Russia
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La Russia (in russo: Росси́я?, traslitterato: Rossija, ), ufficialmente Federazione Russa (in russo: Росси́йская Федера́ция?, traslitterato: Rossijskaja Federacija, ), è uno Stato transcontinentale che si estende per un quarto in Europa e per tutto il resto in Asia. È il più vasto Stato del mondo, con una superficie di 17864345 km²,[6] e a fine 2022 conta circa 144,7 milioni di abitanti.[3] La capitale è Mosca. La lingua ufficiale è il russo ma le repubbliche autonome possono avere altre lingue ufficiali. L'attuale presidente della federazione è Vladimir Putin.
Russia | |
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Dati amministrativi | |
Nome completo | Federazione Russa |
Nome ufficiale | Росси́йская Федера́ция |
Lingue ufficiali | Russo |
Altre lingue | Le repubbliche autonome possono avere altre lingue ufficiali. Per l'elenco si veda Repubbliche della Russia |
Capitale | ![]() |
Politica | |
Forma di governo | Repubblica semipresidenziale federale |
Presidente | Vladimir Putin |
Primo ministro | Michail Mišustin |
Ingresso nell'ONU | 24 ottobre 1945[1][2] Membro permanente del Consiglio di Sicurezza |
Superficie | |
Totale | 17 125 306 km² (1º) |
% delle acque | 11,5% |
Popolazione | |
Totale | 146 092 231[3] ab. (19-08-2022) (9º) |
Densità | 9 ab./km² |
Tasso di crescita | 0,04% (2020) |
Nome degli abitanti | Russi |
Geografia | |
Continente | Europa, Asia |
Confini | Norvegia, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Bielorussia, Ucraina e territori contesi di Crimea, Repubblica Popolare di Doneck, e la Repubblica Popolare di Lugansk, Georgia e territori contesi di Ossezia del Sud e Abcasia, Azerbaigian, Kazakistan, Cina, Corea del Nord e Mongolia; confini marittimi con Giappone (isole Kurili) e Stati Uniti (Isole Diomede) |
Fuso orario | da UTC+2 a UTC+12 (ora solare permanente) |
Economia | |
Valuta | rublo russo |
PIL (nominale) | 1 630 659[4] milioni di $ (2018) (12º) |
PIL pro capite (nominale) | 11 326[4] $ (2018) (66º) |
PIL (PPA) | 4 213 403[4] milioni di $ (2018) (4º) |
PIL pro capite (PPA) | 29 266[4] $ (2018) (48º) |
ISU (2018) | 0,824 (molto alto) (49º) |
Fecondità | 1,78 (2015) |
Consumo energetico | 7 285,73 (2014) kWh/ab. anno |
Varie | |
Codici ISO 3166 | RU, RUS, 643 |
TLD | .ru, .рф[5] |
Prefisso tel. | +7 |
Sigla autom. | RUS |
Inno nazionale | Inno della Federazione Russa |
Festa nazionale | 12 giugno |
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Evoluzione storica | |
Stato precedente | ![]() |
Confina con Norvegia, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Bielorussia, Ucraina, Georgia, Azerbaigian, Kazakistan, Cina, Corea del Nord, Mongolia; assieme alla Cina, è lo Stato con il maggior numero di Stati limitrofi (quattordici).[7] Essa possiede, inoltre, confini marittimi con il Giappone (attraverso il mare di Ochotsk) e gli Stati Uniti (attraverso lo stretto di Bering). È bagnata a nord-ovest dal mar Baltico nel golfo di Finlandia, a nord dal mar Glaciale Artico, a est dall'oceano Pacifico e a sud dal mar Nero e dal mar Caspio. Comprende anche l'exclave dell'Oblast' di Kaliningrad. È tradizionalmente suddivisa tra Russia europea e Russia asiatica dalla catena montuosa degli Urali, dal corso del Fiume Ural, dalla costa settentrionale del Mar Caspio e dalla depressione del Kuma-Manyč.
È stato tra i protagonisti della storia del XX secolo, per il ruolo svolto nella seconda guerra mondiale e in seguito per essere stata una delle maggiori forze coinvolte nella cosiddetta guerra fredda. È il successore legale dell'Unione Sovietica (e in quanto tale ha ereditato il seggio di membro permanente nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite) ed è fra le quindici ex repubbliche sovietiche ad aver raccolto la maggior parte dell'eredità politica e militare sovietica. È uno Stato con una forte influenza politica all'interno della Comunità degli Stati Indipendenti, composta da nove ex repubbliche dell'Unione Sovietica; è inoltre uno degli Stati fondatori dell'Unione eurasiatica.
Nei primi anni del XXI secolo l'economia ha presentato tassi di crescita tra i più elevati a livello globale, tanto che la Russia è considerata uno dei cinque Paesi cui ci si riferisce con l'acronimo BRICS.[8] La crisi finanziaria internazionale si è fatta però sentire duramente a partire dall'autunno 2008, mettendo in dubbio molte delle certezze acquisite in un decennio di espansione.[9]
Dopo il referendum sull'autodeterminazione della Crimea del 2014, la Russia ha annesso quest'area, sebbene l'occupazione non sia riconosciuta dall'assoluta maggioranza della comunità internazionale. Nel febbraio 2022, il presidente Putin ha ordinato alle Forze armate della Federazione Russa di invadere l'Ucraina per impedire all'Ucraina, il cui governo a partire dal 2014 è stato filo-occidentale[10], di aderire alla NATO[11], per proteggere le popolazioni di etnia russa dell'Ucraina meridionale e del Donbass, già invaso nel 2014 con i medesimi pretesti di cui sopra[12] e per imporre con la forza militare la propria influenza nell'area delle repubbliche ex-sovietiche.