Trieste
comune italiano, capoluogo del Friuli-Venezia Giulia / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Trieste (ascoltaⓘ, AFI: /triˈɛste/[4]; Triéste in dialetto triestino; Triest in tedesco e in friulano; Trst in sloveno[5]) è un comune italiano di 198 894 abitanti,[1] capoluogo della regione italiana a statuto speciale Friuli-Venezia Giulia, affacciato sull'omonimo golfo nella parte più settentrionale dell'Alto Adriatico, fra la penisola italiana e l'Istria, a qualche chilometro dal confine con la Slovenia, nella regione storico-geografica della Venezia Giulia, di cui è la città più popolosa.
Trieste comune | |
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Trieste | |
Vista della città dal lato Nord del Castello di San Giusto, sullo sfondo il golfo di Trieste. | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Friuli-Venezia Giulia |
Provincia | Trieste |
Amministrazione | |
Sindaco | Roberto Dipiazza (FI) dal 20-6-2016 (2º mandato dal 18-10-2021) |
Territorio | |
Coordinate | 45°39′01″N 13°46′13″E |
Altitudine | 2 (min. 0 max. 672) m s.l.m. |
Superficie | 85,11 km² |
Abitanti | 198 894[1] (30-11-2023) |
Densità | 2 336,91 ab./km² |
Frazioni | Santa Croce, Grignano, Miramare, Prosecco, Contovello, Opicina, Banne, Conconello, Trebiciano, Gropada, Padriciano, Longera, Basovizza |
Comuni confinanti | Duino-Aurisina, Erpelle-Cosina (SLO), Monrupino, Muggia, San Dorligo della Valle, Sesana (SLO), Sgonico |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 34121-34151 (aboliti 34012, 34014, 34017) |
Prefisso | 040 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 032006 |
Cod. catastale | L424 |
Targa | TS |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 102 GG[3] |
Nome abitanti | triestini |
Patrono | san Giusto di Trieste |
Giorno festivo | 3 novembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Trieste nella provincia omonima | |
Sito istituzionale | |
Nella sua storia, Trieste è stata città imperiale e capoluogo prima del Litorale austriaco, poi della provincia di Trieste.
Rappresenta da secoli un ponte tra l'Europa centrale e quella meridionale, mescolando caratteri mediterranei, mitteleuropei e slavi ed è il comune più popoloso[6] e densamente popolato della regione.[7] Il porto di Trieste dal 2013 è il porto italiano con il maggior traffico merci ed è uno dei più importanti nel sud Europa.[8][9]
Territorio
Il fiume Timavo è un fiume che scorre tra Croazia, Slovenia e Italia. È famoso per via del suo lungo percorso sotterraneo di circa 40 chilometri che, dalle grotte di San Canziano in Slovenia, passando per l'Abisso di Trebiciano, raggiunge il paese di San Giovanni di Duino. Qui ricompare in superficie per poi sfociare nel Golfo di Trieste dopo un paio di chilometri. Tale percorso viene considerato come uno dei più interessanti fenomeni carsici. Con i suoi 2 km di percorso in superficie in territorio italiano, il Timavo può essere considerato il fiume più corto della penisola[10] che sfoci in mare.
Trieste, affacciata sull'omonimo golfo nella parte più settentrionale dell'Alto Adriatico, si colloca fra la penisola italiana e l'Istria, distante qualche chilometro dal confine con la Slovenia nella regione storica della Venezia Giulia.
Il territorio cittadino di Trieste è occupato prevalentemente da un pendio collinare che cresce di altitudine fino a terreno montagnoso anche nelle zone limitrofe all'abitato. Geologicamente possiamo suddividere il territorio in due zone. La prima, comprende l'altopiano carsico, detto appunto Carso, noto per le sue grotte e le sue doline, che digrada bruscamente verso il mare con un'imponente scarpata. Il punto più elevato del territorio comunale raggiunge i 674 metri (Monte Cocusso). La seconda zona geologica comprende il centro città e larga parte delle periferie più popolose, che poggia sul cosiddetto "Flysch di Trieste".[11]
Il comune di Trieste è diviso in varie zone climatiche, a seconda della distanza della zona dal mare e della sua altitudine. Caratteristica di questa zona è l'abbondanza di terra rossa, terreno con una presenza accentuata di frazione argillosa rossa derivante dall'erosione del calcare, particolarmente adatta alla coltivazione dell'uva da vino.
Idrografia
Nel circondario della città di Trieste sono presenti numerosi corsi d'acqua, alcuni importanti - fiume Timavo, torrente Rosandra, rio Ospo - ed altri meno noti ma non per questo meno rilevanti dal punto di vista idrogeologico, storico e naturalistico. Molti di essi scorrono nel sottosuolo della città giuliana coperti dal manto stradale.
Le sorgenti di questi corsi minori, che hanno generalmente lunghezze di pochi chilometri (in qualche caso, anche meno), sono dovute alla fuoriuscita delle acque meteoriche che precipitano sull'altipiano carsico. Liberi un tempo di scorrere all'aperto, essi sono stati incanalati da quando la città si è sviluppata urbanisticamente, evento che è iniziato nella seconda metà del Settecento, in apposite condutture. Ancora oggi questi corsi d'acqua percorrono i sotterranei delle odierne via Carducci (precedentemente chiamata via del Torrente), via Battisti (ex Corsia Stadion), viale XX Settembre (ex viale dell'Acquedotto), via delle Sette fontane o piazza tra i Rivi.
A sud della città scorre il Rio Ospo, che segna il confine geografico con l'Istria.[12] Inoltre la moderna zona cittadina compresa tra la stazione ferroviaria, il mare, via Carducci e Piazza della Borsa, il Borgo Teresiano, venne edificata nel XVIII secolo dopo l'interramento delle precedenti saline per ordine dell'imperatrice Maria Teresa d'Austria.
Clima
La stazione meteorologica Osmer di Trieste, che è situata sul molo Fratelli Bandiera, venerdì 10 febbraio 2011 ha segnato una raffica di bora avente un picco di 168 km/h. Si tratta del dato ufficiale più elevato di sempre tra quelli registrati secondo le norme internazionali dell'Organizzazione meteorologica mondiale.
Il clima della città di Trieste, secondo la classificazione di Köppen, rientra nel tipo subtropicale umido, anche se presenta marcati caratteri mediterranei.[13] Grazie a una latitudine intermedia tra il Polo nord e l'equatore, e alla sua posizione costiera, la città di Trieste gode di un clima mite d'inverno e piuttosto caldo, ma non torrido, d'estate.
Relativamente al trentennio ufficiale di riferimento della climatologia mondiale (IPCC/WMO) 1971-2000 la media annuale delle temperature presso le varie stazioni meteorologiche di Trieste è stata di 15 °C, mentre le temperature medie del mese più freddo (gennaio) si sono attestate attorno ai 5,8 °C e quelle del mese più caldo (luglio) leggermente al di sopra dei 24 °C.
Nei mesi invernali raramente le temperature, almeno sulla costa, scendono al di sotto dello zero; viceversa, nelle frazioni carsiche, spesso si registrano minime notturne negative. Scarse sono anche, lungo la fascia costiera, le giornate con neve, nebbia o grandine. L'umidità media annuale è del 64%, mentre l'escursione termica giornaliera è 4,5 °C: entrambe risultano tra le più basse d'Italia.
Data la peculiarità del territorio cittadino si può affermare che il centro di Trieste, sviluppatosi lungo la costa, presenta delle temperature relativamente miti e una discreta insolazione, mentre le frazioni e le località carsiche sviluppatesi sul retrostante altipiano a un'altezza tra i 200 e i 500 m hanno un clima decisamente più continentale: a Basovizza, situata a circa 370 metri s.l.m., la temperatura media annua si aggira attorno agli 11 °C con una media del mese più freddo (gennaio) di 1,5 °C e di quello più caldo (luglio) di 20,6 °C.
Al clima generalmente mite fanno eccezione i giorni, in alcuni anni rari, in altri più frequenti, in cui soffia la Bora, vento catabatico di provenienza est/nord-est, che soffia con particolare intensità specialmente verso l'Alto e Medio Adriatico che a Trieste si incunea dal retroterra incanalandosi lungo i bassi valichi che si aprono tra i monti alle spalle della città, per scendere sul centro abitato e sull'omonimo golfo. Sebbene per compressione adiabatica la temperatura dell'aria, scendendo sulla città, si riscaldi comunque di tre o quattro gradi, le raffiche aumentano notevolmente la percezione del freddo anche con temperature relativamente miti.
Eccezionalmente la bora soffia per brevissimi periodi anche d'estate, questa volta molto calda, provenendo sempre da est nord est, quindi dal continente, che è più caldo, verso il mare innalzando talvolta le temperature anche al di sopra dei 35 °C. Le raffiche di aria di origine continentale provenienti da est-nord-est, che si dirigono verso lo sbocco in Adriatico, acquistano ulteriore velocità, e in casi eccezionali, in mare aperto, si possono raggiungere i 50 nodi, come registrato nel dicembre 1996. In alcune zone la bora è più forte e frequente che in altre, e solamente la zona della costa triestina che va da Miramare a Sistiana, è riparata dall'effetto di tale vento.
Molto interessante per l'andamento del clima è la variazione avvenuta negli ultimi cento anni nella frequenza della bora e genericamente dei venti orientali, diminuiti di 28 giorni annui, mentre lo scirocco e i venti meridionali, nello stesso periodo, sono aumentati in frequenza di 26 giorni annui.
Vista la vicinanza dei rilievi, brevi piogge possono presentarsi durante tutto l'anno (questo è la principale incoerenza rispetto al tipico clima mediterraneo), mentre durante i mesi estivi le precipitazioni sono comunque rare e prevalentemente a carattere temporalesco (luglio in genere è il mese più secco). Le precipitazioni raggiungono l'apice della frequenza e dell'intensità a novembre e ad aprile, quando di norma scende di latitudine il flusso delle correnti perturbate atlantiche.
I dati climatologici base di Trieste sono:[14][15][16][17]
Mese | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
T. max. media (°C) | 7,6 | 9,0 | 12,2 | 16,5 | 21,6 | 25,0 | 27,9 | 27,7 | 23,3 | 17,8 | 12,3 | 8,8 | 8,5 | 16,8 | 26,9 | 17,8 | 17,5 |
T. media (°C) | 5,7 | 6,6 | 9,4 | 13,2 | 18,1 | 21,4 | 24,1 | 24,5 | 20,1 | 15,2 | 10,1 | 6,9 | 6,4 | 13,6 | 23,3 | 15,1 | 14,6 |
T. min. media (°C) | 3,8 | 4,3 | 6,6 | 10,0 | 14,5 | 17,8 | 20,3 | 20,4 | 16,8 | 12,7 | 8,1 | 5,0 | 4,4 | 10,4 | 19,5 | 12,5 | 11,7 |
T. max. assoluta (°C) | 18,2 | 21,2 | 23,9 | 29,8 | 32,2 | 36,2 | 37,6 | 38,0 | 34,4 | 30,8 | 24,4 | 18,4 | 21,2 | 32,2 | 38,0 | 34,4 | 38,0 |
T. min. assoluta (°C) | −7,5 | −7,1 | −6,3 | 3,2 | 6,0 | 10,1 | 12,3 | 11,0 | 7,0 | 3,7 | −1,5 | −7,9 | −7,9 | −6,3 | 10,1 | −1,5 | −7,9 |
Giorni di gelo (Tmin ≤ 0 °C) | 5 | 3 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 3 | 11 | 1 | 0 | 0 | 12 |
Nuvolosità (okta al giorno) | 4,8 | 4,3 | 4,7 | 4,6 | 4,3 | 3,9 | 3,0 | 3,0 | 3,2 | 3,9 | 4,8 | 4,8 | 4,6 | 4,5 | 3,3 | 4,0 | 4,1 |
Precipitazioni (mm) | 58,0 | 56,9 | 63,4 | 82,8 | 84,2 | 100,4 | 62,1 | 84,5 | 103,4 | 111,4 | 107,4 | 88,5 | 203,4 | 230,4 | 247,0 | 322,2 | 1 003,0 |
Giorni di pioggia | 7,8 | 6,2 | 7,8 | 8,5 | 8,7 | 9,3 | 6,5 | 7,3 | 7,1 | 7,9 | 9,1 | 8,4 | 22,4 | 25,0 | 23,1 | 24,1 | 94,6 |
Giorni di neve | 0,7 | 0,5 | 0,2 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,1 | 0,5 | 1,7 | 0,2 | 0,0 | 0,1 | 2,0 |
Umidità relativa media (%) | 67 | 64 | 62 | 64 | 64 | 65 | 62 | 62 | 66 | 68 | 67 | 68 | 66,3 | 63,3 | 63 | 67 | 64,9 |
Eliofania assoluta (ore al giorno) | 3,1 | 4,2 | 4,6 | 5,9 | 7,3 | 8,1 | 9,3 | 8,4 | 7,0 | 5,4 | 3,3 | 2,7 | 3,3 | 5,9 | 8,6 | 5,2 | 5,8 |
Radiazione solare globale media (centesimi di MJ/m²) | 429 | 712 | 1 101 | 1 575 | 1 994 | 2 214 | 2 311 | 2 002 | 1 507 | 972 | 529 | 374 | 1 515 | 4 670 | 6 527 | 3 008 | 15 720 |
Ore di soleggiamento mensili | 96,1 | 118,7 | 142,6 | 177,0 | 226,3 | 243,0 | 288,3 | 260,4 | 210,0 | 167,4 | 99,0 | 83,7 | 298,5 | 545,9 | 791,7 | 476,4 | 2 112,5 |
Pressione a 0 metri s.l.m. (hPa) | 1 017 | 1 015 | 1 015 | 1 013 | 1 014 | 1 014 | 1 014 | 1 014 | 1 017 | 1 018 | 1 017 | 1 016 | 1 016 | 1 014 | 1 014 | 1 017,3 | 1 015,3 |
Vento (direzione-m/s) | E 5,0 | E 4,7 | E 4,6 | E 4,1 | E 3,7 | E 3,5 | E 3,7 | E 3,7 | E 3,8 | E 4,4 | E 4,5 | E 4,8 | 4,8 | 4,1 | 3,6 | 4,2 | 4,2 |
Botanica
La città di Trieste è una delle meglio note d'Italia dal punto di vista botanico. La flora urbana, oggetto di studio a partire dalla seconda metà del XIX secolo, è stata oggetto di un censimento approfondito da parte di Fabrizio Martini,[18] che ha mappato la distribuzione di ben 1024 tra specie e sottospecie. La grande ricchezza floristica è dovuta a diversi fattori, tra cui i principali sono:
- La penetrazione nel tessuto urbano di aree con vegetazione naturale, come ad esempio il Bosco del Farneto o il Parco di Villa Giulia.
- Le caratteristiche transizionali del territorio cittadino dal punto di vista climatico, con un forte gradiente di temperatura e precipitazioni dalla costa verso l'altopiano.
- La compresenza nel territorio cittadino di substrati sia arenacei sia calcarei.
- La presenza di importanti aree commerciali, industriali e portuali che favoriscono la presenza di neofite aliene. La flora urbana di Trieste è consultabile attraverso un portale interattivo che permette anche a non-esperti di Botanica di identificarne le specie.[19]
I giardini storici rilevanti da un punto di vista botanico presenti a Trieste sono lo storico Giardino pubblico Muzio de Tommasini, il Giardino storico di Villa Revoltella, il Giardino storico di Villa Engelmann, il Giardino storico di Villa Sartorio, il Giardino storico di Villa Cosulich, il Giardino storico Skabar, il Giardino storico di piazza Libertà, il Giardino storico di via Catullo, il Giardino storico di piazza Hortis, il Passeggio Sant'Andrea, il Giardino storico di piazza Carlo Alberto, il Giardino storico Basevi, mentre tra i parchi urbani degni di menzione sono il Parco Farneto e il Parco di Villa Giulia.
Nel territorio di Trieste cresce il garofanino di Trieste, un endemismo illirico presente anche nella città giuliana.
L'etimologia del nome Tergeste è di origine preromana con base preindoeuropea: terg in antico illirico significa "mercato", mentre il suffisso –este è tipico della lingua venetica (da non confondersi con la moderna lingua veneta), idioma parlato dagli antichi Veneti, popolazione indoeuropea stanziata nell'Italia Nordorientale.[20] Il termine terg si ritrova anche nella lingua slava ecclesiastica antica nella forma tьrgъ con il medesimo significato, ovvero "mercato" (in sloveno, polacco, serbo e croato "mercato" si traduce invece trg oppure in tržnica, mentre in polacco targ e in scandinavo antico torg).
Un'ipotesi alternativa, tuttavia rigettata dalla recente storiografia, che tenta di spiegare l'origine del nome Tergeste, riportata per la prima volta dal geografo di età augustea Strabone, vorrebbe che questo toponimo derivi dal latino tergestum, poi traslitterato in Tergeste. I fatti storici che giustificherebbero l'etimologia latina di Tergeste sono legati al fatto che i legionari romani avrebbero dovuto combattere tre battaglie per avere ragione delle popolazioni indigene abitanti l'antico insediamento preromano. Tergestum sarebbe infatti la contrazione di Ter-gestum bellum (dal latino ter = tre volte e gerere bellum = far guerra, da cui il participio passato gestum bellum).
I nomi moderni di Trieste, nelle lingue storicamente parlate nella città giuliana, sono Trieste in italiano, Tergestum o Tergeste in latino, Trst in sloveno e in croato, Triest in tedesco, Trieszt in ungherese e Трст/Trst in serbo. Per quanto riguarda gli idiomi locali, le denominazioni della città giuliana sono Trièst in dialetto tergestino, e Trieste in dialetto triestino e in lingua veneta.
Il nome sloveno della città, Trst, significa anche canneto.