto alle superpotenze Stati Uniti e Unione Sovietica, si dotò di sottomarini nucleari capaci di lanciare missili con testate atomiche.

Dopo la guerra fredda

Ulteriori informazioni Tipo unità ...

Il XXI secolo

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Missioni

Riepilogo
Prospettiva

La Francia, includendo anche l'oltremare, ha 7.000 km di coste e più di 11 milioni di km² di zona economica esclusiva e la Marine nationale ha il compito di controllare questo spazio nelle sue tre dimensioni (sotto il mare, sul mare e sopra il mare).

Funzioni strategiche

La Marine nationale contribuisce alla strategia di difesa della Francia che è organizzata su 5 funzioni strategiche[32]:

La conoscenza e l'anticipazione
La dissuasione
Essa è strettamente difensiva e consiste nel far temere, a chiunque volesse attentare agli interessi vitali della Francia, una risposta assoluta con armi nucleari.
La protezione
Essa è generalmente effettuata attraverso l'Action de l'État en mer[33].
La prevenzione
L'intervenzione
Essa è generalmente effettuata attraverso missioni non permanenti, in particolare le opérations extérieures «opex».

Missioni e operazioni della Marine

Nello specifico, per la Marine nationale si tratta di condurre:

Missioni permanenti
  • Dissuasione
  • Conoscenza e anticipazione
  • Prevenzione (pre-posizionamento)
  • Postura permanente di salvaguardia marittima (PPSM)[33] (Défense maritime du territoire (DMT) e Action de l'État en mer (AEM))
Missioni non permanenti
  • Operazioni di gestione di crisi
  • Operazioni di coercizione maggiore
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Organizzazione

Riepilogo
Prospettiva

La Marine nationale è costituita di reparti ripartiti tra:[34]

Comando

Per eseguire le sue attribuzioni organiche il suo ruolo di consigliere del Capo di Stato Maggiore delle Armate (CEMA), il Capo di Stato Maggiore della Marina (CEMM), assistito dal Major général de la Marine (MGM) dispone dello Stato Maggiore della Marina (EMM), incaricato di definire e far applicare la politica generale della Marine.

Il comando degli elementi della Marine si esercita attraverso due canali distinti: il comando operativo, incaricato della condotta dell'azione militare, e il comando organico, incaricato della preparazione delle forze[35].

Comandi operativi

I comandi operativi sono organizzati in diverse zone marittime (e 3 prefetture marittime) che assumono il controllo operativo delle forze navali impiegate nella loro zona di competenza[36][37].

Comandi organici

La catena di comando organico, posta sotto l'autorità del Capo di Stato Maggiore della Marina (CEMM), è responsabile della preparazione delle forze navali per le loro missioni e anche della disponibilità di attrezzature e formazione. Comprende quattro grandi forze organiche: FAN, FOST, AVIA e FORFUSCO.[42]

Queste quattro grandi forze organiche corrispondono alle principali componenti della Marine[35]:

Forze

La Marine nationale è organizzata in 6 componenti o forze[43]:

Force d'action navale (FAN)

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Il cacciatorpediniere Forbin della classe Orizzonte.

La Forza d'azione navale (Force d'action navale – FAN) comprende le forze di superficie. Essa comprende circa 10.500 marinai e 90 navi. Fornisce la maggior parte del contributo della marina alle missioni di prevenzione e di proiezione. Essa è posta sotto il comando di un vice-amiral d'escadre (ALFAN).

Si compone di sette grandi categorie di navi di superficie[44]:

  • il gruppo aeronavale e la FANu: la portaerei nucleare Charles de Gaulle e le sue navi di accompagnamento;
  • la forza anfibia: le navi di proiezione e comando della classe Mistral e le loro navi di accompagnamento;
  • le fregate: fregate anti-aeree (FDA e FAA), fregate anti-sottomarino (FASM), fregate multiruolo (FREMM), fregate leggere stealth (FLF);
  • la forza da guerra delle mine: cacciamine (CMT);
  • le navi di sovranità: fregate di sorveglianza (FS), navi multiruolo (B2M), avvisi (A69) e pattugliatori (P400 e PLG)[33];
  • le navi di sostegno: necessarie alla permanenza della forza navale in mare (BCR);
  • le navi di servizio pubblico (pattugliatori di servizio pubblico[45]) e le navi idrografiche e oceanografiche (SHOM).

Forces sous-marines (FSM)

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Il sottomarino Casabianca della classe Rubis.

Le Forze sottomarine (Forces sous-marines – FSM) sono una delle quattro principali componenti della marina francese, questa forza comprende tutti i sottomarini francesi ed è composta da 4.000 marinai. L'insieme delle forze sottomarine sono poste sotto il comando del vice-amiral d'escadre comandante la FOST (ALFOST), il cui stato maggiore è situato nel castello di Brest. Ciascuno dei dieci sottomarini francesi ha due equipaggi (chiamati «Bleu» e «Rouge») per consentire il dispiegamento in mare 200 giorni all'anno.

Le forze sottomarine sono un comando organico e sono composte da:

Aéronautique navale (AVIA)

Lo stesso argomento in dettaglio: Aéronautique navale.
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Gli aeromobili del Gaé dell'Aéronavale nel 2010.

La Forza marittima dell'aeronautica navale (Force maritime de l'aéronautique navale, conosciuta anche come Aéronautique navale, Aviation navale o Aéronavale – AVIA) è una forza aeronavale composta da circa 200 aeromobili e 8.800 uomini, distribuiti su quattro basi aeronavali (Base d'aéronautique navale o BAN): Landivisiau, Lann-Bihoué, Hyères Le Palyvestre e Lanvéoc-Poulmic. Essa è posta sotto il comando di un contre-amiral (ALAVIA) basato a Tolone. Essa comprende delle flottilles (4F, 11F, 12F, 17F, 21F, 23F, 24F, 25F, 28F, 31F, 32F, 33F, 34F, 35F e 36F) e delle escadrilles (CEPA/10S, 22S, 50S e 57S).

L'Aéronautique navale è composta da:

  • il gruppo aereo imbarcato ("Gaé"), destinato ad armare la portaerei e composto da 3 flottiglie di Rafale M e da 1 flottiglia di E-2C Hawkeye;
  • gli elicotteri imbarcati sulle fregate, principalmente Lynx, Panther e Caïman Marine;
  • gli elicotteri di servizio pubblico e di salvataggio in mare, basati a terra, principalmente Dauphin;
  • gli aerei da pattugliamento marittimo (due flottiglie di Atlantique II) e da sorveglianza marittima (tre flottiglie di Falcon Gardian e Falcon 50M);
  • un reparto aereo di collegamento che assicura missioni di trasporto e di addestramento.

Fusiliers et commandos (FORFUSCO)

Lo stesso argomento in dettaglio: Force maritime des fusiliers marins et commandos.
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Dimostrazione d'assalto del Commando Jaubert.

La Forza marittima dei fucilieri di marina e dei commando (Force maritime des fusiliers marins et commandos – FORFUSCO[46]) sono delle forze speciali di fanteria di marina composte di fucilieri di marina e commando (fusiliers marins et commandos marine). Il FORFUSCO ha sede a Lorient, consta di 2.300 uomini (militari e civili), ripartiti in 18 unità dislocate su 10 siti in Francia ed è sotto il comando di un contre-amiral (ALFUSCO). Questa forza partecipa a operazioni di terra dal mare, a interventi in mare in missioni di soccorso, a operazioni di forze speciali, a protezione di siti sensibili.

Il FORFUSCO è composto da due componenti:

  • i fusiliers marins (fucilieri di marina) constano di 1.500 marinai, ripartiti in 9 unità: 2 gruppi (GFM) basati a Brest e Tolone e 7 compagnie (CIFUSIL) basate a Cherbourg, France Sud, Île Longue, Lanvéoc, Lann-Bihoué, Rosnay, Sainte-Assise;
  • i commandos marine sono spesso utilizzati sotto l'autorità del Comando delle operazioni speciali (COS), constano di 650 marinai, ripartiti in 7 commando specializzati, 5 di combattimento e 2 di appoggio basati a Lorient (tranne Hubert basato a Tolone):
    • Commando Jaubert (dal 1944, combattimento: controterrorismo, liberazione ostaggi, assalto in mare),
    • Commando Trepel (dal 1947, combattimento: controterrorismo, liberazione ostaggi, assalto in mare),
    • Commando de Montfort (dal 1947, combattimento: neutralizzazione, osservazione),
    • Commando de Penfentenyo (dal 1947, combattimento: neutralizzazione, osservazione),
    • Commando Hubert (dal 1947, combattimento: antiterrorismo, liberazione ostaggi, azione subacquea, uomini-rana),
    • Commando Kieffer (dal 2008, appoggio: comando, guerra elettronica, cinotecnica, droni e CBRN);
    • Commando Ponchardier (dal 2015, appoggio: alle operazioni, mezzi nautici, terrestri, 3D, armamenti);

Gendarmerie maritime

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Una Vedette côtière de surveillance maritime (VCSM) della Gendarmerie maritime.

La gendarmeria marittima (Gendarmerie maritime) è una formazione specialistica della Gendarmerie nationale ed è impiegata sotto l'autorità del Capo di Stato Maggiore della Marina[47][48]. Essa è comandata da un général de division (equivalente a vice-amiral) e si compone di 1.100 uomini e una trentina di pattugliatori e vedette basati in diversi porti della Métropole dell'Outre-mer. Essa svolge:

  • missioni di soccorso e di polizia marittima generale nelle acque territoriali e nella ZEE, sotto l'autorità del prefetto marittimo;
  • missioni di polizia giudiziaria, sotto l'autorità del procuratore;
  • missioni di protezione degli impianti della Marine nationale a terra.

Marins-pompiers (BMPM)

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Un'autopompa fuoristrada CCF (Unimog) del Bataillon de marins-pompiers de Marseille.

Il battaglione dei pompieri marini di Marsiglia (Bataillon de marins-pompiers de Marseille – BMPM[49][50]) è un'unità atipica della Marine nationale ed è comandato da un viceammiraglio. Fuori bilancio, perché finanziata dal comune di Marsiglia è l'unica unità militare sotto l'autorità di un sindaco. Il BMPM è responsabile, sotto la direzione e gli ordini del sindaco di Marsiglia di soccorso tanto contro gli incendi tanto contro pericoli di ogni genere che minacciano la sicurezza pubblica sul territorio del comune, nei porti di Marsiglia e nell'aeroporto di Marsiglia Provenza. Con una forza lavoro di 2.400 persone (di cui 4% delle donne), il BMPM è numericamente la più ampia unità operativa della Marine nationale. Il BMPM ha condotto nel 2008 quasi 120.000 operazioni dei quali più di due terzi di soccorso a vittime.

Sostegno delle forze

La Marine nationale dispone anche di diversi servizi di sostegno delle forze[51]:

Service logistique de la Marine (SLM)

Il Servizio logistico della Marina (Service logistique de la Marine – SLM) è un servizio costituito in seguito ad una ristrutturazione delle forze armate il 1º gennaio 2010 per raggruppare tutte le attività logistiche e tecniche relative agli arsenali militari (AMF) e al servizio di commissariato marittimo (SCM).

Service de soutien de la flotte (SSF)

Il Servizio di supporto della flotta (Service de soutien de la flotte – SSF[52]), creato nel giugno 2000 e composto da 800 uomini, si occupa dell'efficienza e del mantenimento in condizione operativa (MCO) delle unità (navi e sottomarini) della Marine nationale, nonché dei rapporti con le industrie navali.

Service hydrographique et océanographique (SHOM)

Il Servizio idrografico e oceanografico della Marina (Service hydrographique et océanographique de la Marine – SHOM[53]) è un ente pubblico amministrativo (EPA), posto sotto la tutela del Ministero della Difesa francese; esso fu creato nel 1971 e dal 2007 è un EPA, la sede è a Brest, impiega più di 500 persone (esclusi gli equipaggi delle navi) ed ha a disposizione 5 navi (2 delle quali congiuntamentente con l'Ifremer). Lo SHOM è l'erede del primo servizio cartografico ufficiale al mondo (1720, data di creazione del Dépôt des cartes et plans de la Marine)[54]. Lo SHOM svolge 3 attività primordiali:

Enti di formazione

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L'École de maistrance (al centro) e la base sommergibili (in basso).

Gli istituti di formazione sono:

  • l'École navale di Lanvéoc, per la formazione degli ufficiali;
    • l'École militaire de la flotte;
    • l'Institut de recherche de l'École navale;
  • il Centre d'instruction di Brest, per la formazione iniziale, che comprende:
    • il Lycée naval de Brest, liceo navale e classi preparatorie per le scuole di ufficiali;
    • l'École de maistrance, per la formazione dei sottufficiali (officiers mariniers);
    • l'École des mousses per la formazione dei marinai;
  • il Centre d'instruction naval di Saint-Mandrier-sur-Mer, per la formazione di diverse specialità.

Arsenali

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L'Hexagone Balard, sede dello Stato Maggiore della Marina dal 2015
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L'Hôtel de la Marine, sede della Marina dal 1789 al 2015
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L’arsenale di Tolone

La Marine nationale dispone, al 2016, di diversi porti, arsenali e installazioni in Francia e nel mondo:

stato maggiore della Marina
Porti militari nella Francia metropolitana
Arsenali nella Francia metropolitana
Basi aeronavali nella Francia metropolitana
Stazioni navali nella Francia d'oltremare (sovranità)
[55]
Stazioni navali all'estero (presenza)
[55]
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Flotta

Riepilogo
Prospettiva

A gennaio 2019, la flotta della Marine nationale si compone di sottomarini nucleari, di navi da combattimento, di navi ausiliarie ed aeromobili[61][62][63]:

Sottomarini

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Aviazione

Lo stesso argomento in dettaglio: Aéronautique navale § Aeromobili.
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2 Rafale M sulla Charles de Gaulle.
Aviazione imbarcata
Aerei da pattugliamento marittimo
Aerei di sorveglianza marittima
Aviazione di sostegno marittimo
Elicotteri da combattimento
Elicotteri di servizio pubblico
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Unità navali disarmate

Riepilogo
Prospettiva

Lista delle precedenti navi della Marine nationale dal 1945[31]:

Porta-aeromobili
  • Béarn
  • Dixmude
  • Arromanches
  • La Fayette
  • Bois Belleau
  • Clemenceau
  • Foch
  • Jeanne d'Arc
Corazzate
Incrociatori (C)
Cacciatorpediniere, destroyers, torpilleurs e escorteurs d'escadre e fregate di 1º rango (D)
Fregate, avvisi, torpilleurs, escorteurs e fregate di 2º rango (F)
Navi da guerra anfibia (L)
Pattugliatori (P)
Sommergibili (Q) e sottomarini (S)
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Note

Bibliografia

Voci correlate

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